La S.S.Lazio e le sue partecipazioni alle competizioni europee.

VIII^ Parte

  1. INIZIA UNA NUOVA ERA…

Il precario equilibrio economico in cui versava la società, oltre all’impoverimento dell’organico dovuto anche al pagamento di acquisti insoluti, comporta la cessione di Stam, al Milan, Mihajlovic e Favalli , all’ Inter, la seconda non l’ho mai capita, un giocatore andato via a parametro zero che gioca ad alti livelli per altri dieci anni. Il tecnico Roberto Mancini, a seguito dello scandalo suscitato dopo la notizia dell’ingaggio multimilionario, fa anche lui le valigie e va a sedersi sulla panchina nerazzurra. Fiore e Corradi vanno in Spagna, al Valencia, per coprire degli insoluti mai pagati. Come se non bastasse, allo stesso modo del 1986, la Lazio, anche tra il 2004 ed il 2005, rischia di sparire dalla scena calcistica e con lei più di un secolo di storia. Il pallone, in casa biancoceleste, rischia veramente di diventare un antico ricordo.

Immagine di repertorio Lazio Museum

Di nomi, pronti a rilevare la società, se ne fanno tanti, a ben vedere i personaggi interessati a prendersi la Lazio, come accade di solito a Roma, sembrano tanti.

Immagine di repertorio S-port Business Management

In quel momento vivo ore di apprensione. Lo stemma con l’aquila reale, vero simbolo dell’Impero Romano, che ci ha accompagnato per più di un secolo, rischio di non vederlo più, Con esso, molto probabilmente, non avrò più la possibilità di seguire la mia più grande passione; la SS Lazio 1900.

Ad un certo punto, il titolo e la società subiscono una svalutazione tale da permettere a chiunque, escluso chi scrive, di poterla rilevare. Ma la storia della Lazio la conosciamo. Le chiacchiere sono tante, le promesse vane anche, ma a fare i fatti, alla fine sono pochi o almeno uno. Per scongiurare il rischio di insolvenza, già affacciatosi a porte e finestre della sede sociale, non lascia scampo e il fallimento è veramente cosa da poco, il club viene rilevato da  un imprenditore romano di cui si sa poco o nulla, Claudio Lotito. Uno che non ha mai fatto parlare di se e che in poco tempo diverrà un delle figure di spicco della società, dello sport e della politica.

Immagine di repertorio Corriere dello Sport

Il nuovo presidente della SS Lazio 1900, senza perdere tempo, si mette immediatamente a lavoro. Per risolvere la grana con il fisco, che vantava ingenti importi, richiede ed ottiene una rateizzazione ventennale per il pagamento del debito. Ma badate bene, il debito non è soltanto con il Fisco. A richiedere di essere soddisfatti sono anche le altre branche dei creditori. Una società, per andare avanti, ha bisogno di tante spese. Il resto è storia che conoscete tutti.

Le ristrettezze economiche adottate per salvare la società, oramai sprofondata in un baratro, nonostante siano inevitabili ed indispensabili, scontenteranno molti. Una decisione impopolare che creerà all’imprenditore delle inimicizie.
La premessa, anche se susciterà malcontento nei confronti di qualcuno, era veramente indispensabile. Per quanto concerne il calcio giocato, infatti, non si può parlare dell’Europa o del calcio giocato, se prima non si illustra la situazione tecnica in generale.
Le ristrettezze economiche adottate per salvare la società, oramai sprofondata in un baratro, nonostante siano inevitabili ed indispensabili, scontenteranno molti. Una decisione impopolare che creerà all’imprenditore delle inimicizie.
La premessa, anche se susciterà malcontento nei confronti di qualcuno, era veramente indispensabile. Per quanto concerne il calcio giocato, infatti, non si può parlare dell’Europa o del calcio giocato, se prima non si illustra la situazione tecnica in generale.

La Lazio, dovendo ripartire, affida la panchina a Domenico Caso. La rosa, invece, vede il ritorno di Paolo Di Canio. Siviglia, Dabo, i gemelli Filippini e Tommaso Rocchi, sono alcuni dei volti di questa rinascita. Assieme agli altri già presenti in rosa.

Il campionato è in salita. Il povero Mimmo Caso, una gran brava persona, ed anche un uomo di calcio, non riesce a tenere alta la squadra e allora viene esonerato. Una storia bruttissima del calcio. Se penso che all’inizio la scelta di “Mimmo” era stata accettata dallo spogliatoio all’unanimità.

Immagine di repertorio da Wikipedia

A metà stagione, con la squadra già in gravi condizioni, Lotito ingaggia Giuseppe Papadopulo, un sergente di ferro, uno che si trova spesso a gestire queste situazioni.

Immagine di repertorio da Rai.it
A dire il vero la scelta non sarebbe questa. Lotito vorrebbe optare per Luigi Maifredi, dato già per fatto, ma, su consiglio di Adriano Galliani, opta per l’allenatore toscano.
A conti fatti meglio così. Non me ne voglia il tecnico logratese. Un allenatore che, da ragazzo, ho ammirato nelle sue innovative idee calcistiche a Bologna e a cui non ho mai fatto ricadere la totalità delle responsabilità per il fallimento juventino. A volte un tecico si trova a gestire squadre altisonanti in periodi bui e gli insuccessi vengono addossati tutti a lui. La situazione che regna in casa Lazio è di quelle roventi e serve un allenatore alla Papadopulo, per intenderci, uno che ha la nomea del duro e l’abitudine di lottare nei bassifondi delle classifiche. Anche se lo stesso Papadopulo, nel corso del campionato, ci darà modo di valutare anche le sue eccellenti doti tecniche. La Roma ce lo può raccomtare…
Immagine di repertorio da La Repubblica

Ma vediamo cosa accade in Europa. Ci giochiamo la Coppa UEFA 2004/2005

Dopo i preliminari contro il Metalurg Donetsk superato per 3-0 in entrambe le gare, si passa alla fase a gironi.

La sorte ci dice che giocheremo il girone E, con Middlesbrough, Villareal, Partizan di Belgrado ed Egaleo. Arriviamo quarti e torniamo a casa. Per passare al turno successivo sarebbe bastato anche il terzo posto.

Personalmente penso “Pazienza…le priorità sono veramente altre…”

Immagini di repertorio da Wikipedia

Coppa Intertoto 2005

La sedicesima posizione in classifica, della stagione precedente, anche grazie ad altre circostanze, oltre alla salvezza, ci permette di andarci a giocare la carta Intertoto.

Nel mese di luglio superiamo il Tampere, formazione finlandese, per 3-0 e 1-1.

Tra luglio ed agosto ci tocca lo scontro tra nobili decadute Lazio-Olimpique Marsiglia.

La competizione serve per poter accedere alla prossima Coppa Uefa. Dopo un confortante pareggio, in casa per 1-1, i francesi ci rifilano 3 goal al ritorno e passano il turno.

Le marcature vengono siglate tutte nei secondi 45 minuti: al 60’ Niang, al 62’ Mendoza e al 65’ Ribery.

Immagine di repertorio Storie di Calcio Altervista
Immagine di repertorio Sport Mediaset

Quel giorno, come capita spesso, ero furi del bacino d’utenza laziale e feci molta fatica per trovare una TV che mi permettesse di poter guardare la gara. Seguire la Lazio, al di fuori della sua area di competenza, non è mai stato facile.

Immagine di repertorio Roma Repubblica
Immagine di repertorio Nuovo Digitale Terrestre

Non stavamo proprio così…ma poco ci mancava.

Champions League 2007/2008

Immagine di repertorio UEFA.com

Il campionato 2006/2007, uno dei più burrascosi del nuovo secolo, si chiude con la Lazio al terzo posto, dopo le note vicende di penalizzazioni e recupero punti, e con la qualificazione alla prossima edizione della Champions League.

Immagine di repertorio da Wikipedia

Era dalla stagione 2002/2003 che la Lazio non si piazzava tra le prime quattro in serie A.

La Lazio, a due anni dall’’arrivo del presidente Lotito è in stato di ricostruzione e questa Champions non era proprio prevista. Alcuni lo capiscono. Molti fanno finta di nulla, altri pretendono e fanno i furbetti.

Da tifoso sono felicissimo. Se uso la ragione, perchè ogni tanto riesce anche a me di farlo, mi rendo conto che la situazione è di cararttere straordinario. Spero di arrivare in fondo, questo è indubbio, ma non mi illudo e non pretendo più di tanto.

Partiamo dal terzo turno preliminare che superiamo nel doppio confronto con i romeni della Dinamo Bucarest, con i risultati di 1-1- e 3-1.

Si va alla fase finale e l’urna ci sistema nel gruppo C contro Real Madrid, Olympiakos e Werder Brema.

Per i tifosi il girone è considerato facile. Ricordo lo stesso Tommaso Rocchi lamentarsi perché i tifosi consideravano semplice giocare con squadre come il Werder Brema.

Immagine di repertorio da Calcio Mercato.com

Effettivamente la squadra, pur non essendo attrezzata per la competizione, se non avesse pagato lo scotto del noviziato, avrebbe potuto fare qualche partita in più.

Ricordo la gara, giocata a Roma, contro i greci del Pireo, dove andammo in vantaggio con Pandev al 30. Dopo il vantaggio, invece di amministrare, ci siamo esposti al loro contropiede. Più esperti di noi hanno pareggiato e poi sono andati in vantaggio.

Usciamo dalla coppa alla prima fase come fanalino di coda del gruppo.  

Ci resta comunque la bella gara di Roma pareggiata all’Olimpico contro i Galacticos del Real Madrid, dove ad un super Van Nistelrooy, autore di due goal, risponde la doppietta del macedone Goran Pandev.

Coppa Uefa 2009/2010

Il 13 maggio del 2009 , allo Stadio Olimpico di Roma, all’epoca teatro delle finali del torneo nazionale, la squadra si aggiudica la finale di Coppa Italia battendo la Sampdoria per 7-6 dopo una serie di calci di rigore quando i tempi regolamentari e supplementari si erano conclusi sull’1-1.

Questa impresa, come da regolamento, permette alla Lazio di andarsi a giocare la 39 edizione della Coppa UEFA.

Da questa edizione la UEFA ha mutato il nome del torneo pertanto la Lazio parteciperà al 1 torneo denominato Europa League.

Immagine di repertorio da UEFA.com

L’allenatore che aveva guidato la squadra alla vittoria della Coppa Italia, Delio Rossi, decide di non proseguire l’avventura in biancoceleste.

Il presidente Lotito, spinto anche dalle belle prestazioni fatte alla guida del Palermo, ingaggia l’allenatore Davide Ballardini. Ricordo la conferenza stampa di presentazione.

La squadra di Ballardini si presenta per la nuova stagione con la possibilità di andarsi a giocare la finale di Supercoppa Italiana, a Pechino, in Cina, contro l’Inter del triplete, allenata da Mourinho, in una calda giornata d’agosto.

Immagine di repertorio da Wikipedia. Stadio Nazionale di Pechino; dalla forma denominato “Nido d’Uccello)

Ricordo molto bene quella giornata, ero fuori regione e feci fatica a trovare un locale che trasmettesse la gara. Alla fine l’ho trovato e, sul litorale abruzzese, in mezzo ad un mare di interisti, provenienti da ogni parte d’Italia, inizia la partita.

Al 63 e al 66, prima con Matuzalem e poi con Rocchi, la Lazio realizza i due goal che gli consegnano il trofeo, l’unico in quella stagione non preso dall’Inter, rendendo vana quella di Eto’o al 78.

Immagine di repertorio L’Eco di Bergamo

Alla fine della gara ero felicissimo. Voi direte che mi accontento con poco? Non credo sia poco vincere un trofeo battendo l’Inter quando tifi per una squadra che ha poco meno di 600000 tifosi.

Quella era l’Inter del c.d. Triplete. Una corazzata imbattibile e la mia Lazio, già data per spacciata, povera e rammendata, va a vincere e pre giunta, si porta via anche il suo secondo trofeo consecutivo.

Altro bel ricordo fu la cordialità che si instaurò nella sala dove, pur essendo l’unico laziale, venni rispettato al pari di chi era in maggioranza. Il calcio, se lo si ama, può anche unire.

La stagione sembra iniziare nel migliore dei modi ma non andrà così. D’altronde stiamo, pur sempre, parlando della SS Lazio 1900.

Immagine di repertorio SS Lazio 1900

Ballardini viene esonerato dopo una sconfitta contro il Catania ed al suo posto arriva il vecchio ed esperto Edoardo Reja.

Immagine di repertorio Gazzedtta dello Sport

Ballardini, qualche tempo dopo, spiegò che per lui era finita già dopo qualche gara. Aveva espresso l’intenzione di andarsene. L’agonia durò fino a quel drammatico giorno della sconfitta con gli etnei.

Immagine di repertorio La Repubblica

La Lazio di Ballardini, ripetendo il buon inizio, nel mese di agosto, ai play-off supera gli svedesi dell’Elfsborg grazie alla gara vinta per 3-0 (il risultato dell’altra gara era terminato con una sconfitta 1-0).

Immagine di repertorio Itasport Press

Nella fase a gironi, in un’Europa League dove partecipa tra le altre anche il Genoa, capitiamo nel girone G con Salisburgo e Villareal, che passano il turno, e Levsky Sofia. I bulgari ci salvano dal piazzamento all’ultimo posto. Finita anche quest’anno.

Coppa Uefa 2011/2012

Dopo un anno di purgatorio, si torna in Europa. L’accesso è sempre dall’ Europa League.

In panchina c’è ancora Reja con Lopez secondo del friulano. Bellissimo vederlo spiegare ai calciatori gli schemi da adottare durante la fase difensiva. E’ l’anno dell’arrivo di Klose, un fuoriclasse che, da svincolato, sceglie di terminare la carriera con noi.

Immagine di repertorio Il Sole 24 Ore

Avrei voluto inserire la foto che feci con Klose ad Auronzo di Cadore, quando non era ancora tanto amato, però non amo le luci della ribalta e allora mi accontento di una ufficiale con tanto di esultanza dopo un goal pesantissimo…

Ricordo il suo arrivo ad Auronzo di Cadore tra lo scetticismo di molti. L’ennesima politica anti-Lazio, montata ad arte dagli stessi laziali, lo riteneva un uomo della società. Il laziale, inizialmente, non lo vuole perché brama l’arrivo del francese Cissè. Li prenderemo entrambi, però il secondo non avrà molta fortuna in biancoceleste, mentre il tedesco, fin da subito, diventerà una pedina fondamentale della nostra rosa. Come spesso accade, il tifoso dimenticherà, presto, Cissè e scorderà, anche, l’indifferenza verso Miroslav di Klose. Con la Germania, quando ancora era in maglia biancoceleste, Klose vincerà un mondiale e batterà il record di reti segnate nella fase finale dei mondiali.

Immagine di repertorio Auronzo Misurina

In Europa League, nel preliminare, ce la vediamo con i macedoni del Robotnickì, che a Roma battiamo per 6-0 ed in terra macedone, per 1-3.

Nella gara di Roma ero presente allo stadio. Fu una bellissima serata ricca di goal, in cui Cissè che segnò una doppietta. Il resto lo fecero Hernanes, Mauri, Rocchi e Klose.

Immagine di repertorio Stadi on Line
Era una gara estiva. Così libero da impegni acquistai il mio biglietto, di Tribuna Tevere, e andai a vedere la Lazio allo stadio Olimpico. Ogni tanto riesco a tornare. Anche se amo di più le trasferte.

L’urna ci mette davanti al girone D, assieme a Sporting Lisbona, Vaslui e Zurigo. Arriviamo secondi, dietro ai portoghesi, e passiamo alla fase successiva.

La, fase ad eliminazione diretta ci mette di fronte all’Atletico Madrid. Nelle due gare perdiamo 1-3 a Roma e 1-0 al Vicente Calderon di Madrid.

Si torna a casa e ci si riprova la stagione successiva.

Europa League 2012/2013

Nella stagione precedente, quella del campionato 2011/2012, la Lazio si piazza al quarto posto in classifica. Ironia della sorte, vanno in Champions soltanto le prime tre. Quello dell’anno precedente è uno dei campionati in cui la Lazio si gioca, sul filo di lana, l’accesso alla massima competizione europea, per club, con la compagine friulana. Il quarto posto, a due lunghezze dall’Udinese, ci porta a disputare una nuova edizione dell’Europa League.

In quel periodo ci siamo giocati l’ingresso in Champions con i friulani. Senza perdere troppo tempo, vorrei ricordare il 7-0 al Palermo dell’anno precedente. In quella stagione Lazio e Udinese si classificarono al 4° posto, ppaiate, entrambe a 66 punti. Quella volta contò la differenza reti. La stagione successiva ai friulani bastarono 2 punti in più. Rammento gare infuocate, specialmente al Friuli di Udine. una volta un loro dirigente, nl corso della gara, colpì il nostro addetto stampa sul volto. L’intervento di Igli Tare, allora DS della SS Lazio, fu sufficiente a calmare le acque.

Immagine di repertorio Goal.com
Immagine di repertorio Gazzetta dello Sport

Immagini che non vorrei rivedere, che nulla hanno a che fare col calcio, e che lasciano forti dubbi.

Andato via Reja, la Lazio viene affidata nelle mani del tecnico svizzero Vladimar Petkovic. Il neo tecnico deve guidare la squadra nel torneo europeo partendo dal play off contro la slovena che riusciamo a battere sia in casa che fuori.

Il sorteggio ci fa capitare nel gruppo J assieme a Tottenham, Panathinaikos e Maribor.

Immagine di repertorio Gazzetta dello Sport

Il gruppo anche se impegnativo risulta alla nostra portata e lo superiamo da primi della classe, con 12 punti su 18 totali, frutto di 3 vittorie e tre pareggi, senza mai subire sconfitte.

Ai sedicesimi di finale superiamo gli esperti tedeschi del Borussia M’gladbache voliamo verso gli ottavi. L’annata sembra magica e poi vedremo anche il perchè.

Agli ottavi di finale battiamo lo Stoccarda, altra formazione tedesca, per 0-2 in Germania e 3-1 a Roma. Queste due vittorie ci spalancano le porte dei 4 di finale.

L’avversaria non sarebbe neanche di quelle complicate, d’altronde abbiamo già fatto risultato con squadre più blasonate.

Ma il calcio, come sappiamo, presenta sempre delle insidie.

Con tutto l’entusiasmo di questo mondo, e anche di più, ci andiamo a giocare i quarti contro i turchi del Fenerbaçhe.

In una settimana, tra il 4 e l’11 aprile del 2013, salutiamo, per l’ennesima volta, l’Europa perdendo ad Istanbul e pareggiando a Roma.

Le squadre turche, pur non avendo grande tecnica, adottano un gioco duro e sanno gestire bene il risultato. Di questo ce ne accorgeremo anche in seguito. L’esclusione dalla coppa, ai 4 di finale, non lascia grosse preoccupazioni poiché il 26 maggio 2013, data di cui quest’anno ricorre il decennale, in una finale tutta romana, battiamo la Roma, con un goal di Lulic, e ci portiamo a casa la Coppa Italia, l’ennesima.

Immagine di repertorio da Facebook
Immagine di repertorio Wikipedia
Immagine di repertorio Roma Today
Immagine di repertorio Roma News 24

Fine VIII^ Parte

Continua…