il DNA di Leiva corrisponde, ieri è toccato anche ad Immobile e Strakosha.

La Procura di Avellino ha già subito il primo risultato parziale a sfavore ovvero il DNA di Lucas Leiva corrisponde in pieno al DNA presente negli esiti del covid dove il giocatore brasiliano per il laboratorio di Avellino che ha seguito la Lazio in quel periodo, era negativo e quindi perfettamente idoneo a giocare. Infatti uno dei punti d’accusa della Procura nei confronti del laboratorio era proprio l’ipotesi di una sostituzione dell’esame tampone covid di Leiva Strakosha e Immobile, con il tampone effettuato su altri soggetti negativi. Il tutto a favorire quindi (all’insaputa della Lazio teniamo a sottolinearlo) la disponibilità a giocare dei 3 giocatori in oggetto. Ecco quindi delinearsi invece che la situazione è effettivamente quella che c’è sempre stata, ovvero che Leiva Strakosha e Immobile erano negativi al covid e potevano essere usati per giocare le partite contestate e che non c’era necessità di isolamento preventivo. Se il buongiorno si vede dal mattino, questo primo risultato su Leiva porta a credere che nn ci sia stata alcuna alterazione nemmeno per gli altri due soggetti. Comunque Ieri all’arrivo a Napoli Immobile e Strakosha si sono sottoposti al prelievo del DNA e tra una decina di giorni sapremo se anche per quanto riguarda loro due, tutto corrisponderà. Se cosi fosse come sembra, il tutto probabilmente sarà archiviato e non proseguiranno le indagini preliminari che a livello di tempi stanno per scadere e avrebbero necessità di essere prorogate.

Cadrebbe in conseguenza anche di questi esiti del DNA anche tutte le contestazioni del Torino che voleva la partita vinta a tavolino. Tutto si sta sgonfiando come gran parte di noi aveva previsto. La Gazzetta dello Sport ha alzato su un polverone galattico solo con l’intento di favorire il suo editore Cairo, e questi risultati che mano mano emergono, rendono ancor più chiara questa strategia.