Dopo il desolante derby perso per 1-4 Simone Inzaghi, tecnico della Primavera ma con forte passato ed identità Laziale, reduce della seconda Lazio scudettata, si accomodò sulla panchina biancoceleste; ebbene, allora, tutti noi, pur stimando il Mister della Primavera, credevamo fosse una partentesi tecnica per garantirci un finale decoroso e dignitoso, e magari il giusto premio ad un giovane ed ambizioso allenatore che si affacciava sul Calcio dei Grandi, che lo aveva visto protagonista di primissimo piano, proprio nella nostra Lazio, come giocatore.
Le partite in cui guidò la Lazio lasciarono in molti la convinzione di un tecnico giovane ma sicuro di sé, con credo tattico certo e con le idee chiare sui giocatori e sui ruoli che dovevano ricoprire. L'unico elemento sul quale quasi la maggi...