Coppa Italia, Juventus – Lazio, Sarri: “Ci dispiace uscire ma non sono deluso. Questa è una competizione strana…”

Purtroppo la Lazio è costretta a salutare la Coppa Italia. La stanchezza di molti uomini ed una Juventus all’ultima spiaggia (decisamente più motivata) impediscono l’accesso alle semifinali. Al termine del match, ai microfoni di Mediaset, mister Sarri ha commentato così la sconfitta:

Se sono deliso? Io sono deluso dal risultato, non della prestazione perché abbiamo fatto una buona gara e abbiamo concesso pochissimo. Siamo un po’ mancati negli ultimi venti metri perché la gara è sempre stata sotto controllo, le uniche ripartenze le abbiamo prese negli ultimi quindici minuti di partita quando eravamo un po’ sbilanciati. Abbiamo fatto una partita ordinata. Siamo mancati per riempimento d’aria, per iniziative importanti negli ultimi metri, per tentativi di andare a saltare l’avversario visto che loro ci aspettavano così bassi e la possibilità di andare negli spazi chiaramente era pochissima quindi ci voleva qualche iniziativa in più nell’uno contro uno. La squadra però ha tenuto bene il campo e abbiamo concesso pochissimo, ci dispiace uscire ma non siamo delusi dalla prestazione

SU IMMOBILE –Ci è mancato quel qualcosa in più per andare in gol? Si, è l’analisi che stavo facendo prima. Purtroppo l’infortunio di Ciro ci ha messo in una situazione in cui questi ragazzi che stanno giocando hanno fatto tante partite nel mese di Gennaio quindi può darsi che abbiamo perso un pizzico di brillantezza. Per questo motivo, ci sta giocando così spesso di perdere qualcosa. Praticamente è un mese che non ci alleniamo più perché giochiamo ogni tre/quattro giorni e quindi è normale. Il rientro di Ciro ci dovrebbe facilitare da questo punto di vista

SU MILINKOVIC-SAVIC – Perché non ha giocato Milinkovic? Perché aveva fatto tutte partite da novantotto/novantanove minuti nelle ultime cinque sei e quindi era giusto anche cercare di fare solamente uno spezzone di partita oggi. È chiaro, ora si sta parlando a Mediaset e l’aspetto importante è la Coppa Italia, ma poi ci sono altre situazioni che non possiamo certo sottovalutare. È un ragazzo che sta giocando sempre, ha giocato sempre anche tutte le partite della nazionale quindi è un ragazzo che a metà stagione ha già tremila minuti in campo. Ogni tanto, se invece di novanta minuti ne fa trenta o quaranta penso che sia salutare

MONDIALE –Come stanno dopo il Mondiale? Le reazioni all’evento Mondiale penso siano molto individuali e molto condizionate da quello che è successo durante, sia a livello personale sia a livello della squadra rappresentata. Io ho visto uscire non benissimo Vecino dal punto di vista mentale, un po’ meglio Sergej. Ora mi sembrano due giocatori recuperati, però si sta parlando di situazioni molto soggettive. È difficile dirlo”.

Al termine del match è intervenuto anche ai microfoni ufficiali della Lazio: “Ci sono mancati gli ultimi 20 metri, la sensazione è che avevamo il controllo della partita. Non ho mai avuto la sensazione contraria, ci sono mancati solo gli ultimi 20 metri in cui abbiamo però raccolto poco. Loro erano chiusi, era difficile trovare spazi e dovevamo mettere delle iniziative, davanti abbiamo spremuto gli attaccanti e ora sono meno brillanti. Questa è una competizione strana, antidemocratica si va dentro con il ranking che va fatto in un’altra manifestazione, si gioca fuori per questo, passare il turno non era semplice, non è un alibi ma una difficoltà in più. Per quel che possiamo dare in questo momento, abbiamo fatto una partita ordinata, seria, concedendo poco agli avversari. Verona? Servirà cercare di recuperare in questi giorni e ritrovare un pizzico di brillantezza e lucidità in più. Oggi si è complicata con una palla persa nostra, la percentuale dei passaggi riusciti si è abbassata. Oggi abbiamo cercato il turnover per arrivare lunedì in condizioni accettabili. Immobile è stato un cambio programmato, abbiamo deciso di farlo partire perché sono partite ad eliminazione diretta e si rischiavano i supplementari, se lo mettevi nel secondo tempo faceva più minuti, dovevamo cercare di riportarlo in condizione. Rosso a Fonte e Nenci? In campo negli ultimi 20 minuti avevamo la sensazione di non giocare più e che l’arbitro gli stesse permettendo la perdita di tempo. Contro questi giocatori se perdi l’ordine e concedi spazi hanno tanti giocatori di gamba e nelle ripartenze ti devastano. Mantenere ordine è avere qualità. L’unica soluzione è che si doveva saltare l’uomo nell’uno contro uno”.