Marchegiani, il probabile motivo dell’astio verso la S.S. Lazio

Ai tempi della crisi finanziaria che attanagliò la Lazio, tutti i giocatori, al fine di evitare il fallimento della Società Sportiva Lazio,  fecero un accordo con Elisabetta Cragnotti, all’epoca amministratore delegato della S.S.Lazio, d rinunciare al premio per lo scudetto, ma di ricevere la stessa somma di 600 milioni di lire  prevista per il premio, non dalla Lazio ma dal Gruppo Cirio, con l’impegno di considerare quella somma quale pagamento da parte della finanziaria del Gruppo (Centro Finanziaria spa)  delle azioni Lazio che i giocatori avevano avuto in regalo in precedenza dal presidente Sergio Cragnotti. Di conseguenza i giocatori avrebbero dovuto consegnare tali azioni in loro possesso e tenersi l’importo di 600 milioni di lire che in quel modo era stato indirettamente da loro riscosso a pagamento del premio.

Marchegiani, però, si sarebbe rifiutato di consegnare le azioni, che avrebbe trattenuto insieme ai 600 milioni di lire, accampando che quell’importo non era il pagamento delle azioni che dovevano essere consegnate alla finanziaria, ma era il pagamento del premio scudetto.

Peccato per lui che, per evitare il fallimento della Lazio, lui stesso aveva formalmente rinunciato, come avevano fatto tutti gli altri giocatori e perfino Mancini come allenatore, al premio e che tale formale rinuncia era stata regolarmente depositata in lega.

Ovviamente tutti gli altri giocatori al ricevimento di quegli importi hanno correttamente consegnato le azioni alla Centro Finanziaria spa, considerando l’importo ricevuto dalla stessa come corrispettivo del trasferimento delle azioni..

Il gruppo Cirio l’ha chiamato in giudizio ed in primo grado l’ex portiere è stato condannato a restituire al gruppo Cirio €309.000 più gli interessi  e, poiché quell’importo risulta formalmente a lui versato senza alcun titolo, probabilmente sarà condannato anche nell’appello che il suo legale ha recentemente proposto.

C’è da aggiungere che il figlio di Luca Marchegiani, Gabriele, anche lui portiere, fu da lui offerto alla Lazio che lo rifiutò. L’A.S. Roma però decise di tesserare Gabriele, probabilmente con lo scopo di “farsi amico” un telecronista/commentatore/opinionista di SKY, per poi pagarlo regolarmente (dopo averlo fatto esordire sia nelle giovanili della A.S. Roma e successivamente nell’Under 19 della stessa squadra) e cederlo in prestito gratuito a varie squadrette in cui non sembra che Gabriele abbia avuto gran successo.

Potrebbe essere questa, la motivazione per cui Luca Marchegiani ogni qual volta si trovi a commentare un match della Lazio, viene regolarmente contestato dai tifosi biancocelesti per le sue telecronache faziose oltre che denigratorie sia del gioco che dei calciatori biancocelesti.

Ci si domanda, perché Sky concede ad un ex calciatore, ora telecronista/opinionista, che deve restituire (almeno sino al processo di appello) euro 309.000 più interessi di commentare le partite della S.S. Lazio?

Sembra logico che Luca Marchegiani non veda di buon grado la squadra che lo ha portato sul tetto d’Europa oltre che a fargli vincere 1 Campionato, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa Europea, 2 Coppa Italia e 2 Supercoppa Italiana. Prima e dopo di ciò ha vinto solo 1 Coppa Italia e 1 Mitropa  Cup col Torino.