Prima il derby e poi litighiamo sul futuro della Lazio

La maledizione dell’Artemio Franchi colpisce ancora. Come troppe volte è già successo, anche sabato scorso nello stadio di Firenze abbiamo lasciato (quasi) ogni speranza, questa volta la Champions. Del resto non a caso il fiorentino più famoso nella storia, Dante Alighieri, scriveva parlando dell’inferno il famoso . E sabato il Franchi si è trasformato nell’inferno con l’incredibile gol sbagliato da Correa e le solite sbavature difensive. Logicamente sono già partiti i processi con polemiche feroci e scambi d’accuse sulla stagione della Lazio. Sul tema avrei una proposta: aspettiamo con serenità la fine del campionato e poi litighiamo tra di noi come solo i laziali sanno fare. Già, perché ancora non siamo matematicamente fuori dalla Champions League. E soprattutto c’è il derby da giocare. Una partita che forse dal punto di vista della classifica varrà poco, ma per noi tifosi ha come sempre un valore inestimabile. Ci piacerebbe che con quel fossero accolti in campo i nostri amati cugini. Solo dopo si discuterà del futuro della Lazio.