Conferenza Stampa, Sarri: “L’atteggiamento mi è piaciuto. Capita di essere meno brillanti, nessuna preoccupazione…”

Poco dopo aver parlato ai microfoni televisivi, mister Sarri ha analizzato la partita della Lazio contro la Fiorentina anche in conferenza stampa. Ecco le sue parole: 

Lazio sempre in partita nonostante le difficoltà, ha pensato di poterla vincere?
Negli ultimi 25 minuti pensavo si potesse vincere, abbiamo avuto le situazioni per vincerla, nel finale anche per perderla. È stata una partita di quelle gare in cui gli avversari fanno una grande prestazione, tu arrivi meno brillante rispetto alle ultime partite da un punto di vista sia mentale che fisico. A livello d’atteggiamento a me la squadra è piaciuta. È riuscita a soffrire tutta insieme, compatta. È andata in difficoltà, è tornata fuori, ha provato a vincerla fino alla fine. L’atteggiamento bello, positivo. Di questo sono contento. Giocando così spesso, le partite in cui sei meno brillante, vengono fuori per forza. Quando non puoi vincere, devi giocare da squadra e non perdere. Sono molto soddisfatto dell’atteggiamento, chiaramente si poteva fare di più dal punto di vista della qualità, ce la siamo incasinata un po’ da soli. Tutte le nostre riconquiste potevano essere situazioni potenzialmente pericolose, e invece in sei-sette occasioni del primo tempo, abbiamo riperso palla appena riconquistata al primo passaggio. Sicuamente, è stato frutto di una brillantezza mentale che stasera era più scadente. Giocando spesso, ci sta. Noi avevamo tre giorni in meno di recupero rispetto agli avversari, il calendario è questo“. 

Preoccupato dalle condizioni fisiche della squadra?
No, se io devo essere preoccupato, gli altri 19 allenatori si devono ammazzare visto che siamo primi in tutte le classifiche di rendimento fisico che ci sono nel campionato italiano. Sono convinto che i numeri di stasera siano elevatissimi, ci mancava un po’ di brillantezza, qualcosa di rapidità nei primi due o tre appoggi. Non è che perché c’è una giornata meno brillante, tra tre giorni sei ancora meno brillante. Sono reazioni soggettive e molto difficili da prevedere a livello d’evoluzione. Non sono particolarmente preoccupato. Venivamo da una partita in cui abbiamo speso tanto, soprattutto dal punto di vista delle energie mentali e nervose“. 

Si aspetta qualcosa dal punto di vista del mercato? Elenco degli attaccanti della Fiorentina…
Questi attaccanti, che sono buoni giocatori e sono tanti, hanno fatto meno gol dei nostri, che sono pochi. Se m’aspetto qualcosa? Non abbiamo parlato di niente, non mi aspetto niente“.

Qual è il suo grado di ansia, preoccupazione?
A livello di ansia, ne ho poca. Siamo questi, dobbiamo tirare fuori il meglio da questi, non c’è da fare tanti discorsi. Se si pensa di risolvere tutto col mercato… il mercato deve essere il completamento di un lavoro portato avanti nel corso del tempo. Tutte le risorse non possono venire solo da lì. Andiamo dritti con questi ragazzi, se qualcuno cede si farà giocare qualche ragazzino. Durante l’arco di una stagione si possono alternare momenti positivi a quelli più diiffcili, ma questo manda più in ansia i giornalisti e i tifosi che noi. Quando abbiamo preso diversi gol per due partite consecutive, io alla stampa dissi che avremmo ricominciato molto velocemente a prendere pochi gol, e così è andata. Non c’è da andare in preoccupazione“. 

Soddisfatto dell’atteggiamento difensivo della squadra? Marcos Antonio?
Buona applicazione difensiva, il problema era di non riuscire a ribaltare l’azione con questa serie di palle perse che abbiamo avuto, soprattutto nella parte finale del primo tempo. C’erano spazi e se si usciva dalla prima pressione sulla riconquista potevamo trovare spazi enormi. Marcos Antonio? Penso che tutti e quattro gli ingressi siano stati di buon livello. La squadra era in un momento di stanca e i cambi mi sembra siano riusciti a rinvigorirla un attimo, tanto da dare la sensazione che si pensava di poterla andare a vincere, anche sotto la spinta dei tifosi, che è stata importante“.