C’è solo la Lazio, ribatte la Roma ed è seconda

Derby, la Lazio azzera la Roma e vola al secondo posto…

E così sono due su due (0-1, 1-0). La Lazio di Sarri replica nel derby casalingo il risultato dell’andata e, oltre a dare l’ennesima dimostrazione di gioco moderno alla medievale Roma dello squalificato Mourinho, scaccia gli avversari al quinto posto a 5 punti (più 1 in virtù degli scontri diretti vinti) e vola in solitaria al secondo posto dietro l’imprendibile Napoli. Scenografia da urlo in Curva Nord e già da lì si era capito che sarebbe stata una giornata memorabile per la Lazio.

Padroni del campo sin dall’inizio, i biancazzurri hanno beneficiato delle ingenuità del solito Ibanez, espulso poco dopo la mezz’ora del primo tempo. A quel punto l’assalto al fortino giallorosso è stato martellante, interrotto solo da qualche sortita romanista senza esiti particolari. Bisognava solamente attendere in quale minuto la Lazio avrebbe segnato e con chi.

Ci ha pensato l’arciere Zaccagni, al suo nono centro in campionato, a trovare il pertugio giusto con un bel tiro a giro al minuto 65, e a far esplodere i 40.000 laziali sugli spalti. Passano pochi secondi e la Roma pareggia, ma in fuorigioco e col Var il risultato rimane 1-0.

Da lì in poi è autogestione Lazio, con lucidità e cattiveria, che approda alla vittoria con l’ennesimo clean sheet (e 16…) tra nervosismo giallorosso e sbeffeggiamento laziale.

Nulla da eccepire sulla meritorieta’ del trionfo di Sarri sullo Special two (due derby su due persi in una stagione non è da tutti…) come sulla superiorità tattica, tecnica e mentale della prima squadra della Capitale. Lazio che veniva all’eliminazione in Conference e che ha dimostrato che sa dare il meglio di sé quando si trova sotto pressione.

Ora i biancazzurri sono secondi e la sosta incipiente può dare respiro a tutti per preparare al meglio le rimanenti 11 finali di campionato.

Il traguardo Champions è ancora lontano, ma questa Lazio può raggiungerlo. Senza fare miracoli.