Errori in sede di mercato e difesa irriconoscibile.I motivi di questa debacle.

La sconfitta di Bologna è un chiaro campanello d’allarme per la Lazio, la squadra ha dato la chiara impressione di essere fisicamente stanca e di non essere in grado di affrontare il doppio impegno settimanale. Contro i campioni del Mondo in carica ci può stare la sconfitta, ma contro il Bologna si poteva e si doveva fare meglio, 3 punti persi che incideranno e purtroppo non poco nella corsa al quarto posto. Troppe occasioni perse, basti pensare alle sconfitte interne contro Udinese e Verona, i 2 punti gettati alle ortiche a Benevento, una stagione troppo altalenante che non sta confermando la crescita della scorsa stagione. Smaltita la delusione analizziamo i motivi di questa debacle. Inutile girarci intorno, il mercato non è stato all’altezza delle tre competizioni e soprattutto nel reparto difensivo andavano inseriti perlomeno un paio di innesti di qualità. Muriqi e Fares stanno deludendo e non poco le aspettative, il kosovaro ha avuto una leggera fiammata poco meno di un mese fa ma se Immobile sta giocando con infiltrazioni da oltre un mese e questo ragazzo non gioca nemmeno contro squadre di spessore minore, un motivo ci sarà. Un investimento di circa 20 milioni che non sta dando i suoi frutti, un nuovo “caso” Vavro che rischia di ripetersi e che onestamente la Lazio non può permettersi. Per quanto riguarda Fares, il giocatore sembra un lontanissimo parente di quello che abbiamo apprezzato nella Spal. Sicuramente il grave infortunio della scorsa stagione ha inciso e non poco sulla preparazione del ragazzo, ma non è mai decisivo e soprattutto sta mostrando dei gravi limiti sia di gioco che di personalità. Infine analizziamo l’acquisto di Wesley Hoedt. A mio avviso non era il giocatore che avrebbe voluto il mister, non è mistero che Inzaghi quest’estate si aspettava un colpo alla Kabak o Izzo. E pensare che la stagione per Wesley era iniziata positivamente, una serie di prestazioni positive gli avevano ridato serenità e considerazione, ma poi si è perso improvvisamente, a Bergamo due suoi gravi errori hanno portato all’eliminazione dalla Coppa Italia ed anche ieri a Bologna è stato tra i peggiori. Segnali preoccupanti e che dovrebbero far riflettere la società soprattutto per il futuro. Ma i problemi non sono finiti perché a giugno la Lazio si troverà con una serie di situazioni da dover risolvere. Lulic è in scadenza di contratto e non ha mai nascosto la sua volontà di terminare la carriera in Svizzera. Marco Parolo nonostante la grande professionalità dimostrata sul campo inizia ad avere un’età avanzata per competere a certi livelli, discorso analogo per Stefan Radu, giocatore di grande esperienza e personalità ma ormai non più giovane. C’è molto da fare e bisognerà muoversi fin da subito per non ripetere errori ciclici che da troppi anni si ripetono. La programmazione per la stagione successiva va fatta sin da subito, la tempistica spesso è la chiave del successo……