Mercato, missione compiuta.

All’inizio del mercato, che poi coincide con la fine della stagione passata aveva scritto che mi fidavo di tare e che avrei aspettato le 23:01 de 31 agosto prima di dare un mio giudizio, ed in effetti, ad oggi primo settembre ammetto che ho fatto bene a porre la mia fiducia in Tare, il mercato mi soddisfa, o meglio lo ritengo idoneo alle nostre ambizioni, dando continuità a quelli che sembrano essere i diktat e le linee guide di Mister Inzaghi.
Inzaghi, e si è capito benissimo, come tutti gli allenatori vincenti nella storia mondiale del calcio, punta tutto sulla compattezza del gruppo, l’unità di vedute e l’assoluta lealtà tra lui ed i suoi giocatori, per cui il mercato doveva essere condotto avendo presente questo aspetto.
Biglia e Keita, con motivazioni e modi simili hanno fatto capire non volevano far parte di questo gruppo, a metà/fine luglio era stata raggiunta l’intesa con il Milan per la cessioni di entrambi, per la somma di 55 milioni, ed ecco che avendo quella somma in cantiere probabilmente ci si sarebbe mossi con anticipo, invece l’accordo con la Juve di Keita ha ritardato tutto.
Partiamo anche dal presupposto che la Lazio veniva da una stagione positivo ed un organico di qualità, qualche crepa emersa riguardava la parte dell’esperienza e della personalità.
Si era capito che per ottimizzare ed esaltare le caratteristiche dei nostri giocatori in rosa Mister Inzaghi aveva virato dal suo 4-3-3 ad un più compatto ed efficace 3-4-2-1 o 3-5-2, non disdegnando però di un rientro al 4-3-3 e 4-2-3-1, e le scelte hanno ispirato la scelta di giocatori con caratteristiche che avessero caratteristiche per giocare con questi moduli.
Per il ruolo di portiere si è scelto di dare fiducia all’ottimo emergente Strakosha, già titolare per buona parte del finale di stagione, cui si univano in organico il talento Guerrieri (anche se reduce da una stagione negativa, come però avvenne l’anno prima per Strakosha) ed il seri e fedele Vargic, Marchetti per motivi extracalcistici non veniva considerato.
In difesa con De Vrij (dovrebbe rinnovare) Bastos Wallace Radu Luis Felipe (promosso e confermato in prima squadra dal Mister in persona) ed Hoedt eravamo a posto, non necessitava di nessun inserimento, a fine agosto, complice la volontà del giocatore di andare via perché voleva giocare titolare fisso (un po’ come avvenuto per Cataldi lo scorso gennaio), è stato ceduto per 17 milioni al Southampton, cessione molto remunerativa perché il ragazzo fu preso a zero o giù di lì, ma necessitava dell’inserimento in rosa di un elemento, anche se dovrebbe a gennaio arrivare Cáceres, è rientrato dal prestito di Brescia il giovane Prce, difensore mancino, il quale quando ha giocato con affianco De Vrij ha sempre dato un buon contributo (arrivammo terzi con lui in difesa….), e quindi stiamo bene, 3 posti e 6 uomini in rosa, considerando l’immissione di Caceres a gennaio, con Mauricio sotto contratto ed eventualmente reintegrabile, e sarebbe il settimo difensore centrale, quindi nessuna coperta corta in difesa.
Sulle fasce avevamo a destra Basta e Patric, è stato aggiunto Marusic, che è acerbo ma ha delle qualità che promettono una rapida crescita, a sinistra l’affidabile Lulic ha l’esplosivo Lukaku come alter-ego.
Sulla mediana abbiamo sostituito Biglia con Lucas Leiva, l’argentino più uomo d’ordine ma di certo poco avvezzo alla ripartenza rapida ed alle verticalizzazioni, il brasiliano meno geometra in campo ma più personalità ed esperienza internazionale di club e relative vittorie e trofei, oltretutto in più a Biglia ha il fatto che tende alla verticalizzazione ed a velocizzare la ripartenza con lanci anche lunghi, caratteristica molto importante che non aveva Biglia.
A Parolo, Milinkovic, Murgia, ed il riscoperto Luis Alberto, a centrocampo si sono aggiunti l’esperto ed affidabile Di Gennaro, ed il giovane talento portoghese Bruno Jordao, cui si aggiunge il giovane di rientro Crecco, che gode cmq della stima e della fiducia di Inzaghi.
Nel reparto avanzato abbiamo Immobile, Nani, Felipe Anderson, Caicedo ed il giovane, ma anche in questo caso stimato ed apprezzato, Palombi.
Ora si può dire che si poteva aggiungere un centrocampista di esperienza e qualità in più, oppure una punta in più, e non sarei in disaccordo, ma la mia idea è che abbiamo una Lazio completa e compatta, ma con maggiore esperienza internazionale e personalità, e tecnicamente più forte, avendo in Nani il campione esperto che non solo farà valere il suo apporto in fase avanzata, ma maggiormente per quanto avvenisse per Keita, parteciperà alla fase di raccordo con il resto della squadra in maniera molto più completa e qualitativamente valida del giovane prospetto senegalese.
Inoltre avremmo alcuni giocatori più sicuri, migliorati e forti come Wallace, Bastos, Lukaku, Patric, Milinkovic e Murgia, con un anno in più di serie A ed una consapevolezza maggiore del loro ruolo nella rosa.
Altro elemento di forza rispetto allo scorso anno è che non avremmo in rosa giocatori che mugugnano e che hanno pensieri differenti rispetto agli obiettivi del gruppo, e soprattutto un Mister Simone Inzaghi più esperto e, soprattutto, Vincente.
Il mio voto è 8, considerando l’abilità nelle cessioni di giocatori in scadenza, con accordi clandestini con altri club e con comportamenti sleali.
Ora il vero giudice sarà il campo, cosa fondamentale sarà la gestione del doppio impegno e partire bene in EL.
L’attivo in bilancio servirà per il prossimo futuro.
Ottima anche la maggiore credibilità del Club ed il rientro di immagine positiva nel rimanere a schiena diritta nonostante certi ricatti più o meno palesi.