Il punto sul mercato della Lazio al 30 giugno

(30 giugno 2016, ore 15,30)
– Tutti siamo stati inebriati dal colpo Marcelo Bielsa per la panchina biancoceleste, però da solo Bielsa non può far miracoli e quindi serve che la società faccia un mercato concreto e qualitativo. Siamo al 30 giugno e sinceramente ancora non vediamo nessun nome di giocatori alla casella acquisti cosi come non li vediamo nella casella cessioni. Prima della suggestione Bielsa la Lazio aveva aperto alcune trattative portandole a buon punto e con molte possibilità di poterle chiudere, dopo l’ingaggio del tecnico argentino ecco però che proprio per seguire al 100% i dettami del “Loco”, queste trattative sono state congelate e la dirigenza si è tuffata ad aprire nuove trattative sulle indicazioni del tecnico argentino. Jardel è stato praticamente bocciato da Bielsa e quindi la Lazio non ha affondato quell’ultimo step che avrebbe portato a chiudere l’affare, e si sono aperte le trattative per Gustavo Gomes , difensore giovane paraguaiano che gioca nel Lanus, oppure uno come Rodrigo Caio del San Paolo altro difensore rapido, tecnico, oppure ancora uno come Jemerson.

Tutte trattative che sono dovute ripartire da zero e che come tutte le cose, hanno bisogno del loro tempo per non strapagare il cartellino. Sul fronte attaccanti Bielsa predilige il centravanti forte fisicamente e quindi ecco che Llorente, Pavoletti, Pellè, siano prospetti interessanti anche se Immobile in realtà è la punta che più di tutti può concretamente arrivare per via che il Siviglia vuole cederlo e Immobile ha già trovato un accordo di massima con la Lazio. La sola cosa che però purtroppo è certa ad oggi, è che non sia arrivato ancora nessuno e alla partenza del ritiro mancano solo 10 giorni e lo stesso Bielsa vorrebbe avere già da questa prima parte del ritiro, almeno due nuove pedine, un’attaccante e un difensore centrale. Vedremo gli sviluppi di questi giorni, molti addetti ai lavori sono certi che in questi giorni ci saranno molte accelerate e qualche chiusura, speriamo davvero sia cosi altrimenti sarebbe un vero peccato.

Rodolfo Casentini