Non c’è trip(levete) per zebre!!!

(11 maggio 2017 ore 15.30)

1: TRIP(LEVETE): Consiglio alla Juventus, alla caccia del triplete e discretamente boriosa nelle dichiarazioni sabaude dei suoi militi: lasci la Coppa Italia alla Lazio se vuole arrivare ad alzare la Coppa con le orecchie. Caro Allegri, ricordati due anni fa, era il 2015, era una Juve stellare come questa, facesti di tutto per vincere la Coppa Italia contro la Lazio e poi? Poi venisti punito da un Barcellona cinico e baro. Se non vuoi che il film si ripeta e che il Real Madrid punisca la tua ingordigia concentrati su Cardiff e non far arrabbiare gli dei capitolini: la loro vendetta sarebbe già scritta.

2: ANTICIPO: L’Europa della Lazio è arrivata con ben tre giornate d’anticipo, coincisa con la scorpacciata di gol contro la Samp: il risultato appare davvero straordinario se si pensa alla totale mancanza di fiducia in cui era partita la Lazio nell’agosto scorso. Molti «intelligentoni del nulla» temevano la serie B, addirittura alcuni comunicatori bramavano il raggiungimento dei 40 punti il più presto possibile, altri più ottimisti la collocavano all’ottavo posto. Insomma i settanta punti della Lazio sono altrettanti schiaffi ad una comunicazione che non finisce mai di stupire per la propria incompetenza e inutilità. Se il tifoso laziale imparasse ad ignorare questi «intelligentoni del nulla» ne guadagnerebbe in salute e in tempo.

3: STRATEGIA DELLA TENSIONE: E naturalmente visto che sul campo non si può dir nulla alla splendida squadra di Simone Inzaghi, la comunicazione della tensione si butta a capofitto sul mercato, dando per scontati gli addii di Biglia, Keita e De Vrij, cercando naturalmente di sporcare la preparazione alla finale di Coppa Italia del 17 maggio. Continuate pure, il fango vi tornerà indietro.

4: INCUBO: Molto ha fatto discutere la splendida coreografia dei ragazzi della Nord inscenata al Colosseo. L’Italia è un paese davvero strano: con tante problematiche da risolvere cosa si fa? Si perde tempo con gli sfottò da derby e ci si inventa il reato di «procurata presa per il culo». Che incubo!

5: LO SCUDETTO SPEZZATO: La domanda sorge lecita: quanto interesse ha il tifoso laziale a fregiarsi dello scudetto 1915? Se ha interesse lo dimostri con i fatti.

6: FINALE: Vero che c’è da onorare queste ultime tre gare di campionato, a cominciare da Firenze, da blindare il quarto posto e da aumentare il bottino di punti e di gol, ma nessuno può negare che la finale è nella mente di tutti, oltre che nel cuore. La Lazio giocherà realmente in casa (35.000 laziali contro poco più di 20.000 juventini) ed è questo un dettaglio non trascurabile. La Juve è più forte ed è favorita, ma quest’anno ha dimostrato di soffrire particolarmente le trasferte. Dunque forza Curva Nord e Tevere, la Coppa Italia passa anche per le nostre voci.

7: LA NOSTRA LAZIO: La trasmissione di Rodolfo Casentini e del sottoscritto in onda ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12 su una delle radio web più ascoltate, Stap Radio (basta vedere i numeri per capire meglio…) diretta da Stefano Tini, sta andando a gonfie vele grazie soprattutto agli ospiti che ne arricchiscono i contenuti. Finora sono intervenuti Emiliano Foglia, Arturo Diaconale, Marco Canigiani, Gianluca Mignogna, Stefano Buttafuoco, Paolo Signorelli. Per chi volesse ascoltarci ed interagire con noi basta collegarsi in diretta o risentire la replica su www.stapradio.it.

7-1: FALLIMENTO: giallorosso. Dovevano vincere tutto e non hanno vinto nulla, come al solito. E allora parlate di totti e di altre amenità inutili. Ormai è evidente: siete la barzelletta del niente.