Keita sugli scud..ati, Djordjevic ringrazia

(Auronzo di Cadore, 20 luglio 2016 ore 19.00)

Berisha Basta Radu Hoedt De Vrij Onazi Cataldi Lulic Keita Djordjevic Kishna, così si schiera la Lazio alla terza uscita stagionale di questo precampionato. Si sale di difficoltà in quanto l’avversario, il Padova scudato, è una squadra esperta e tosta di Lega Pro.

Numeroso pubblico biancoceleste allo «Zandegiacamo» di Auronzo, presente anche una rappresentanza veneta, e Lazio che si presenta con la splendida terza maglia a bande orizzontali celesti su sfondo bianco.

Pronti, via e i biancocelesti partono subito a razzo con Cataldi che mette dentro il rigore assegnato dall’arbitro per un fallo su Lulic.

Molto agonismo e qualche buona accelerazione, ma si vede che i carichi di lavoro incidono sulla fluidità di manovra. Tutto logico.

Buono il debutto di Keita che si è messo in mostra con le sue accelerazioni proverbiali e che hanno consentito a Djordjevic di segnare il gol della vittoria, sempre nel primo tempo, dopo il pareggio patavino su un’indecisione della linea difensiva.

Nel secondo tempo girandola di cambi e la gara ha assunto i contorni dell’allenamento. 2-1 per la Lazio il risultato finale.

Alla fine Farris, il vice di Inzaghi, era moderatamente soddisfatto: «C’è da migliorare ma va bene così; non era una partita leggera e l’impatto è stato buono. Poche indicazioni. Abbiamo subìto un gol da non prendere. Parleremo con i ragazzi. Riguardo a Basta (uscito a metà del primo tempo) nulla di preoccupante, abbiamo preferito cambiarlo a scopo precauzionale per preservarlo per le prossime amichevoli».

Carlo Cagnetti