Una Lazio in totale confusione

La Lazio è in confusione. Lo hanno confermato le quattro sconfitte recenti e, a maggior ragione, la prestazione discutibile di Venerdi scorso. Alla fine sono i tre punti che contano, ma la risposta che ha dato la squadra sul campo è una risposta poco convincente e assai preoccupante.

La Lazio è in confusione, a partire dall’allenatore. Il fatto che il Mister prediliga quasi sempre i giocatori “insostituibili” non è una novità, ma ogni cosa ha un suo limite. Il bisogno di far riposare giocatori come Immobile e Leiva è sotto gli occhi di tutti, ma anche Venerdi sono partiti dall’inizio. Il risultato è stato una partita fantasma di Correa, che si sa venga motivato per lo più dall’avversario che ha davanti (vedasi Juventus e Bayern), un solo tiro in porta di un Immobile limitato dalle infiltrazioni e una difesa che, orfana di Musacchio, ha preso sette gol nelle ultime tre partite di campionato. Alcuni giocatori in panchina sono più motivati e più in forma dei titolari, Caicedo ed Escalante su tutti. Forse sarebbe ora di fare qualche rotazione.

La squadra è in confusione. Prendere due gol come quelli di Venerdi, in due situazioni di apparente tranquillità e normale amministrazione, ha dell’inspiegabile. Complice la poca reattività a livello fisico di Fares, Patric e Acerbi? Non credo. Il discorso è legato principalmente alla testa: la squadra ha perso concentrazione e lucidità, il gol sciupato da Milinkovic di testa nel secondo tempo ne è la più chiara dimostrazione. Una squadra in confusione commette tanti errori. La Lazio è una squadra in confusione.

Anche la società è in confusione. Prendere a Gennaio un giocatore come Musacchio per tappare il buco lasciato da Luiz Felipe e poi non farlo giocare è il più grande paradosso che può esistere. Dopo le voci sui termini dell’eventuale opzione di acquisto che scatterebbe solamente appena raggiunte le dieci presenze, c’è la sensazione che la società, con Inzaghi, abbia già fatto la sua scelta. Ma su cosa si baserebbe questa scelta? Cos’è che ha fatto il povero Musacchio per meritare di essere scartato dalla Lazio cosi presto? Forse con lui in campo la Lazio ha preso troppi pochi gol? Del resto, le prestazioni contro Atalanta, Cagliari e Sampdoria sono state fin troppo buone difensivamente. La domanda quindi sorge spontanea: qual è la logica per la quale Musacchio sia scartato dopo un errore (neanche difensivo ma tecnico) contro il Bayern e altri giocatori che continuano a sbagliare vengano invece confermati? Per non parlare, invece, della situazione legata al rinnovo dello stesso Inzaghi che pare tutt’altro che chiara. Insomma, la società è in palese confusione. Tutta la Lazio lo è, o è solo una mia impressione?