ESCLUSIVA: Vincenzo Tropiano Procuratore sportivo «Kamadà? È il colpo da sogno nel cassetto»

Vincenzo Tropiano procuratore sportivo e intermediario internazionale, L’uomo che portò Ronaldinho in Cina, Felipe Caicedo alla Lazio , procuratore di Mascherano, Adebayor, Caceres, sono alcuni dei tanti giocatori lavorati da Vincenzo grande esperto anche di calcio sudamericano.

La nostra ESCLUSIVA CUOREDILAZIO ospite della nostra trasmissione SPECIALE LAZIOMERCATO del 10 agosto scorso, si racconta e ci racconta il calciomercato, le dinamiche, i rapporti, le varie sfaccettature di un mondo perlopiù sotterraneo e che porta alla luce del sole visibile a tutti, solo una piccolissima punta di un iceberg sommerso per kilometri fino agli abissi.
Inutile dire che forse, la cosa più bella di ospitare un alto profilo calcistico come lui, non è stato vedere il dislivello di conoscenze su come si muova il calciomercato, quanto il parlare con lui come se fosse semplicemente uno di noi. Preciso, preparato, senza fronzoli o arie di superiorità, Vincenzo ha dato informazioni a noi e noi assist per potersi sentire a casa. mentre gli altri correvano dietro voci della trattativa Pellegrini saltata, noi abbiamo potuto smentire, motivare e cercare di spiegare insieme a tante persone che ci hanno seguito dall’inizio fino alla fine con entusiasmo. E parliamo di quasi quattro ore di diretta. E’ questo quello che vogliamo fare nella nostra piccola realtà. Essere onesti, elogiare dove si deve, criticare in modo costruttivo, non inventare e fare informazione. E, notando i numeri ed i commenti ricevuti, forse la diretta con Vincenzo può essere classificata fra le più belle in assoluto: ci siamo divertiti, abbiamo parlato di calcio a 360 gradi, abbiamo dato informazioni ed ascoltato il contributo di un professionista: What else?, come cita un noto spot pubblicitario.

LA FIGURA DELL’INTERMEDIARIO E DEL PROCURATORE

“E’ qualcosa di diverso rispetto ad un procuratore in quanto il procuratore gestisce gli interessi del calciatore, l’intermediario può avere un mandato o da una società per andare ad acquistare un giocatore per conto della società o da parte di un altro procuratore, in genere straniero, che ti cerca sul tuo territorio e ti dice “avrei bisogno di trovare squadra sul mercato europeo piuttosto che in Italia, piuttosto che in Spagna, per questo giocatore”, e quindi ti da il mandato un altro procuratore per trovare la squadra. Più o meno quello che successe per me per parlare di Caicedo all’epoca. Lavoriamo fondamentalmente dietro le quinte perchè il nostro obbiettivo è quello di rendere soddisfatte o le società o i giocatori o anche dei colleghi agenti di calcio con cui si istaurano dei rapporti importanti. Io per esempio lavoro in un network di agenti, in particolare con alcuni, penso ad Oscar Wellington che è l’agente di tutti i calciatori uruguayani con il quale abbiamo trattato con la Lazio per Caceres, per esempio.

LE SIRENE ARABE OGGI

“Il mercato arabo sicuramente farà una grande selezione, parlo anche nel nostro lavoro. Ci sono tantissime persone, procuratori, agenti, intermediari che non hanno nessun rapporto con l’Arabia ed è difficilissimo entrarci. Loro decidono quali giocatori prendere, dove intervenire e quando. Non pensate che il calciomercato arabo sia simile a quello degli Stati Uniti ai tempi di Chinaglia. Loro non prendono giocatori che hanno più di 32 o 33 anni. Io ho la fortuna di avere delle persone che lavorano per me fisse in Arabia dove il calciomercato chiude il 20 settembre e dove mi recherò personalmente per chiudere alcune situazioni oltre al preparare il calciomercato invernale che va pensato con largo anticipo, ma l’Arabia farà una grande selezione, anche nel nostro lavoro.”

SU CLAUDIO LOTITO, TARE  ED IL CALCIOMERCATO

“Io spesso sorrido quando vedo i tifosi della Lazio lamentarsi del presidente Lotito perchè lo conosco, ho avuto modo di relazionarmi con lui e credo che Lotito sia un lungimirante, che con i suoi tempi, porta sempre a casa squadre e nomi importanti e a tal proposito, sono convinto che la Lazio abbia fatto il colpo più importante di tutto il calciomercato che è Kamada, con Sarri allenatore e se chiude la prima scelta che è sempre stata Rovella, guardando anche le altre squadre, se fossi un tifoso della Lazio, un sogno nel cassetto me lo terrei. Kamada sposta tantissimo e vi assicuro che è stato cercato da tutte, tutte le big italiane. Isaksen è un ottimo giocatore considerando anche gli impegni Champions e le turnazioni che si dovranno fare. Ma ho parlato di Kamada perchè è un giocatore in divenire che deve confermarsi, Kamada è un giocatore fatto. Berardi o Isaksen? Se avessi perso Felipe Anderson avrei puntato a Berardi, non essendo così, avrei puntato anche io su Isaksen. La figura del DS è fondamentale. In un pentolone di DS davvero bravi, metto anche Tare. Il problema o il difetto di Tare è l’essere una persona seria e silenziosa, in un mondo dove spesso vanno avanti quelli che si sanno vendere che hanno molta più forma rispetto alla sostanza. Tare è un pratico, uno che lavorava e basta senza fare proclami, senza fare chiacchiere, senza apparire in tv un giorno si e l’altro pure. Chi sa di calcio sa che cosa ha rappresentato Tare e che cosa rappresenterà con il suo nuovo incarico nella City Group. Di errori ne ha fatti ma ne hanno fatti per migliaia di milioni anche i DS più affermati del mondo: soltanto chi fa sbaglia. De Paul? Solo una suggestione. Ma sottolineo che non si tratta di no a De Paul alla Lazio, è un no che riguarda tutte le squadre che lo hanno cercato. Wieffer? Secondo me non rientra proprio nella visione del calcio di Sarri. Giocatore molto macchinoso, alto 1.88, molto fisico, gioca proprio davanti la difesa mentre io ho la certezza che Sarri stia cercando più tecnica, un giocatore che può anche essere Ricci, da palleggio, che sa aprire, che sappia fare gioco, che può far girare bene la palla. Milinkovic? Giocatore di fisicità, non è un giocatore da fase difensiva, o meglio, la sua fase difensiva è la fisicità non alla sua applicazione in fase difensiva. Ecco perchè secondo me, con Kamada, Sarri non perda nulla. Non sottovalutiamo nemmeno la nazionalità. A volte, i serbi tendono a distrarsi e questo lo abbiamo visto con chiunque, per un giapponese perdere palla è un disonore, farà di tutto per riprendersela. Sul Taty? E’ un giocatore che ha già segnato e non solo in America, non ha ovviamente l’esperienza di Immobile ma che può sposare benissimo gli schemi di Sarri. Non è un attendista, non sta fermo ad aspettare l’occasione, sa crearsela. Cancellieri non è un centrale, deve giocare nel suo ruolo, presumibilmente al posto di Pedro.”

SUI GIORNALISTI

“Voi siete giornalisti no? E perchè sapete le cose? Perchè qualcuno ve le dice. Ma spesso vi si dice quello che fa comodo a qualcuno far uscire. Per fare un esempio, dopo le dichiarazioni su Osimhen di De Laurentiis, fossi del Napoli non dormirei sereno. Si creano spesso situazioni, trattative inesistenti per uno scopo preciso. Oppure, a volte, si dichiara che un giocatore non sia in vendita per farne lievitare il prezzo. Non mi stupirei se le parole del DS del Torino fossero vere e non me ne stupirei se fossero state dette con lo scopo diverso. Questo però fa parte del gioco del calciomercato.”

PERCENTUALI SU PELLEGRINI-ROVELLA?

“Per Pellegrini do un 99,9%, soprattutto per la volontà del ragazzo. Su Rovella c’è apertura e do un 70/75%. Non è sempre tutto legato ai soldi perchè se il giocatore si impunta e rifiuta tutte le squadre tranne una, la squadra è costretta ad agire di conseguenza e con la Juventus che ha bisogno di vendere, è chiaro che Pellegrini non lo trattiene perchè seppur lo tieni in tribuna, devi comunque pagargli lo stipendio. La volontà del giocatore in questo caso è stata più forte dei soldi, per esempio.”
(Previsione poi divenuta realtà qualche ora più tardi con la trattativa combo chiusa dalla Lazio- ndr)

E SUI PORTIERI

“Sinceramente non avrei mandato via Maximiano, anzi, mi è dispiaciuto molto per lui. Io lo seguivo da anni e vi assicuro che lo scorso anno era il miglior portiere spagnolo. Sfortunato in quell’errore nei primi minuti contro il Bologna, Provedel diventa il primo e successivamente, irremovibile. Non sono così sicuro che come secondo ci sia in pole Handanovic piuttosto che un Montipò: Handanovic ha la sua età, è vero, ma ha il nome che pesa e non credo che rimarrebbe a fare tre partite buono e tranquillo, penso che sia più probabile che lo accetti Montipò.”

LA SFIDA PER I PRIMI QUATTRO POSTI

“Io l’ho già detto, fossi un tifoso della Lazio, un piccolo sogno lo farei. Ad oggi, a fronte delle varie mosse di calciomercato, fra le prime 4 vedo il Milan fuori e la Juventus senza coppe europee, fra le squadre da battere. Ma di questo magari parleremo a mercato chiuso. Spero di non rendermi impopolare ma credo che l’Atalanta darà molto filo da torcere a tutte.”

E chi siamo noi per non accettare i consigli di un professionista come Vincenzo? Un piccolo sogno, ce lo mettiamo nel cassetto. Ma se volete sentire l’intervista integrale, cosa che vi consigliamo caldamente, potete trovarla al link seguente:

Un grazie speciale alla disponibilità ed alla professionalità di Vincenzo Tropiano, sperando di ritrovarlo ancora sui nostri canali.