Lazio, Toro e Ghersini mix letale…

Lazio, scivolone sì, ma fermate quel Ghersini…

Clamoroso all’Olimpico. Perde la Lazio (7 vittorie e 1 pari nelle ultime 8, non si può vincere sempre e l’inciampo ci può stare..) contro il solito, rognoso e aludico Toro di Juric, undicesimo e senza obiettivo, a parte quello di fare bella figura contro la seconda della classe.

Brutta Lazio, poco lucida, imbrigliata ed imbrogliata dalla disposizione tattica granata, Lazio che paga i carichi di lavoro svolti in settimana e che l’hanno resa una squadra appesantita ed appiattita.

I biancazzurri rasentano lo zero in fatto di occasioni da gol (Zaccagni quasi gol su topica di Vanja e poco altro), mentre il Toro si mette di buzzo buono per rompere le scatole. E ci riesce benissimo, facendo una gara accorta e pungente, arrivando però al gol in modo casuale (tiraccio di Ilic) e grazie ad un rimbalzo assassino che beffa Provedel. Se era difficile prima figuriamoci ora con la Lazio sotto di un gol.

Poco incidenti i cambi e nemmeno Immobile, in campo a tempo di record dopo la disavventura automobilistica, riesce a scalfire la difesa granata. Vittoria meritata poco altro da dire.

Un capitolo a parte è per l’arbitro Ghersini di Genova che tollera i fallacci granata e nega un netto rigore su cintura subita da Hysaj, senza considerare che il gol vittoria del Toro parte da un fallo laterale battuto in modo illegittimo. Insomma, un disastro che però non deve essere un alibi per questa sconfitta dolorosa nella forma ma indolore nella sostanza (quasi un ossimoro… ) e che riporta la Lazio nella lotta cruenta per la qualificazione Champions.

Nulla è perduto, a parte questa gara, perché rimane un tesoretto di punti di vantaggio rispetto alle avversarie.

C’è la sensazione che la prossima settimana, quella delle 3 gare in sei giorni, sia quella decisiva, con i due scontri diretti a Milano che diranno molto e forse di più su questo finale di campionato.