La Lazio e le sue partecipazioni alle competizioni europee.

V^ Parte

INIZIA L’ERA DEI TRIONFI.

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Coppa delle Coppe 1998/1999

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Archiviata la cocente e dolorosa, almeno per chi scrive, sconfitta in finale contro i nerazzurri, la Lazio, avendo vinto la Coppa Italia, si aggiudica la possibilità di partecipare alla Coppa delle Coppe, stagione 1998/1999.

Questa competizione, che ha sempre premiato la vincente della propria coppa nazionale, è giunta alla sua ultima edizione poiché, sempre per motivi di business, l’UEFA, dalla stagione 1999/2000, ha deciso che le vincitrici della coppa nazionale sarebbero transitate nella Coppa UEFA.

La Lazio, paragonata alle altre partecipanti la competizione, ha una compagine di primissimo livello. Fin da subito è tra le accreditate alla conquista del titolo; anche se a farle compagnia ci sono squadre della caratura di Chelsea, Lokomotiv Mosca, e Paris Saint Germain; senza ignorare, col senno del poi, il temibile Mallorca di Hector Cooper.

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Si parte dai sedicesimi di finale, il doppio pareggio con gli svizzeri del Losanna ci regala il passaggio del turno.

Gli ottavi di finale li dobbiamo giocare contro i serbi del Partizan di Belgrado. 0-0 all’andata e 3-2 al ritorno.

Ai quarti di finale l’urna ci fa trovare i greci del Panionios. In terra greca, i biancocelesti chiudono la pratica fissando il risultato sul 4-0. Prima di ripartire per il secondo tempo, a dimostrazione della tranquillità che regnava nello spogliatoio laziale, i giocatori, già schierati, se la ridevano alla grande ma sia ben chiaro, non per deridere l’avversario.

I goal sono al 3 di Stankovic, al 14 autorete di Gazis, al 60 il 3-0 di stankovic, autore di una doppietta, mentre al 63 Nedved, su assist di Salas, fissa il punteggio sul 4-0.

Al ritorno, allo stadio Olimpico, Nedved, Stankovic e De La Peǹa (in una delle sue brevi apparizioni con la nostra maglia) fissano il risultato sul 3-0.

In semifinale dopo l’1-1 e lo 0-0 contro la Lokomotiv Mosca, la Lazio accede alla finale contro la rivelazione Mallorca guidata dall’emergente tecnico argentino Hèctor Cùper.

L’allenatore argentino, attualmente alla guida della nazionale siriana, si toglie la soddisfazione di eliminare la compagine del Chelsea.

Immagine di repertorio Wikipedia
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La finale si gioca nello splendido stadio Villa Park di Birmingham. A vedersela sono la Lazio, alla sua seconda finale consecutiva dopo quella persa con l’Inter nella stagione precedente in Coppa UEFA, e la rivelazione Mallorca, alla sua prima storica finale internazionale.

Nonostante si tratti di un’occasione importante e positiva, d’altronde siamo laziali e non ce lo dimentichiamo mai, c’è sempre qualcosa che non va. Questa volta a far storcere il naso è la maglia adottata per la manifestazione. I colori classici della Lazio sono il bianco e celeste. Questo però alla società interessa poco, come poco interessa al nuovo sponsor tecnico della Puma e per motivi pubblicitari fa entrare in campo i suoi calciatori con una maglia che richiama, fortemente, i colori degli odiati (sportivamente parlando) cugini romanisti. La finale di Birmingham, infatti, è anche l’occasione per sponsorizzare un marchio della dirigenza laziale, la “Del Monte”, azienda del gruppo alimentare Cirio.

Immagine di repertorio SS Lazio Museum

Anche se appare una finale già scontata, così non è. La gara, dopo soli 7 minuti di gioco, si sblocca a favore dei biancocelesti, infatti, su un lancio di Giuseppe Pancaro, il nostro centravanti Christian Vieri, colpendo la palla di testa, scavalca, con un pallonetto, il portiere spagnolo Carlos Roa.

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Il Mallorca però, dimostrando di non essere la vittima sacrificale, non si da per vinta e all’11’ riporta la gara in parità grazie ad un goal di Daniel Garcia Lara (in arte Dani).

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Pervenuti al pareggio gli spagnoli danno l’impressione di far meglio creando le occasioni più pericolose per vincere la partita. La Lazio, oltre a resistere, dimostra comunque di essere più forte e a pochi minuti dalla fine, all’81 minuto, dopo un tiro ribattuto di Vieri, il ceco Pavel Nedved, impatta il pallone con un tiro potente, dal limite dell’area, la sua specilità, che supera per la seconda volta lo spagnolo Roa.

Immagine di repertorio Coppa delle Coppe Operazione Nostalgia

Per la Lazio si tratta del primo successo nella competizione. Se non si conta la Coppa delle Alpi, siamo al primo trofeo a livello continentale.

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Siamo soltanto all’inizio. La Lazio, nonostate la maglia tendente al giallo rosso, conquista la sua prima Coppa delle Coppe.

Tale prestigioso trofeo la porterà a giocarsi l’ancor più prestigiosa Supercoppa Europea, al Louis II di Montecarlo, con la vincente della Champions League, il fortissimo e temibile Manchester UTD. guidato da Alex Ferguson.

Immagine di repertorio Storie di Calcio Altervista
Immagine di repertorio da Manchester UTD.

Ma questa è un’altra storia.

Tra gli eventi importanti del 1999, possiamo ricordare che il 1 gennaio nasce, ufficialmente, l’Euro la moneta unica che rivoluzionerà il nostro futuro; sostituendo il 1 gennaio del 2022 tutte le valute degli 11 stati aderenti all’Unione.

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Il 2 maggio, a Roma, il Papa Giovanni Paolo II proclama Beato Padre Pio da Pietrelcina.

Immagine di repertorio da La difesa del popolo

Il 20 maggio, a circa 24 ore dalla vittoria europea della Lazio, a Roma, in un attentato, viene ucciso il consulente del Ministero del Lavoro Massimo D’Antona.

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Mentre in Europa ed in Asia si verifica l’ultima eclissi di sole, del XX secolo, visibile da Europa e Asia;

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qualche giorno dopo, un disastroso terremoto, in Turchia, fa contare 17000 vittime e circa 40000 feriti.

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L’anno si chiude con l’apertura della Porta Santa, da parte di Papa Giovanni Paolo II, che apre il Giubileo del 2000, il giorno della vigilia di Natale.

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L’anno si chiude con le dimissioni dalla carica di Presidente russo di Boris Eltsin (El’cin) in favore di Vladimir Putin.

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fine V parte

continua…