La Lazio, Sarri, e finalmente i tifosi

Sabato sera molti di noi abituati a far palpitare il proprio cuore allo stadio per la nostra Lazio, e che per oltre un anno sono stati costretti a tifare da casa in una specie di parentesi dove siamo stati obbligati e vivere un tempo fermato e irreale, hanno ricominciato a vivere. Non una partita amichevole dove si, sei allo stadio ma sei rilassato e sereno, dove scherzi cmq con i fratelli laziali durante la partita e bene o male pensi che le partite vere devono ancora arrivare. Ma sabato sono iniziate le partite che contano, dove tutti noi siamo in fibrillazione già da ore prima e dove noi tifosi sappiamo benissimo quanto diventa importante sostenere con la nostra voce e con il nostro cuore, i ragazzi in campo. Sabato sera ad Empoli eravamo tanti, tutti quelli che l’Empoli ha permesso di far entrare altrimenti saremmo stati molti di più. Perchè Sabato sera ad Empoli tutto un popolo voleva stare li ad incitare la Lazio, Sarri, i ragazzi. Tutto un popolo voleva essere presente e qui 1800 tifosi presenti al castellani, hanno rappresentato davvero tutto un popolo. Eravamo 1800 ma sembravamo 50 mila per quanto abbiamo incitato, strillato, tifato, gioito. La Lazio ha avvertito questa onda, ha avvertito questa ventata che ha spinto i giocatori per tutto l’incontro e Sarri a fine partita l’ha evidenziato perché il tecnico toscano lo sa che avere un sostegno del tifo in questo modo, è quel giocatore in piu fuori lista che è e sarà sempre presente. La Lazio ha vinto ad Empoli di carattere, di convinzione, con consapevolezza. Sarri sa che c’è da lavorare ancora molto, soprattutto sul reparto difensivo, ma si è reso anche conto che questa Lazio, questi giocatori, hanno potenzialità eccellenti e già dalla prima partita e quindi si rende conto che con il passar del tempo e con gli altri innesti che la società gli ha garantito, sarà un bel vedere per tutti.
Ora la società dia a Sarri gli uomini che mancano e poi potrà sedersi e guardare e godere del risultato che siamo sicuri arriveranno copiosi perché Sarri insegna calcio, e se la squadra come sembra stia facendo fino ad oggi, recepirà i suoi dettami, vedremo veramente un calcio bello, esaltante, sentimentale, emozionante.
Sabato alle 18,30 contro lo Spezia all’olimpico, saremo ancora tanti, anzi occuperemo tutti i posti disponibili cosi com’è stato ad Empoli, tutti li e respirare l’aria di casa che per 1 anno e mezzo ci è stata tolta. Saremo di nuovo li a riprenderci quello che è nostro da una vita e che niente e nessuno potrà mai toglierci. La Lazio c’è, i tifosi pure, e che la stagione sia propizia.