Quando la stampa e la comunicazione diventano degli schiavi senza vergogna

(mercoledi 25 aprile 2018, ore 18,30)

La stampa italiana insieme alla sua comunicazione oggi si sono dimostrati per quello che sono, PAGLIACCI !!
Il trattamento riservato ai tifosi della Lazio e alla Lazio stessa in occasione della vicenda degli adesivi di Anna Frank da questa stampa e comunicazione asservita non ha uguali.
Prime pagine sui quotidiani locali e nazionali.
primi titoli della edizioni principali di tutti i Tg nazionali e locali.
Interventi della comunità ebraica a iosa da tutte le parti.
Intervento di tutti i politici a quel tempo in carica al governo.
intervento del presidente della repubblica Mattarella.
Intervento dei massimi esponenti dello sport nazionale in blocco.
Condanne popolari provenienti da tutto il mondo.
Gogna pubblica contro la Lazio e i suoi tifosi rei di antisemitismo per 15 adesivi appiccicati dentro una curva di uno stadio.che ha visto l’altra fazione tirare un razzo e uccidere un uomo laziale nell’altra curva.
Questa stampa e comunicazione che invece con i tifosi dell’altra sponda , ha sempre provveduto e sminuire e a ridurre ai minimi termini tutti i loro tristi e gravi episodi.
Questa stampa e comunicazione da loro ha visto tirare un razzo e uccidere un uomo laziale nell’altra curva.
Ha visto esporre dopo questa tragedia, mille e più volte striscioni inneggianti ad altri 100 mila Paparelli.
Ha visto esporre striscioni dove si augurava che un forno si prendesse cura dei tifosi laziali.
Ha visto striscioni solidali con chi con una pistola , ha ucciso altri tifosi insultando la mamma della vittima.
Ha visto più volte sia in italia che all’estero, una certa tifoseria rendersi protagonista di fatti gravi e vergognosi.
Oggi, davanti all’ennesimo atto vergognoso, UN TENTATO OMICIDIO di un tifoso del Liverpool 53 enne aggredito,( 2 contro 20 – 30 ammazza che eroi e impavidi) con colpi di cinghia metallica con anche calci e pugni e ora ricoverato in gravi condizioni in ospedale, la stampa cosa fà? Minimizza, relega a trafiletto o quasi la news, cita a denti stretti l’accaduto solo perchè ormai la news si è sparsa e quindi sono obbligati a citarla.
SE SUCCEDEVA A NOI DELLA LAZIO, STAVOLTA AVREBBERO CHIESTO L’INTERVENTO DELLE FORZE ARMATE !!
CI SAREBBE STATO IL RASTRELLAMENTO CASA PER CASA DI TUTTI I TIFOSI LAZIALI !!
 
Oggi la stampa e comunicazione tutta, ha perso quella credibilità, ammesso che ne aveva ancora, che Lei e Loro credono di propagandare e di portare avanti (ma non ci credono nemmeno loro). Trattare con così grande disparità le due vicende che hanno coinvolto le due tifoserie, dimostra quanto questa stampa e comunicazione siano ormai degli ascari servili. Per la stampa e comunicazione, è stato molto più grave attaccare 15 adesivi di dubbio gusto in curva sud (Lesa Maestà) di Anna Frank (pace all’anima sua dove si trova), scandalizzarsi per questo, condannare senza tolleranza per questo, piuttosto che tentare alla vita di una persona così, rea solamente di tifare la squadra avversaria, e farlo addirittura a casa sua si può dire.
La Uefa ha annunciato provvedimenti severissimi, vedremo quali saranno questi provvedimenti e vedremo se almeno loro, riusciranno a non equiparare degli adesivi attaccati o dei buuuu, brutti e razzisti quanto volete ma che certamente non mettono in pericolo nessuna vita, con un voler uccidere qualcuno solo perchè tifa un’altra squadra.
vedremo ora se l’intolleranza sportiva dimostrata nei confronti della Lazio, sarà adottata anche per la Roma e per i suoi tifosi “angioletti”
Noi nel nostro piccolo dentro questo Oceano che è Facebook, denunciamo una stampa e comunicazione compiacente al limite della vergogna civile. E chi ci legge, almeno comprenderà come a Roma e in Italia, la Lazio sia osteggiata non solo sul campo, ma anche fuori. La Lazio da fastidio, è un’Aquila che volando sopra in cielo, sa cosa accade perchè vede tutto, ascolta tutto. E siccome vola mentre gli altri strisciano, ecco che l’Aquila, il vero e unico storico simbolo originale dell’impero Romano (non certo la Lupa che a quei tempi significava una prostituta), deve essere domata, catturata, resa innocua. Ma la Lazio, l’Aquila, non potrà mai essere doma perchè sia la Lazio che l’Aquila sono pure, sono vive, sono eterne. La stampa e la comunicazione compiacente invece sa da sempre che per lei si apriranno solamente le porte dell’inferno, quell’inferno che molti cercano di evitare fuggendo, ma il vostro destino è segnato. Voi siete feccia, una feccia putrida, una feccia morta, che niente e nessuno riuscirà a tramutare in voce libera, in informazione scevra, in una informazione giusta e coscienziosa. Voi per sempre, schiavi senza vergogna.