Lazio, Rinnovo e cambiamento, Ma con Inzaghi.

La Lazio ha deciso, Questa estate ci sarà la rivoluzione, il rinnovo e il cambiamento sia tecnico che di mentalità. Simone Inzaghi sarà ancora il condottiero di questo nuovo ciclo che s’intende aprire. L’accordo sul rinnovo del contratto del tecnico piacentino c’è già da più di un mese e malgrado la firma non sia stata ancora materialmente messa sulle pagine del contratto, il tutto non è assolutamente in discussione. Lotito in primis sa perfettamente che Inzaghi è l’unico allenatore in grado di aggregare rosa tecnica e ambiente e ha una fiducia sconfinata nel suo figlio adottivo sportivamente parlando. La rosa come abbiamo detto, verrà ampiamente ringiovanita. Molti giocatori sono over 30 e piu di qualcuno ha già raggiunto quota 35 anni, Lulic con molta probabilità saluterà a fine stagione per tonarsene in Svizzera. Parolo rinnoverà il suo contratto che conterrà al suo interno già il passaggio dal campo alla scrivania per un ruolo societario futuro. Radu è l’unico che invece rinnoverà per starsene almeno un’altro anno nello spogliatoio a disposizione di inzaghi nei momenti di necessità sul campo e come valente aiuto per formare e tenere unito il nuovo gruppo che si formerà basato su alcuni cardini del vecchio e su altrettante pedine nuove. Anche Tare sembra aver compreso la necessità di agire sul mercato in maniera veloce e concreta senza costringere il tecnico ad avere i nuovi acquisti solo pochi giorni prima della ripresa agonistica ufficiale. 5 anni fa una strategia di mercato basata sull’andare a cercare nomi che potenzialmente potessero esplodere a stagione in corso, aveva dato i suoi frutti ma il calcio si evolve velocemente e anche solo 5 anni, sono già tanti per continuare sulla stessa linea strategia che oggi purtroppo, ha perso la sua efficacia e quindi sia il DS che il presidente hanno compreso che se è vero che la strategia adottata 5 anni fa di base è solida e valida, bisogna sostituire le cosidette variabili che in questo lustro sono andate mano mano spegnendosi. Ora servono delle variabili nuovo e adatte al calcio presente. Una di queste è sicuramente un mercato veloce e concreto, e che metta a disposizione da subito, quelle pedine che l’allenatore chiede (nei limiti del possibile ovviamente) in modo da farlo lavorare al meglio. Non attuare più trattative estenuanti che alla fine rischiano com’è stato in passato, di non avere un lieto fine perdendo così moltissimo tempo prezioso che può esser speso per altre trattative in entrata e in uscita.la società ha in programma almeno 5 acquisti di titolari, con altre 2 pedine come alternativa. Milinkovic non è cedibile se non per offerte irrinunciabili, Immobile manco a parlarne cosi come Acerbi, Correa e Luis Alberto sono incedibili con riserva, tutto dipende dall’offerta ( non a livello di indecenza come servirebbe per Milinkovic). Per tutti gli altri dipenderà dal mercato.
Serve consapevolezza e convinzione.