L’Importanza di esserci….

In alcuni libri sulla Lazio, e sul mondo dei tifosi della Lazio emerge spesso il concetto che conosciuto un Laziale ti rimane da conoscerne tutti gli altri, indicando il fatto che non c’è uno stereotipo del tifoso Laziale, essendo quello biancoceleste un mondo variegato, fatto di più aspetti e di personalità diverse, anche e soprattutto di come si vive questa (meravigliosa ed unica) Passione. Chi ha un età per cui ha assistito a varie e diverse epoche della Lazio mi conferma tutto ciò, sottolineando come la particolarità del Laziale è che spesso si è ricompatta e diventa massa solo ed esclusivamente in momenti delicati, magari più nei momenti difficili che quelli in cui ci sarebbe da festeggiare….vero, leggenda….?….Non so, potrebbe esserlo, quello che però è certo è che, a fronte di una Lazio che ha sicuramente ben cominciato, in termini di punti e classifica, il suo cammino in campionato, mettendo in luce giovani talenti, alcuni già affermati altri in ottima rampa di lancio, purtroppo bisogna anche sottolineare che quello attuale è anche un momento delicato a livello ambientale e di presenze quando giochiamo in casa, che sicuramente non è la condizione ideale per un team e per i Nostri Ragazzi che nutrono propositi ambiziosi, in quanto una cornice “calda e partecipe” costituirebbe sicuramente un elemento positivo ulteriore in termini di passione e spinta motivazionale:
L’aspetto che però secondo è più importante e fondamentale non è tanto la proiezione e l’influenza che tale ambiente potrebbe avere sul rendimento della squadra, ma il fatto che la passione, la presenza e la testimonianza della Fede per la Lazio è elemento FONDAMENTALE per alimentare la Lazialità, la Passione, e l’Amore per l’Aquila ed i suoi colori nelle generazioni dei più giovani, in coloro che stanno per innamorarsi, e che hanno il diritto di conoscere, toccare, sentire e vedere uno stadio con colore e tifo, perché non basta parlare della Lazio, della sua storia, dei suoi aneddoti, vittorie, sconfitte e campioni che hanno caratterizzato la Vita della Lazio (questo può bastare a Noi Tifosi Adulti, per i quali il legame affettivo maturato negli anni è già sufficiente ad avere una Fede certa, sicura, importante nei momenti difficili), serve per l’appunto viverlo questo Amore, ma per viverlo devi conoscerlo “live” (come si dice), devi poterlo gustare, perché la scintilla scocca quando c’è l’evento che ti da emozione, che ti colpisce, e quale cosa migliore di uno stadio che testimonia la sua fede ci può essere in tal senso ?
Si può essere d’accordo o meno sui giocatori da acquistare, sui dirigenti, sull’allenatore, sul gioco, sulle tattiche, avere opinioni anche diverse, persino antitetiche, ma La Fede e la Voglia di Tifare quella deve essere il vero collante di Un Popolo, ed in nome di questa Fede, della Lazialità che tanto ci piace invocare, Noi Tifosi Laziali abbiamo il dovere di testimoniarlo, di Esserci, non solo per incitare la squadra, ma soprattutto per il Dovere di dare la possibilità alle nuove generazioni di Innamorarsi della Lazio come Noi ci siamo Innamorati in altri anni ed epoche, la Lazio di cui io mi sono innamorato, il 10 ottobre del 1982, era composta da questo undici….Orsi, Podavini, Saltarelli, Vella, Miele, Manfredonia, Ambu, Tavola, Giordano, Badiani, Surro, l’allenatore era Claguna, gli avversari i grigiorossi della Cremonese, eravamo in B, prima vittoria casalinga, ma quello che mi colpì non era questo, ma il fatto che avevamo una maglia bellissima, una curva ed uno stadio colorato ed incitante, e quell’indimenticabile ed Unico Striscione degli Eagles Supporters, ….manteniamo giustamente le nostre opinioni, è giusto averne, anche differenti, ma non togliamo ai nostri bambini questa possibilità: Innamorarsi della Lazio, di sentire un coro, di ammirare una o più bandiere….io domenica sarò lì, 300 km per portare la Famiglia ed i miei 4 aquilotti ad assaporare la Lazio….aiutatemi a farli innamorare del Nostro Popolo.
Forza Lazio, un Papà Laziale.