il Mio Tifo E’ Differente

(lunedi 8 aprile 2019, ore 9,30)
Chi scrive è un tifoso della Lazio da oltre 50 anni. Tifoso che la Lazio l’ha vissuta dal vivo e non attraverso libri, racconti, immagini in Tv o sul dvd. Perciò mi ritengo attendibile nell’andare a fare delle riflessioni su come è cambiato l’atteggiamento del tifoso laziale negli anni. Oggi purtroppo vedo molto imbastardimento sotto questo aspetto. Mi ricordo le tante e quotidiane discussioni nella sede del club Vescovio Somalia dove c’erano tanti laziali che pur criticando la partita, le scelte dell’allenatore di turno o della società in fase di mercato, mai si sono permessi, e sottolineo mai, di andare ad offendere un giocatore della rosa. Non contava essere forti o scarsi, se avevi la maglia della Lazio addosso, avevi comunque tutto il rispetto possibile e tutto il sostegno possibile, sempre e ovunque. Oggi invece il tifoso laziale (?) “bastardo” ha come sport principale proprio l’andare a colpire quotidianamente i propri giocatori con offese, sberleffi, insulti vari, perculeggi da asilo nido
(per capacità intellettiva intendo). A quei tempi pur stando tutti nei bar, nei circoli e nelle sedi dei vari club, se qualcuno osava sparlare e andare oltre con qualche giocatore, veniva immediatamente azzittito e se non bastava, pure schiaffeggiato. Questo perché si poteva criticare per come si è giocato, di come quel giocatore abbia sbagliato il gol, ma mai andare oltre il rispetto e il sacro della maglia che indossa tale giocatore e il giocatore stesso. Il sostegno incondizionato creava comunque uno scudo protettivo con l’esterno che da sempre, non vede l’ora di affondare le lame dei suoi coltelli. E se perfino dal di dentro ci si schiera in prima fila e si è tra i primi a sferrare i fendenti insieme agli altri, allora ecco che per me, opinione personale ovviamente, ci si sveste dai panni del tifoso laziale. Non mi interessa poi quali altri panni vesta tale persona, per me non merita più i panni del tifoso della Lazio, punto. La società di oggi  si è talmente incattivita che come dico da sempre, nessuno riesce a scindere la sua personalità e carattere a secondo delle circostanze. I social, FB in particolare, in realtà non è altro che uno sfogatoio squallido e sporco dove moltissime persone frustrate dalla loro vita triste e irrealizzata, trovano la loro dimensione protetta e inespugnabile. Ecco quindi che parte cerebralmente, tutto un meccanismo perverso che porta a dei post deliranti, dei commenti vergognosi, delle considerazioni pietose. E tutto questo per il calcio e non per la vita quotidiana che ha dentro di se una moltitudine di problemi ben più seri e gravi del gol mangiato o della qualificazione Champions fallita. Invece no, ecco che leggendo qua e là ormai ovunque, c’è una sorta di vita o morte come se non ci fosse un domani, e non intendo un domani sportivo, ma proprio un domani vitale come se il calcio ormai sia l’unica fonte di vita su questo pianeta e come se il calcio possa in se, dare quel titolo di onnipotenza invincibile a tutti. Insulti. Offese, auguri di morte, minacce fisiche tra persone nei gruppi FB, tutto questo per cosa? Per la Lazio….
La Lazio tutto questo non lo vuole, non lo cerca e non l’ha mai certato anzi, tutto questo porta difficoltà maggiori, complicazioni maggiori. La Lazio vuole unità, amore, fede sportiva, rispetto, sostegno. Non è con l’odio che si risolvono problemi, non è con la violenza che si convincono le persone, non è con gli auguri di morte verso altri che si aumentano le speranze personali di un cambiamento. Il tifoso della Lazio per estrazione sociale, per stile di vita acquisito nel tempo, per intelligenza, per la sofferenza sportiva che l’ha accompagnato nella sua storia, non è così e mai nessun vero tifoso laziale potrà mai identificarsi in questo tipo di comportamento, in questo stile selvaggio e animale. Qui oggi l’odio verso una persona specifica ha portato a deviare menti che presumo non siano state brillanti nemmeno prima ( altrimenti non se sarebbero ridotte come stanno ora), verso ragionamenti (quali?) disparati fatti di magheggi, imbertamenti, secondi, terzi quarti e infiniti fini. Oggi ogni movimento, ogni respiro nel mondo Lazio viene analizzato e visto come parte di un progetto al negativo, tutto ciò che si fa, ormai è sbagliato, tutto tutto. Il tifoso non può e non deve prevaricare certi confini civili. Oggi se sbagli una partita, sei messo pubblicamente alla gogna come la peggio schiappa mai acquistata, e subito diventi la cosidetta
“stecca” programmata. Oggi il tifoso pensa solamente a distruggere la propria società perché così non si passa per “coglioni” o non ci si fa più “prendere per il culo da questi…”. Mi spiace ma in realtà i coglioni te li spacchi da solo con delle automartellate da paura, e automaticamente facendo il Tafazzi della situazione, ti prendi per il culo da solo senza l’aiuto di nessun’altro e indipendentemente da cosa succede al tuo esterno. Oggi si leggono cose assolutamente impensabili e nemmeno lontanamente immaginabili nei tifosi di qualche tempo fa.
“Meglio andare in B ed essere amati, piuttosto che stare in A ed essere umiliati…” Ma chi scrive questo l’ha mai vissuta dal vivo la serie B? Ma chi scrive questo ha mai conosciuto i tifosi di un tempo dove, compreso me, quando si perdeva per 4 – 0   5 – 0 (ed erano frequenti ahimè tali sconfitte così) scendevano in strada indossando la maglia della Lazio camminando a petto in fuori orgogliosi comunque di essere laziali?  Ma di quali umiliazioni parla questo soggetto che di laziale non ha nulla spiegatemelo?
“ annate aaaaooo sssadio a vedè la Lotitese o Lotitense…” Se ti azzardavi a quei tempi a chiamare la Lazio così o comunque a prenderla per i fondelli, tornavi a casa gonfio come una zampogna. Perché la lazio non si tocca, non si sberleffa, non si storpia, non si umilia, MAI !! Oggi invece lo trovi scritto da tutte le parti… e questi secondo voi sono tifosi laziali?
Per me ASSOLUTAMENTE NO !!
“…Se avessi Immobile in squadra mi vergognerei come tifoso della Lazio…” Qui c’è tutta la sintesi dell’antilazialità per eccellenza. IO NON MI SONO MAI VERGOGNATO DI NESSUN GIOCATORE, ANCHE IL PIU’ SCARSO !! Soprattutto se vedo che ci mette tutta la sua anima e tutto il suo sudore su quel campo senza mai risparmiarsi.  Ma i soggetti di oggi che si spacciano per tifosi laziali (ma non lo sono credetemi) sparano a zero pure sul giardiniere di Formello colpevole solo di lavorare oggi per la Lazio perché…” SOLA , la Lazio va lasciata sola, stadio vuoto…” Anche qui gli schiaffi allora sarebbero volati a due a due finchè non diventavano dispari… oggi invece diventa uno slogan su cui molti addirittura costruiscono delle carriere da “capo popolo” o su FB fanno i sobillatori sapendo della moltitudine di pecore senza cervello che aspettano solo qualcuno che li guidi, verso dove non importa, anche nel baratro, ma almeno non devono pensare più a nulla, loro vanno…. anno…vanno.
“…Se per mannà via er tiranno la Roma deve vince lo scudo, me sta bene.”
Te sta bene? Ma di cosa parliamo qui? Ma davvero vogliamo accettare che un presunto tifoso o tifosa laziale, dica questa bestemmia ? Davvero pensiamo che la l’abbia detta un tifoso della Lazio? Io sicuramente no !!
Ma quando mai noi tifosi di vecchio stampo ci siamo permessi di perculare il nostro allenatore, ditemi quando!! Inzaghi diventa “Sboroncino, tappetino…”, Tare diventa “scafista albanese, profugo col gommone…”,  Luis Alberto diventa “Lupo Alberto…”, Caicedo diventa “Caicoso…”.
Concludo citando anche alcuni rappresentanti (indegni secondo me) della stampa che pretendono di poter parlare di Lazio senza però capirci nulla di calcio e di Lazio stessa. Personaggi che cambiano continuamente opinione e convincimenti gridando però ai quattro venti che tutto questo lo avevano detto mesi addietro, quando in realtà avevano detto l’esatto opposto. Direttori di quotidiani sportivi che fanno titoli da prima pagina che un semplice dilettante rabbrividerebbe nel leggerli e nel pensarli. Giornalisti che seguono la Lazio ma che della Lazio non gliene frega nulla, non sono nemmeno romani, non hanno vissuto la Lazio però hanno la presunzione di raccontarla, di parlarne male, di inventare situazioni mai esistite, di scrivere scenari totalmente diversi da quelli che di li a poco si concretizzano. Tutto questo9 senza mai avere il pudore e la vergogna di scrivere due righe ammettendo l’errore fatto prima anzi, rimarcano come il loro diritto di cronaca sia sacrosanto….Appunto la cronaca, non le sceneggiature da film di fantascienza.
Oggi tutto l’ambiente Lazio è inquinato da questi fattori che ne determinano l’imbarbarimento, la caduta di stile, lo squallidume. Ioda tifoso laziale della vecchia guardia, mi ritengo diverso, fuori da tutto questo, fuori dal pessimismo cosmico che pervade in ogni angolo, fuori dalle cospirazioni programmate, fuori dai deliri. Io tifo Lazio, sono ottimista per natura e ancor di più con la Lazio. Io non parto mai battuto, nemmeno sapendo di giocare contro i marziani, e quella maglia, la porterò sempre a petto in fuori senza mai vergognarmi di nulla, e i giocatori, tutti indistintamente, li rispetterò e li sosterrò finchè indosseranno e scenderanno in campo con questa maglia.
Io sarò li anche da solo a fare questo, perché lo faccio perché sono fatto così, e non perché così ricevo consensi o perché così fanno gli altri. Io allo stadio ci andrò anche come unico tifoso presente sugli spalti, anche con la Lazio in C se mai dovesse succedere. Ma io non sarò mai come voi, non sarò mai un “tifoso bastardo” perchè “il Mio Tifo E’ Differente”.