C’era una Volta…Mister Ghiacciolo e il Gelataio Magico

C’era una volta,

in quel di Formello, un ambiente fatto di gente nervosa, arrabbiata, dimissionaria, contornata da tifosi ansiosi, impauriti, stufi, in procinto di contestare…

Ah, no? Erano invenzioni? Ma co…? Ma non è poss… Ma che dici dai! Ah, era dall’altra parte? E perchè non ne ho mai sentito parla…? Vabbè dai, ho capito, ricomincio.

Qualcuno racconta, ma sussurrando, sottovoce, che se in casa Lazio ci siano dei problemi che vengono riportati, raccontati, inventati e sempre in negativo, Trigoria invece è un paradiso: il cielo è sempre sereno, il sole brilla alto, l’arcobaleno ben visibile e vivono in casette a forma di fungo romanistizzando di quà e di là fra un ghiacciolo ed un gelato.

Ma come per tutte le storie, eccola la strega cattiva, pronta a minare con incantesimi minacciosi per destabilizzare anche loro. Ma sono io? Ah, solo io? E va bene. Osservando meglio, il cielo si scurisce, il pony non volano più e tutti diventano nevrastenici. Uno su tutti, il Grande Mister Ghiacciolo che, vedendo il connazionale prima amico fraterno non portare più caramelle e gelati, gli si scaglia contro. Un tutti contro tutti dove il povero Gelataio Magico cerca di spiegare che non è colpa sua se non porta più i gelati, non può farlo per ordini dei Supremi Padri: prima, la missione è cacciare dall’ambiente l’Eroe Derbyco Roger e quell’altro straniero di cui nessuno conosce il nome per ben 35 mele. Ma il Mister Ghiacciolo non se la beve e si scaglia contro il Gelataio e perfino contro i Padri Galattici che però sono rinchiusi sempre dalla penna della Strega Cattiva, in un mutismo assordante. Le loro ultime parole però sono state “non vi incontriamo per parlare di rinnovo finchè non saprete usare le vostri immense doti magiche sul campo”. Ma Mister Ghiacciolo non ci sta, è offeso ed arrabbiato, niente ghiaccioli, niente rinnovo e si rischia di perdere pure La Joya. Maledetta Strega, (che sarei io), perchè hai dovuto lanciare i tuoi incantesimi nel mondo perfetto di TrigoriaLand? Ci vediamo in un parcheggio, dai. E con la missione da portare a termine, come facciamo? Ehi, Gelataio, questo è compito tuo, tu devi trovare la Forza sopita dentro di te e piazzare ovunque tu voglia Il Derbyman a 35 mele! E poi, voglio anche che prendi qualcuno più forte, cosa faccio della postina N’Dicka? Ma era un affare! Ma voglio Alvaro, non quello che canta però, di cantastorie già ne abbiamo tanti!

Ce la faranno i Vostri eroi a compiere la missione o la Maggica Roma resterà così?

Ecco, adesso provate ad immaginare che questa favoletta, non lo sia. Che i personaggi siano ben noti e che non abbiano nessun potere magico. Questo è quello che mi sono limitata a riportare scatenando l’ira dei romanisti, non abituati a sentir parlare di problemi societari o di squadra, e perfino dei laziali. “Pensiamo a noi!” Dopo un luglio di Ciro in Arabia, Luis Alberto minaccioso, Sarri dimissionario chi più ne ha più ne metta, si fa un punto serio ed oggettivo su di loro e ti assalgono. Perchè la loro squadra non si tocca, se lo fai, ti insulto in malo modo. E questo mi ha fatto profondamente riflettere sulle reazioni davvero isteriche di tanti tifosi laziali che ormai credono a qualsiasi cosa leggano senza nemmeno leggere l’articolo: basta un titolo e scatta il caos e purtroppo no, questa non è una storiella, questa è la realtà. Triste vedere come la Lazio abbia contro tutti, dalla stampa romana e romanista a quella che si dice laziale ma parla comunque male perchè sa che sia quello il metodo per guadagnare economicamente ed in consensi. Della Roma e di tutti i suoi problemi non ne parla nessuno, o meglio, non ne parlava nessuno prima di me a parte per qualcosina di accennato e lasciato come trafiletto nascosto vicino al necrologio del giornale.

Ma io non farò mai guerra alla Lazio, è proprio per questo che ho scelto di scrivere questo tipo di articolo, per cercare di far capire che i problemi sono ovunque, diversamente da ciò che ci raccontano. E se i rinnovi non dovessero arrivare, se la Premier piomba concretamente su Dybala, se Morata non arriva… Sarò di nuovo pronta a raccontarlo, contro tutto e tutti. Perchè la guerra fra persone della stessa fede mi mette solo profonda amarezza e se riuscirò a far aprire gli occhi anche solo ad una persona, avrò vinto.

La mia guerra non sarà mai quella di screditare la Lazio, dal presidente al magazziniere, non insulterei od offenderei mai un fratello di fede: la mia guerra è contro la malainformazione, verso il lavaggio del cervello nei confronti dei laziali, verso la roma, (volutamente minuscolo), ed i romanisti. E’ difficile, difficilissimo, senza ovviamente negare che nella Lazio ci siano dei malumori, come voi sarete pronti a gonfiarli e a riportarli, io sarò qui per fare la stessa cosa, da sola o con qualcuno che mi segue non importa.

Giù le mani dalla Lazio, dalla squadra, dal popolo laziale ormai rintronato di scemenze. Pensate al Paese dei Buffi ed alle vostre favole della buonanotte che da raccontarne ne ho anche io. 

Ad maiora.