il Ricordo del Generale Vaccaro. l’uomo che rifiutò la fusione

( domenica 25 settembre 2016, ore 13,30)
oggi 25 settembre ricorre la morte del generale Giorgio vaccaro che per la Lazio fù un uomo fondamentale per la sua storia e per il suo rifiuto alla fusione con le altre società di Roma.
Storico è il suo motto “La Lazio è altro. La Lazio non proviene da: la Lazio è. Prima è nata la Lazio: i tifosi sono venuti dopo. Per gli altri c’erano i tifosi e gli è stata data una squadra da tifare”
presidente per pochi mesi ma uomo fondamentale per la storia e la gloria della lazio soprattutto quando rispose al “federale ” Foschi che illustrò subito il progetto del Partito: “La squadra si chiamerà Associazione Sportiva Roma, i colori saranno quelli dell’Urbe: il giallo ed il rosso. Il campo sarà quello della Rondinella”. Piccola postilla: nessun giocatore della Lazio sarebbe entrato a far parte della nuova squadra.

File: [VaccaroAlmanacco1941.jpg] | Sun, 25 Sep 2016 11:26:20 GMT LazioWiki: progetto enciclopedico sulla S.S. Lazio www.laziowiki.org

Fu in quel momento che il Generale Vaccaro fece appello al famoso stellone, lo stesso che nel 1976 avrebbe salvato la Lazio di Maestrelli a Como, lo stesso che nel 1987 avrebbe spinto il pallone di Giuliano Fiorini alle spalle del portiere del Vicenza. Le parole uscirono perentorie dalla sua bocca: “Foschi, la Lazio è Ente Morale dal 1921 per Regio Decreto, con una sua storia, quindi non può scomparire. Se proprio vogliamo creare una nuova società, ben venga, ma il suo nome deve essere Lazio, i colori il bianco e l’azzurro e il campo la Rondinella“. Al massimo, si sarebbe potuto procedere alla creazione di una nuova squadra, con cui la Lazio si sarebbe confrontata e insieme alla quale, magari, avrebbe potuto dare fastidio agli squadroni del Nord. Accordo trovato, fusione scongiurata: Giorgio Vaccaro riuscì nel suo intento e mantenne in vita la Lazio. Era stata una scelta volontaria quella di Luigi Bigiarelli, quando il 9 gennaio di ventisette anni prima aveva dato alla luce la società con i colori olimpici della Grecia. Fu allo stesso modo volontaria, ma ancora di più voluta con tutte le forze, la decisione di mantenere in vita la prima squadra della Capitale. Ecco allora il vanto, la fierezza e l’orgoglio che chi è laziale dimostra, quando gli viene chiesto dove sia il vanto di essere nati prima.