La verità sulla trattativa Giroud, la Lazio fa paura a molti

(lunedi 3 febbraio 2020)

Non è un romanzo. Non è una spy story. Non è un thriller. E’ semplicemente il racconto della vicenda Giroud – Lazio nella sua cronistoria che chiarisce e porta alla luce, la verità. Molti hanno scritto le teorie più disparate o delle parziali verità. Come al solito tutto è stato impostato per far si che la società, questa volta incolpevole nella maniera più assoluta, sia costantemente criticata mantenendo così quella eterna brace sotto la cenere pronta a riprendere la fiamma. I primi contatti con Giroud sono stati avviati il 27 Dicembre. La Lazio è stata la prima ad arrivare sul calciatore, tanto è vero che il 3 gennaio Leiva e Inzaghi hanno avuto il primo contatto con il ragazzo per parlarci. Giroud all’inizio ha preso tempo, perché la moglie aveva dei dubbi di problema ambientale e non voleva trasferirsi a Roma. Il 13 gennaio con un blitz, Tare va a Londra parla con il ragazzo e la moglie  convincendola e facendo cadere  tutte quelle preoccupazioni che la signora Giroud aveva. Giroud quindi si prende del tempo per pensare e riflettere sulla proposta della Lazio. Arriviamo al  17 gennaio e l’Inter con Marotta piomba su Giroud. Conte comincia a chiamarlo ogni secondo, il calciatore ascolta il suo ex allenatore e grande estimatore,riflette . Nel frattempo a Giroud arriva anche una proposta del Manchester United. La Lazio nel frattempo con Tare e sempre Inzaghi si rimette in contatto con Giroud per sentire le sensazioni del giocatore e per comprendere se è ancora il caso di mantenere aperto questo fronte. L’inter nel frattempo si raffredda molto su Giroud e va dritto su Eriksen. Giroud , e siamo al 25 gennaio, chiede all’Inter e a Conte se deve aspettare, non riceve risposte sicure. Arriva  Il 27 gennaio e attraverso il suo procuratore e gli intermediari Giroud dice di riprendere i contatti con la Lazio, perché la proposta di Tare era quella più convincente e più seria. Lotito viene informato e  immediatamente si mette in contatto con Marina Granovskaia braccio destro di Abramovich , gli dice che gli vanno bene i 5 milioni chiesti dal suo club pagabili in un’unica soluzione.  Nel frattempo il Chelsea informa Giroud che la Lazio ha accettato di pagarlo e quindi da il suo assenso al trasferimento.  Siamo al 29 gennaio, la Lazio trova casa a Giroud e in più fa un accordo con una agenzia privata aerea per mettere a disposizione della famiglia di Giroud e dello stesso, un aereo privato per permettere a tutti di fare Londra Roma a loro piacimento.  E’ il 30 gennaio arrivano i procuratori del ragazzo a Milano. Tare parte insieme a De Martino per incontrarli e ratificano l’accordo sull’ingaggio preso giorni addietro (2 milioni fino al 30 giugno 2020 + 2 anni di contratto + 1 opzione sul terzo a 3,5 milioni l’anno). Lotito informato da Tare della firma dell’accordo col giocatore, invia la transazione di 5 milioni di euro al Chelsea per anticipare i tempi di valuta. Giroud è stato praticamente già pagato.  Lampard nel frattempo parlando con la sua società, ha sempre detto di voler cedere il calciatore senza fare mai opposizione. Eccoci al 31 gennaio, ultimo giorno di mercato. Tare parte per Londra per andare a prendere Giroud e portarlo a Roma forte degli accordi presi col giocatore e dell’accordo col club già ratificato e pagato.  A milano l’Inter torna prepotentemente sul giocatore ma Giroud e tutto il suo entourage, sono abbastanza arrabbiati con l’Inter per il suo comportamento “irrispettoso” e non prendono più in considerazione alcuna proposta interista. Rimane quindi solo la Lazio. Tare non era obbligato ad andare , ma gasato dalla trattativa ha voluto fare questo gesto di partire per Londra per ritornare col Campione. Giroud  nel frattempo a Londra non si sta allenando con il gruppo. Va al centro d’allenamento del Chelsea , fa la parte atletica e poi successivamente svuota  l’armadietto e saluta tutti. Siamo alle ore 12,45 del 31 gennaio. Lampard In attesa della conferenza stampa, riceve una telefonata (ci sono testimoni che lo confermano). Terminata quella telefonata , l’allenatore dei Blues 15 minuti prima della conferenza prende i vertici del Chelsea e gli dice, senza un apparente valido motivo che Giroud non deve partire più senza che la società non compri un altro giocatore. Il Chelsea rimane molto sorpreso perchè tale richiesta non è mai stata avanzata da Lampard quando L’Inter stava trattando il giocatore. Il club prova insieme a Tare che è sempre nella sede dei Blues, a convincere Lampard a recedere da questo improvviso cambio di direzione. Nulla da fare, l’allenatore è irremovibile e va in conferenza stampa dichiarando pubblicamente la condizione per la cessione di Lampard, cioè prendere un altro attaccante mettendo in difficoltà così la società che ovviamente non ha più il tempo materiale per effettuare altre operazioni di mercato. A questo punto  il giocatore chiama la Lazio e gli comunica che è “costretto a rimanere qui”. Tare chiama Lotito che a sua volta tenta una mossa disperata alzando la proposta al Chelsea di 7 milioni di euro. Il Chelsea torna per l’ultima volta da Lampard, ma lui continua a dire no. Tare chiama Lotito e gli dice che non c’è più nulla da fare e il presidente della Lazio alle 17,00 di venerdi 31 gennaio,  blocca i 5 milioni transati precauzionalmente il giorno prima. Nel frattempo Tare prima di tornare a Roma, parla un ultima volta con Giroud e i suoi procuratori e strappa una promessa per fine stagione a parametro zero, con la parola del ragazzo per giugno.
Ma la telefonata ricevuta da Lampard che gli ha fatto di colpo cambiare idea?
La telefonata è stata fatta da un importante dirigente italiano che vive a Londra e che a sua volta prima di fare questa telefonata all’allenatore del Chelsea, ha ricevuto due telefonate da altrettanti e importati dirigenti di due squadre italiane. Il motivo di tale giro di telefonate? Semplice, “l’affare Giroud per la Lazio non s’ha da fare “. Questo è quanto è accaduto, nessun romanzo ma solo la pure e semplice realtà delle cose avvenute.