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Con Ciro Imm.. enso la Lazio è pronta alla finale contro il Galatasaray
Europa League

Con Ciro Imm.. enso la Lazio è pronta alla finale contro il Galatasaray

Come volevasi dimostrare.Così finivano le dimostrazioni dei teoremi di geometria una volta acclarata e provata la formula giusta.E così è stato per il teorema Lazio che, nel gelo di Mosca, ha avuto la sua dimostrazione chiamata semplicemente Ciro Immobile, detto l'Immenso.Senza di lui la Lazio perde quasi sempre e questa è una pessima notizia per Sarri che dovrà giocoforza ingegnarsi alla ricerca delle soluzioni efficaci ed efficienti per ovviare ad eventuali assenze del capitano. Al momento né il falso nueve né Muriqi hanno trovato il benché minimo riscontro positivo.Immobile detto l'Immenso non vuol dire solo gol, ma anche e soprattutto "squadra". E la Lazio intesa come entità unica riceve dei benefici indispensabili dal punto di vista tattico ed agonistico. Corre e lot...
Raggi di sole biancoceleste
Nostra Esclusiva

Raggi di sole biancoceleste

(19 maggio 2017 ore 10.00)Ad assistere alla finale di Coppa Italia c'era anche la sindaca di Roma Virginia Raggi insieme al suo figlioletto (come si vede dalla foto, tifoso laziale) con la bandiera biancoceleste, seduti in Tribuna Monte Mario.Questa bella immagine, che sa molto di famiglia, è apprezzabile per la sua semplicità e purezza di sentimenti.La sindaca in questi mesi è stata impegnata nella questione dello stadio di Pallotta. Vista la passione del bel figlioletto si metta una mano sul cuore e si renda conto che la prima squadra della capitale merita un trattamento paritario rispetto alla società giallorossa.Una sindaca super partes è sinonimo di equità e di successo per la gestione della città eterna.
Per non sbagliare più
Editoriale

Per non sbagliare più

(19 maggio 2017 ore 9.25)Amore e coraggio chiedeva la Nord. Mollezza e paura è stata la risposta dei giocatori della Lazio.Questa quarta finale consecutiva persa contro la stessa squadra deve farci riflettere. Non si può dire semplicemente Juventus più forte amen. Troppo riduttivo. Quello che mi ha offeso è stata la mollezza con cui si è affrontata una finale di fronte ad una Nord maestosa. Si è mancato di rispetto a loro prima che a sé stessi.Bisogna migliorare e non si può sempre accampare scuse. Loro più forti, noi troppo giovani, Parolo non doveva giocare, scelte sbagliate, ecc. ecc. Quando perdi per la quarta volta consecutiva una finale vuol dire che qualcosa non va in società. Vuol dire accontentarsi, vuol dire mai tentare di crescere. Non era obbligatorio vincere. Era l...