La mia Lazio a tutto gas, dieci domande a Roberto Michelangeli della SS. Lazio motociclismo

(3 gennaio 2017 ore 10.44)

Dieci domande a Roberto Michelangeli, membro e segretario della S.S. Lazio motociclismo e storico tifoso biancoceleste. Ne esce un profilo a tutto tondo di un vero innamorato di Lazio che mette in moto tutto il cuore che solo un tifoso biancoceleste può dare.
Ecco di seguito l’intervista.

1) Autoritratto di Roberto, cosa rappresenta la Lazio per te e che ricordi hai del periodo vissuto con uno dei gruppi più importanti nella storia del tifo mondiale, gli Eagles’ Supporters?

La LAZIO oggi per me credo che rappresenti oltre il 50% della mia vita (tra soldi che spendo e quello che ho già in casa) e forse penso che arrivi anche al 70%. La Lazio era in serie “B” (a tavolino) e tornavo da Cesena (trasferta stranamente poco amichevole) (sono riuscito ad evitare che i “tifosi” di casa rubassero lo striscione “Eagles” quello da trasferta) che il grande Tonino Di Vizio mi dette un passaggio sul pullman fino a Firenze ed io che allora facevo servizio a Pisa scesi dal mezzo di trasporto, attraversai l’autostrada (brrr che freddo) e feci l’autostop ed un automobilista mi dette un passaggio sino a Viareggio. Quando scesi mi dissi che quella cittadina che vidi per la prima volta “doveva per forza avere un grande significato”, poi presi il treno per tornare al lavoro e mi scordai il tutto, sino a quando nello stesso posto ci tornai 2 mesi dopo per altre esigenze e ci incontrai una donna che poi diventò la mia attuale moglie. Il mio primo incontro con gli Eagles’ avvenne molto prima poiché leggendo il fatidico “Corriere” mi disse come fare la mia prima trasferta (a Firenze) poi successivamente frequentai la mitica sede (Via Simone de Saint Bon) lavorando a Via Candia come commesso in un negozio, conobbi (anche tanti ragazzi più o meno della mia età) il grande Tonino Di Vizio che secondo me (e sono stato orgoglioso di conoscerlo e frequentarlo molto da vicino) era il solo e unico che reggeva tutti i confronti (su tutti e tanti tavoli) tra “le persone adulte” ed “i ragazzi” come li definiva lo stesso. Quello che sottolineo è che nessuna persona (dai ragazzi agli adulti) che si trovava lì chiedesse o dicesse……come si fa a “guadagnare” da tifoso? Una volta i giocatori frequentavano liberamente le sedi dei tifosi e sono sempre stato orgoglioso di essere stato un “Eagles’ Supporters” di averne assimilato i principi e lo “status” su cui si basa l’essenza del tifoso.

2) Hai vissuto varie fasi della storia della Lazio. Il momento più bello e quello più brutto.

Il primo scudetto non l’ho vissuto molto poiché ho avuto diversi problemi famigliari che non mi hanno permesso nulla delle gioie dell’evento. La mia prima vera “GIOIA” l’ho vissuta nel derby vinto con il gol di Nicoli e poi lo scudetto del 2000. Il momento più brutto (a parte il giorno della sentenza della retrocessione per la partita con l’Avellino) è stato l’avvicinarsi del fallimento della Lazio. Giorni in cui si facevano manifestazioni a ripetizione solamente per cercare un “compratore” o commuovere il fisco. Non riesco a concepire cosa significasse lo sparimento della S.S. LAZIO considerando che poi alcuni ritenessero importante solamente il “1900”

3) Tra personaggi, giocatori, presidenti ecc. ecc.; qual è quello che ti è rimasto più dentro di te?

Considero importante solamente il giocatore o dirigente che sono riuscito ad incontrare e conoscere personalmente. Lovati è la prima persona e credo unica con cui sono riuscito a scambiare più di qualche parola e che considero molto importante nella storia della Lazio avendo ricoperto anche più incarichi e che sia stata anche la persona più carismatica e gentile che abbia mai conosciuto. Come giocatore Vella incontrato ad un amichevole estiva a Verona. Il giocatore che mi ha fatto arrabbiare più di tutti è stato Manfredonia il quale dopo una sconfitta con una squadra di serie “C” in Coppa Italia mi ha risposto “Ma che me ne frega? E poi nun me rompe”.

4) Sei il rappresentante della Lazio motociclismo. Parlaci delle attività e cosa vi proponete.

La sezione SS. LAZIO MOTOCICLISMO è nata con lo spirito di riunire tutte le persone tifose della Lazio ed amanti delle 2 ruote a viaggiare con lo stesso spirito libero come il nostro simbolo. Lo stesso inoltre viaggia anche come Ente patrocinante su una moto che gareggia nel Campionato C.I.V. con risultati molto soddisfacenti. Ogni singolo raduno o passeggiata viene descritta in un album a cura della persona che cura il sito che inoltre è appassionato alla fotografia sia statica che dinamica. Partecipiamo ed organizziamo molti eventi tra i quali “Di Padre in figlio”, visite o udienze al “Papa”, Motodays (con allestimento di uno stand) chiaramente in collaborazione con il Team che gareggia nel C.I.V., ed eventi particolari nei quali il nostro simbolo veleggia accanto ad altri gruppi associati come il nostro alla F.M.I. Il sottoscritto la prima esperienza su due ruote l’ha avuta quando ebbi in regalo un “Ciao” all’alba dei miei 16 anni ed ha vissuto l’ebbrezza e l’emozione del 2 ruote facendo anche viaggi molto lunghi (Sardegna con giro sulla Costa Smeralda con tenda e sacco a pelo). Successivamente con la nascita del figlio allontanai momentaneamente la voglia delle 2 ruote e solo dopo 2 decenni comprando inizialmente uno scoter mi avvicinai ad una prima moto (Suzuki GSR 600) la quale mi ha dato una sensazione molto particolare che poi mi ha fatto diventare (definitivamente) un vero “TIFOSO” ed amante delle 2 ruote oltre ad essere un Membro e Segretario della Sezione.

5) Ti piace questa Lazio 2016/2017 e dove potrà arrivare?

Sono ottimista e penso che quella di quest’anno abbia buone possibilità di riuscita. Il fattore umano è quello su cui il Presidente Lotito ha sempre contato ma purtroppo lo stesso contagiato in maniera negativa sia dall’allenatore che dallo stesso ambiente subisce il tutto evidenziandolo purtroppo poi in campo. Con Inzaghi laziale vero i benefici li vediamo tutti. A differenza di Lotito, Cragnotti aveva un vantaggio molto evidente, li faceva ricchi e accontentava qualsiasi richiesta economica da parte dei giocatori facendoli diventare afoni a qualsiasi problematica con tifosi, stampa e tutto il resto. (Basta vedere poi come abbiamo festeggiato lo scudetto)

6) La politica di Lotito è molto ferrea: attenzione al bilancio, cura del settore giovanile e guerra ai procuratori. Che ne pensi?

La politica di Lotito oggi è molto particolare e forse opinabile. I 2 scudetti vinti negli anni passati con le diverse gestioni hanno portato negli anni successivi a vicissitudini molto particolari. Dopo il primo scudetto passammo anni veramente bui culminati con la serie B a tavolino per il calcio scommesse nel 1980. Il secondo scudetto invece ci portò in varie maniere al fallimento e di conseguenza a Lotito. Io come, credo, tanti altri tifosi vorrebbero poter gioire di tutti i successi vinti anche negli anni a venire. La domanda che ci si pone oggi è: ti piacerebbe vivere 10 anni di successi di Cragnotti (od anche altri Presidenti) … se fossi poi sicuro di non fallire(????) va bene, ma se non arriva un altro Lotito che fai?

7) La Lazio potrà rivincere lo scudetto ed entro quanti anni?

La domanda vera dovrebbe essere: «Si può vincere uno scudetto senza doverne pagare le conseguenze negli anni successivi?» Credo che la politica di Lotito oggi ci metta al riparo da pericoli e francamente mi auguro che non venga cambiata anche perché credo che nessun vero buon padre di famiglia metta a repentaglio la propria famiglia per vivere al di sopra dei propri mezzi solamente per fare una bella vita che poi non ci si può permettere

8) A proposito di scudetto, come vedi la battaglia per l’assegnazione dello scudetto 1915?

Il sottoscritto crede e vuole fortemente una vera giustizia e di conseguenza pensa che uno scudetto con una finale mai giocata debba essere considerato come uno che viene disputato con giocatori richiamati dalla guerra solamente per disputare delle partite con altre squadre decimate dalla stessa.

9) Il calcio è diventato un fenomeno televisivo; a parte qualche partita di cartello e lo stadium bianconero gli stadi sono vuoti dappertutto. Se Lotito riprendesse il Flaminio, superando tutte le difficoltà che sappiamo, secondo te farebbe una mossa che spiazzerebbe tutti e che farebbe tornare in massa i tifosi allo stadio?

Il sottoscritto è stato residente a Prima Porta per parecchi anni e conosce a menadito la zona Flaminio prima dei Mondiali del “90” durante gli stessi ed infine dopo per altri 5 anni. La prima cosa che si dovrebbe fare riguardo il Flaminio è domandarsi seriamente se le persone che risiedono in quella zona vogliono che il Flaminio diventi effettivamente lo stadio della Lazio visto che gli stessi si lamentavano per concerti di una sola serata che avvenivano a distanza di 15 giorni ed inoltre bisognerebbe sottacere la vera motivazione per cui è l’Auditorium è nato proprio lì. La nascita della Metrò leggera in occasione dei Mondiali poi ha decimato molte attività commerciali in quella zona che successivamente sono fallite o si sono spostate in altre sedi. La seconda domanda che ci si pone è a spese di chi deve essere rinnovato lo stadio? Apparentemente sembra una domanda di routine ma poi sembra giusto che la Lazio si accolli le spese di una struttura abbandonata dal Comune? Poi una 3° domanda la pongo io? E’ giusto che la Lazio si appropri di uno stadio da ristrutturare a spese proprie e che poi non ci si possa costruire niente intorno? Se la Lazio poi prendesse effettivamente il Flaminio la Roma darebbe il via ad un megastadio per incassi multimiliardari, io questo non l’accetto, e voi?

10) Un pensiero finale proprio ai tifosi; cosa vorresti da loro?

Vorrei che si ritornasse allo stadio tutti uniti e soprattutto senza cori contro Lotito o contro qualche giocatore apparentemente definito mercenario. Oggi i giornali e soprattutto giornalisti (di dubbia fede) se ne approfittano di questa spaccatura (società e tifosi) per cercare di guastare l’ambiente anche se la squadra vince. Si dovrebbe poi considerare che questa spaccatura è nata ancora prima dell’arrivo di Lotito ma questo viene sempre sottaciuto, chissà perché. Spero che nel futuro il tifo possa crescere sia nelle opinioni sia nel numero delle presenze allo stadio.