Sergente, c’è solo la Lazio

All’8 giugno zero offerte da 40 ml o giù di li, la cifra imposta e chiesta da Lotito per sdoganare il Sergente. È in corso una valutazione per confezionare al serbo un ricco rinnovo. per fargli terminare la carriera alla Lazio. Con buona pace degli “svuotatori di armadietto”..

Ci risiamo. Era logico ed inevitabile. Riparte la telenovela “cessione Milinkovic” che per alcuni è diventata ormai un’ossessione patologica ed incurabile . Sono anni che si cerca di venderlo a destra a manca senza risultati apprezzabili. Peccato che decidano Lotito ed il giocatore per cui questa famosa cessione è rimasta nei desiderata dei suddetti visionari. Ad un anno dalla scadenza del contratto non c’è alcuna offerta sul tavolo. Lotito chiede 40 ml, a 35 si può chiudere. Magari con qualche bonus. Ma di società top che vogliono Milinkovic nemmeno l’ombra. Secondo alcuni Lotito sarebbe in virginale attesa di fantomatiche offerte di Juve (in Conference League, aspettando la decisione Uefa sulla possibilità di esclusione dalle Coppe) ed Inter (c’è sempre Inzaghi a fare il razziatore), ma la realtà è altra. Se non combaceranno gli interessi della Lazio e del giocatore, Sergione è destinato a rimanere anche senza rinnovo, ipotesi che Sarri ripudia. Ma se la situazione non si sblocca e se Sergione non si convince a firmare il rinnovo, che la Lazio sta confezionando, è l’unico scenario possibile ed immaginabile. Se le società eventualmente interessate pensano di poter abbassare il prezzo del Sergente sfruttando l’anno di scadenza del contratto, sbagliano clamorosamente. All’8 giugno, a circa un mese dal raduno della Lazio per la prossima stagione, Sergione è sempre più biancazzurro. A dispetto dei frettolosi “svuotatori di armadietto” che ogni anno lo vogliono lontano dalla maglia biancazzurra.