
Conferenza stampa, Sarri: “A questa squadra manca solo la continuità. Cataldi? Paga il fatto che…”
Vigilia di Lazio-Fiorentina. Domani inizia ufficialmente il girone di ritorno di Serie A. La Lazio, sull’onda dell’entusiasmo dopo la straordinaria vittoria con il Milan, vuole iniziare al meglio questo giro di boa e dimostrare di aver completato una volta per tutte la sua crescita. Occhio però ai cali di concentrazione che l’euforia potrebbe portare. Il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri lo sa bene per questo, in conferenza stampa, mette in guardia i suoi ragazzi. Ecco le sue parole:
Ora serve al continuità, si può cavalcare l’entusiasmo?
“La soluzione ora è l’equilibrio: nelle sensazioni, nelle analisi e nel resto. Non andare in “over” di pessimismo o di ottimismo. I nostri trascorsi dicono che domani è una partita a rischio. Prendiamo atto e facciamo il stato di qualità definitivo“.
Tanti giocatori sono migliorati, vedi Zaccagni, ne è orgoglioso?
“Io non so se devo orgoglioso io o se deve essere inca**ato Zaccagni per non averlo fatto prima. Lui le qualità le aveva da tempo“
Teme la cilindrata mentale?
“Temo che abbiamo perso tante energie mentali e che ci sia un down. Questo è quello che ci ha separato dalla parte altissima della classifica in questo periodo. O lo risolviamo o ci dobbiamo accontentare di posizioni di rincalzo. Il tentativo è risolvere questa problematica manca solo questo alla squadra, la continuità”.
Immobile convocato per domani?
“Immobile ora non ha mai fatto un allenamento completo con la squadra a parte ieri. Il ragazzo ha sensazioni positive, i medici vogliono andare cauti. L’ecografia è pulita ma spetta ai medici la decisione. Il ragazzo vuole mettersi a disposizione per un po’ di minuti. Vediamo oggi, poi i medici col ragazzo decideranno“.
Ha visto il timore di nuovi black-out nei giocatori in questi giorni?
“Non è che questa squadra durante allenamenti fa vedere qualcosa. Si allena con grande applicazione sempre. Se fosse possibile vederlo a priori sarebbe più facile da risolvere. Si allenano bene, ho visto stanchezza ma fisica, non mentale. Perché l’applicazione mentale l’hanno fatta su buoni livelli. Bisogna essere positivi e dare fiducia al gruppo“.
Ci sarà qualche cambio domani rispetto a Martedì?
“Se la stanchezza è solo fisica non sono preoccupato, se mentale allora sì. La stanchezza fisica in 48 ore si risolve quella mentale no. L’allenamento di oggi ci dirà di più”.
Che partita sarà rispetto a quella d’andata?
“L’andata fu vinta largamente a livello di punteggio ma non di prestazione. Loro fecero un’ottima partita. La Fiorentina in questa fase di stagione sta pagando solo questo il non concretizzare le prestazioni che fanno. Se vendi il rendimento è seconda in tutte le voci. E’ una squadra che ha numeri importanti ma che non riesce trasformare in punti ma nella partita singola è pericolosissima“.
Si può migliorare una prestazione bellissima come quella vista col Milan?
“Sì, si può migliorare sicuramente. Dal punto di vista tattico il primo tempo migliore del secondo. Sensazione di squadra corta e compatta, nel secondo abbiamo fatto più fatica a assalire e scivolare, meno corti e stretti. Il primo tempo è stato merito nostro, il secondo è stato circostanziate, quindi sì, si può migliorare“.
Un giudizio su Cancellieri? “Ha fatto un miracolo. Veniva da pochissimi minuti Verona, arrivato 16esimo. Qui ha fatto in mezza stagione 540 minuti. Ha fatto un miracolo“.
Come sta Marusic? C’è la possibilità di rivedere Hysaj domani?
“Marusic sta abbastanza bene, ieri ha saltato uno spezzone allenamento ma perché aveva avuto crampi. Dovrebbe andare tutto a posto, è in grande condizione fisica e mentale. Così come Hysaj, quando i giocatori stanno così bene vanno tenuti in considerazione“.
La Lazio ha vinto tutte le partite senza subire gol:
“La solidità difensiva è il primo mattone che devi mettere in partita. Ci stiamo riuscendo più spesso. Non dare mai per scontato perché un’ottima fase difensiva significa applicazione e sacrificio e tenerli per 90 minuti non è semplice, se ci sono siamo solidi se no è difficile. Appena le perdiamo diventiamo vulnerabili“.
74 punti bastano per arrivare 4°?
“Se c’è un pollo per 10 persone e lo mangia tutto uno, gli altri 9 hanno fame. Stai parlando con l’unico che è riuscito a perdere un campionato avendo fatto 91 punti.
Questo aumenta la pressione però:
“Penso che la competizione, con tutte le squadre ravvicinate, aumenti le prestazioni di tutte. I punteggi poi dipendono anche dai punti salvezza, se quelle che giocano per la salvezza cominciano a fare i punti, si abbassano tute le altre soglie. Ogni campionato ha una storia ha sé, vedere le medie che servono credo sia molto relativo”
Si parla poco di Cataldi. Quanto gli manca per avvicinarsi al suo regista ideale?
“Cataldi deve fare Cataldi. Gli manca poco, è cresciuto. E’ forte ed importante. E’ molto meno di considerato di quello che meritae perché è romano ed è cresciuto qui nel vivaio, se lo pagavi 20 milioni aveva un’altra considerazione mediatica“.