L’impronta di Sarri, non solo in campo ma anche in conferenza stampa…

Chiaro, laconico, sferzante, divertente, serio e realistico. Quanto piace il Sarri style nella prima conferenza stampa è superfluo evidenziarlo.

Si sapeva che il tecnico biancoceleste avrebbe portato una ventata di novità e di interesse non solo in campo, ma anche nella dialettica, branca sempre più importante per una società calcistica. E Sarri non ha deluso, affrontando divertito anche alcuni strafalcioni giornalistici.

Per esempio sentirsi domandare da un giornalista come si deve far giocare un giocatore (Felipe Anderson) è stato francamente bizzarro. Ci mancava solo che Sarri gli lasciasse il posto da allenatore… Come la capziosa domanda sul mercato, abilmente evitata con la battuta che non è un direttore sportivo ma un allenatore. Sono state notate anche alcune strane assenze di testate giornalistiche: sky, il messaggero, la gazzetta dello sport. Indifferenza o punizione?

La sensazione è che i giornalisti non faranno più i padroni in casa d’altri come negli anni precedenti quando nè Pioli nè tantomeno Inzaghi potevano opporre alcunché, ma non per altro ma proprio per caratteri mansueti e allergici alla polemica. Sarri, invece, ha un suo stile, Cazzuto, trasparente e non te le manda a dire. Proprio quello che serviva alla Lazio.

Molto luccicante è stato il parere sul gioiellino Romero. Sarri lo ha di fatto incoronato come un giocatore che potrà dare un grande contributo alla Lazio. Chiarissimo anche su Luis Alberto, elogi a dismisura anche se ha confessato che devono conoscersi meglio soprattutto caratterialmente, e Correa, in bilico ma stimato per il suo comportamento da professionista. E non è poco…

Sugli obiettivi della Lazio, Sarri è stato solare. La Lazio è in costruzione, non si può fare alcun discorso su obiettivi o trofei da vincere. Ci vuole tempo per assimilare un calcio così unico come il suo, e dunque lavoro ed entusiasmo a volontà e vedremo se il sesto posto dell’anno scorso potrà o no essere migliorato.

Intanto mette in guardia su Empoli. Se gioca come la prima mezz’ora nella gara di Coppa Italia contro il Vicenza, la Lazio ballerà e non è questo che lui vuole. Massima allerta e nessuna sottovalutazione della squadra toscana. Per portare a Roma i tre punti.

Ora dalle parole ai fatti. Semplicemente forza Lazio. E grazie mister. Ci piaci tantissimo…