Maurizio Sarri, la garanzia per una grande Lazio

Mercato Lazio, tutto sarà fatto per accontentare Sarri…questa è la morale della favola in seguito ai dialoghi intercorsi tra presidente ed allenatore.

Vediamo come appare, ed apparire è il verbo giusto perché dalle stanze di Formello trapela poco o nulla, la situazione al momento.

Salernitana-Lazio, Lazio- Udinese (coppa Italia), Lazio-Atalanta. Tre partite prima della sosta per la Nazionale.

Il mercato di gennaio chiude il 31 alle ore 19. Tutto fa pensare che la società di Lotito concluderà i suoi 2/3 colpi in entrata nella settimana lunga che va dal 24 al 31. Strategia pianificata e concordata con Sarri. Prima gli alleggerimenti di ingaggio (Escalante, Rossi, Lukaku già ceduti ed altri in rampa di uscita), poi le cessioni che sbloccheranno il famigerato indice di liquidità, previsto negativo proprio in virtù della mancata esigibilita’ di crediti vari (rate sponsor, champions, cessione Correa). In ballo i soliti nomi e cioè Muriqi, Vavro e probabilmente Lazzari. Per quanto riguarda i rinnovi contrattuali dei giocatori in scadenza si aspetta la fumata bianca di Luiz Felipe, come per Strakosha. Entro questa settimana ne sapremo di più. Come detto gli acquisti saranno fatti nell’ultimo treno di giorni disponibili di gennaio. Due sicuri. Un centrale/ esterno difensivo ed un attaccante destinato a dare il cambio all’infaticabile Immobile. Il terzo possibile acquisto riguarderà il centrocampo, e specificamente la cabina di regia. Leiva e Cataldi non garantiscono quel filtro così indispensabile per un gioco così offensivo come quello di Sarri. Fare nomi è un esercizio molto difficile. Casale, Allan, Origi, ok ma nessuno può escludere il giocatore mai nominato. Sarri è stato pubblicamente molto chiaro. Se si vuole che la stagione prenda il verso giusto si deve intervenire. E Lotito non vuole certo passare per il perdente di turno. Dunque, malgrado tutte le critiche, riuscirà ad accontentare Sarri con buona pace dei detrattori. Sulle presunte divergenze con il d.s. Tare siamo ai rumors o, meglio, alla voglia di creare sempre quel clima di negatività che deve, per ragioni imprecisate, avvolgere la Lazio.

Beato chi ci crede… Noi non ci crediamo.