Il pensiero del nostro direttore: Calcio italiano sempre meno credibile e la Lazio…..

Premetto che trattasi di una mia considerazione strettamente personale e nulla di più. Con l’eliminazione della Juventus in Champions, (salvo “miracoli” da parte di Lazio ed Atalanta), non avremo squadre italiane nei quarti di finale della competizione Europea più prestigiosa. Mentre l’eliminazione di Lazio ed Atalanta potevano essere messe in conto quella che sorprende maggiormente è senza alcun dubbio quella dei bianconeri, eliminati dal sorprendente Porto di Sergio Coincecao. Il calcio italiano sta prendendo una strada ormai senza via di uscita ed ogni anno aumenta il divario con realtà più prestigiose quali Premier, Bundesliga e Liga. Ma da dove nasce questo divario? Partiamo dagli stadi di proprietà e dagli incassi che ne derivano. In Italia abbiamo senza alcun dubbio impianti sportivi non adeguati e spesso privi dei servizi minimi necessari. Tra le 7 sorelle della serie A la Juventus è l’unica ad avere uno stadio di proprietà, struttura che seppur nuova e di ultimissima generazione non sta portando i frutti sperati e soprattutto non sta portando i ricavi pronosticati inizialmente. I motivi sono abbastanza evidenti, lo Juventus Stadium è una bellissima struttura ma priva di molte attività annesse che ne possano determinare l’aumento di ricavi. Ora veniamo al discorso che maggiormente ci interessa: La Lazio. Cosa c’entra in tutto questa la nostra amata società? In questo Paese, una società con un bilancio sano e con una proprietà che non solo paga gli stipendi regolarmente ai propri dipendenti, ma addirittura anticipa una doppia mensilità agli stessi, viene vista come un esempio da non prendere e come il male del calcio italiano. Critiche da stampa e tv, calunnie, articoli denigratori etc etc. Parliamo di numeri, le prime 4 squadre attualmente al vertice rappresentano complessivamente oltre la metà del debito totale del calcio italiano che si avvicina inesorabilmente ai 2 miliardi di euro. Società che senza una qualificazione in Champions rischierebbero seriamente il crack e che vanno avanti nella loro gestione esclusivamente grazie ad aumenti di capitale finanziati o rifinanziati da istituti di credito. In un Paese civile e disciplinato queste squadre non scenderebbero nemmeno in campo, mentre da noi sono esempi da prendere in considerazione e cosa ancor più grave a mio avviso, vengono “spinte” da un sistema non credibile e fazioso. Interessi, giochi di potere, plusvalenze con cifre discutibili e troppo altro….. Il calcio italiano è questo, pertanto non meravigliamoci di questi risultati perchè nel calcio come nella vita chi semina vento non può che raccogliere tempesta…………..