Dopo l’importantissima doppietta che ha regalato al vittoria della sua Lazio a Salerno, nel giorno del suo trentatreesimo compleanno, il capitano biancoceleste Ciro Immobile è intervenuto ai microfoni ufficiali della Lazio. Ecco le sue parole:
SUI CALCI PIAZZATI – “Il mister chiede il massimo anche dalle situazioni di calcio d’angolo. Abbiamo fatto qualche gol, ma possiamo ancora crescere anche sotto questo aspetto. Adesso è cambiato il modo di attaccare sulle palle inattive rispetto al passato, Cataldi e Luis Alberto sono molto bravi a servirci in area”.
COMPLEANNO – “Ringrazio tutti per gli auguri, appena i compagni finiscono l’allenamento facciamo qualche cosa“.
PIOLA DISTA “SOLAMENTE” 83 GOL – “Se il fisico mi assiste proverò a giocare più a lungo possibile. Quelli di Piola sono numeri pazzeschi, è bello essere in questa speciale classifica insieme a lui. Continuiamo a guardare avanti. Quando arrivano i gol e le vittorie, poi, è ancora meglio”.
COMPLEANNO DI MIHAJLOVIC – “È stato bello ricordare Mihajlovic, mi fa sempre piacere ricordarlo. Le nostre famiglie erano molto legate perché molto numerose e ogni tanto ci fermavamo a parlarne. Posso semplicemente dire che è sempre bello ricordarlo“.
CIRO STA FACENDO LA STORIA – “Nel calcio, oltre alle statistiche, nel corso degli anni rimangono le emozioni. Lazio ha una stroria importante con tanti grandi giocatori che hanno fatto cose grandissime con questa maglia e adesso li ricordiamo con gioia. Spero che, una volta che avrò smesso, i tifosi si ricorderanno di me e quello che sto facendo dentro e fuori dal campo. Critiche? Qualche rumorino ma non ho mai ho ricevuto critiche dal tifoso vero della Lazio.
IL DERBY – “Vivo il derby da tanti anni, per noi è una partita importante perché lo è per i tifosi. Per noi calciatori vale comunque i tre punti, molto importanti visto la classifica. Quando si tratta di legnare lo sappiamo fare anche noi (ride, ndr)“.
NONOSTANTE L’ASSENZA DI CIRO LA LAZIO LI’ – “Siamo stati molto lucidi nelle ultime settimane, abbiamo parlato molto e ci siamo detti di non mollare dopo l’Atalanta e di non esaltarci dopo la vittoria di ieri. La classifica è molta corta, chi fa meno errori ha la meglio. Ogni partita è fondamentale. Non dobbiamo abbatterci nelle sconfitte e non esaltarci nelle vittorie”.
TANTI GIOCATORI RESTANO A LUNGO. MOTIVO DI VANTO O LIMITE? – “Il fatto di avere giocatori da tanto tempo qui è sicuramente un punto di forza e di partenza dove costruire una base forte. In un calcio come quello di oggi dove si cambia facilmente squadra, la nostra forza è proprio quella di essere una famiglia. Chi sta bene qua è difficile che vada via, se lo vuole fare è perché sente che il suo ciclo è finito e vuole provare altro senza rancore o altro. Su questo abbiamo lavorato veramente bene. Il nuovo allenatore ha portato nuove motivazioni”.