Quando la finirete di prenderci per… “in giro”

Stavamo in pensiero. Era tanta la curiosità di scoprire quali arbitri avrebbero diretto la partita Lazio-Sampdoria.

Quel che temevamo è regolarmente avvenuto. Dopo le aspre polemiche create ad arte dall’incantatore di pseudo giornalisti, Josè Mourinho, dal finto “vate” dei regolamenti nel calcio e della Var, Fabio Caressa, e da uno stuolo di tecnici che non ammettono il proprio fallimento sportivo, ecco arrivare la scelta dell’AIA.

Massa da Imperia, in campo e Rosario Abisso al VAR!!! Di peggio non si poteva scegliere!

L’accoppiata Massa-Abisso è veramente una scelta scellerata, tra i due, infatti, è difficile capire, per quante ne hanno combinate, chi ha creato più danni alla Lazio. Cominciamo dal primo, Massa: il direttore di Imperia, durante un Napoli-Lazio di Coppa Italia, riuscì nell’impresa di espellere prima Hysai e successivamente Leiva. Cosa grave fu che Leiva ricevette un cartellino rosso senza aver commesso alcun fallo. Il brasiliano colpì nettamente il pallone e non l’avversario. Massa prese una vera e propria topica.

Purtroppo per la Lazio, con Massa, la storia non finisce qui. Nel 2017, durante un Lazio Fiorentina, l’arbitro ligure regalò, nel vero senso della parola, un calcio di rigore alla squadra viola. Solo Massa vide un contatto tra Caiceido e Pezzella, con il viola che dopo il contrasto scagliò un tiro verso la porta, deviato in calcio d’angolo. A Massa questo non bastò, diede un calcio di rigore alla Fiorentina. Solo lui vide (parola grossa) il fallo dell’ ecuadoriano. In precedenza nel 2015, con i biancocelesti che si giocavano un accesso in Champions League, Massa espulse Mauricio per un presunto fallo da ultimo uomo, che ultimo non era, ma successivamente regalò, tanto per cambiare, un calcio di rigore, con annessa espulsione del portiere Marchetti, lasciando i biancocelesti in 9 uomini.

Non meglio di lui il palermitano Abisso. Anche quest’ultimo, quando vuole, sa creare danni inenarrabili. Durante la semifinale di Coppa Italia tra Inter e Lazio, del 2019, il siciliano espulse Inzaghi, graziando letteralmente Asamoah reo di un intervento da codice penale su Milinkovic-Savic. La cosa assurda fu che Abisso cambio la sua decisione passando dal cartellino rosso al cartellino giallo per il nerazzurro. Sarà finita? Direte voi, neanche per sogno! Non sapendo più come aiutare i nerazzurri, il fischietto palermitano si inventò letteralmente un calcio di rigore per un leggerissimo contatto, con il braccio, su D’Ambrosio. Purtroppo per il povero Abisso le cose non andarono come lui avrebbe desiderato, o forse desiderato qualcuno più in alto di lui. La Lazio sconfisse l’Inter allo stadio Meazza ai calci di rigore.

Su Abisso e Massa, potremmo veramente andare avanti per pagine e pagine, ma non è il caso di tediare il lettore.

Quello che ci si domanda è: perché dopo una settimana di aspre polemiche, create da tecnici che stanno fallendo le loro stagioni, da direttori sportivi  che non sono riusciti a ripetere i risultati negli anni passati, da giornalisti ormai alla frutta, tanto da essere sbugiardati in diretta durante le loro trasmissioni, era proprio necessario mandare all’Olimpico per una partita così importante due arbitri con così palesi errori nei confronti della Lazio?

Prendiamo per buone le parole di un illustre tifoso romanista: a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca! L’AIA non si accorge che così facendo perde di credibilità? Non sarà, per caso, che la Federazione deve portare in alto squadre fortemente indebitate? D’altra parte il presidente Gravina non ci sembra abbia espresso parole di condanna verso i club che hanno centinaia di milioni di debiti. Anzi…