Scudetto 1915, la battaglia continua

(29 dicembre 2016 ore 14.50)

Continua la battaglia dell’avv. Mignogna e di tutto il popolo laziale per l’assegnazione ex aequo a Lazio e Genoa dello scudetto 1915. Allo stato del procedimento, già attivato in Federcalcio da dicembre 2015, si è in attesa della fissazione della questione nell’ordine del giorno della prossima riunione del Consiglio Federale in cui dovrebbe essere scritta la parola «fine» per una vicenda che dura ormai da molto tempo. Peraltro ricordiamo che la «Commissione dei saggi», insigni giuristi scelti da Tavecchio, presidente uscente della Federcalcio, per dirimere il problema, ha espresso parere favorevole e dunque questo perdurare dell’attesa è senza motivo. Il (non) problema è che a fine gennaio ci saranno le elezioni per il rinnovo delle cariche federali, ma questo non può e non deve essere causa sufficiente per impedire o prorogare la ratifica del Consiglio federale che sanerebbe un vero e proprio pasticcio ultracentenario che ha tolto alla Lazio uno scudetto meritato sul campo, come si evince da tutti i documenti probatori allegati ed ai quali si aggiungerà proprio il libro «Lo scudetto spezzato» di Emiliano Foglia e Gianluca Mignogna uscito pochi giorni fa e che verrà presentato il 9 gennaio 2017, giorno del compleanno della Lazio.
Chi rema contro? Sicuramente alcune lobbies di potere non gradirebbero questa assegnazione «ex aequo» (basti pensare all’ostativa dichiarazione del presidente della Lega di serie B Abodi…) e, malgrado la situazione sia chiarissima in funzione dell’assegnazione del titolo anche alla Lazio, bisogna sempre fare i conti con i canonici interessi di bottega che, però, vanno a frantumarsi miserevolmente contro una realtà storica codificata e mirabilmente descritta nel libro «Lo scudetto spezzato».
A questo punto, invece che di scudetto spezzato, si dovrebbe scrivere di scudetto scippato (alla Lazio) in quanto l’unica squadra avente titolo a disputare la finalissima era proprio quella biancoceleste (regolarmente vincitrice del proprio girone), mentre il Genoa (come da immagine della copertina tratta dal libro suddetto) doveva ancora giocare una gara che, se persa, avrebbe potuto stravolgere le gerarchie del girone settentrionale.
A questa situazione particolarmente incresciosa si inserisce anche la Panini con il suo «Almanacco» che nella storia della Lazio all’anno 1914-15 persevera nell’omettere la vittoria biancoceleste nel girone del Centro Italia ottenuta sul campo e recita testualmente «2° nel girone laziale del campionato italiano poi sospeso per cause belliche». Un errore CLAMOROSO, continuamente reiterato e che nemmeno la richiesta di rettifica dell’avv. Mignogna e della Consulta biancoazzurra datata febbraio 2016 (quasi un anno fa…) è riuscita ad eliminare. Senza considerare tutti gli altri errori storici contenuti nell’Almanacco e che sono oggetto di un’altra petizione.
Come si vede, la questione non è «di poco conto» come aveva risposto l’allenatore del Genoa Juric ad una mia domanda nel post Lazio-Genoa di campionato lo scorso novembre. Evidentemente questo terzo scudetto alla Lazio dà fastidio, eccome se dà fastidio…
Ma il popolo laziale (35.000 firme raccolte in sede di petizione) vigila ed è pronto a scendere in campo in tutti i sensi per una battaglia di giustizia che, al momento, risulta essere ampiamente e pervicacemente denegata.