Ri…scatto!

(23 settembre 2016, ore 14.12)

1: RI..SCATTO: Quello che si chiede alla Lazio, dopo il benevolo regalo ad una squadra nettamente inferiore come il Milan (davvero brutto perdere contro una squadra senza che quest’ultima abbia meriti particolari se non quelli di ricevere graditi aiuti), è di fermare questa catena di errori pazzeschi che stanno già facendo danni notevoli sulla classifica. Davvero imperdonabile la distrazione di Parolo (e in parte di De Vrij che si è avventurato in zone non di sua competenza) che fa il paio con i doni concessi all’Atalanta (come dimenticare le follie «marchettiane» dopo lo 0-3?), alla Juve (il liscio di Biglia) e al Chievo (le amnesie sui calci piazzati), disattenzione che ha consegnato ai rossoneri una vittoria facile facile. Chiaro è che se si continua a perseverare con i black out e la mancanza di concentrazione è inutile sperare in qualcosa di buono anche quest’anno. Ora, senza fare tabelle (guardate il calendario della Lazio e fatevi un’idea), l’imperativo è il ri…scatto verso la zona di classifica più alta possibile anche perché questa Lazio può arrivarci, ben sapendo che nessuno (dalla società ai tifosi) tollererebbe un altro campionato di mezza tacca come quello dell’anno scorso. Lazio avvisata…

2: RAGGI: Bacchettata per la storia della maglia per il figlio declinata, applaudita per la sua condotta in merito alle Olimpiadi del cemento 2024. Migliore risposta agli avvoltoi di turno non poteva esserci e il diniego di Roma, che ha ben più gravi problemi da risolvere, ad un evento che avrebbe causato disastri irreparabili è quanto di meglio un sindaco responsabile ed onesto abbia potuto fare. Da cittadino romano non posso che plaudire alla sua decisione.

3: INZAGHI: Messo in croce per le sue scelte tattiche e, in particolare, per non aver schierato la KIA (Keita, Immobile, Anderson), il buon Simone ha ribattuto dicendo che avrebbe rifatto la stessa formazione e riprodotto le stesse scelte. Premesso che solo lui può sapere lo stato di forma dei suoi giocatori, in generale si può dire che lasciare in panca tanta qualità è sempre un azzardo. E, in effetti, ragionando bene, se non ci fosse stato l’erroraccio di Parolo probabilmente le sue scelte sarebbero risultate vincenti. Quello che è certo è che un Keita od un Felipe in forma non possono essere mai lasciati in disparte. Sono loro gli azionatori del contropiede biancoceleste e sono convinto che con loro anche Immobile ne trarrà enormi benefici. Al campo la risposta.

4: DESPERADOS: Riecco i desperados empolesi all’Olimpico. Il presidente toscano sembra che abbia già programmato la serie B, vista l’ultima campagna cessioni che, di fatto, ha depauperato l’Empoli di giocatori fondamentali. Ciò non vuol dire che la Lazio possa permettersi di sottovalutare l’impegno. Peraltro i toscani sono allenati da Martusciello che, quando giocava nelle fila degli azzurri, infilzò la Lazio con un suo gol. Sarebbe il caso di vincere anche per cancellare quell’evento infausto.

5: SCUDETTO DEL 1915: Ripropongo il mio capitoletto sullo scudetto della Lazio del 1915, un’incredibile ingiustizia che dura ormai da oltre un secolo. E cito tra i più noti giornalisti sportivi e cioè Gianni Brera che nella sua storia critica del calcio italiano così scrive: «A rigor di termini, sarebbe indispensabile uno spareggio a tre (Genoa, Inter e Torino per il girone nord – n.d.r.) per proclamare la squadra campione dell’anno 1915: nossignori che, finita la guerra, il Genoa riuscirà a farsi assegnare il titolo, non so proprio in base a quali suoi precisi diritti. Degli avversari centro-meridionali (la Lazio era prima nel suo girone) neanche si tiene conto: scherziamo?!». Appunto, scherziamo?

6: TOUNKARA: Che fine ha fatto? Si allena con il gruppetto dei fuori rosa e mi chiedo, visto che la Lazio in attacco può contare solo su due punte (Immobile, e va bene, Djordjevic e, al momento, va male molto male..), se non potrebbe tornare utile alla causa; possibile che un talento di cui tutti parlavano un gran bene sia già perso per il grande calcio ad un’età così giovane? Inzaghi lo conosce bene poiché lo ha allenato nella sua Primavera. Gli darà una chance?

7: KISHNA: Il tulipano nero dopo il buon inizio certificato nella partita di Bergamo sembra che si sia nuovamente perso. Nelle ultime due circostanze non ha nemmeno ottenuto il passi per la convocazione. Vero è che la Lazio abbonda di esterni (anche Lombardi è ora di diritto tra i competitors della fascia), ma ciò non giustifica questa eclissi. Solo il tempo potrà dirci la verità su questo talento inespresso da cui aspettiamo segnali di risveglio.

7-1: PUDORE: Era scontato come il rigore per la roma. Dopo aver usufruito di penalties e vantaggi assortiti è bastato un gol dubbio subìto contro la viola per scatenare la canizza della comunicazione giallorossa e non. Senza pudore.

Carlo Cagnetti