Scudetto 1915, Gravina e quella Commissione che non decide…

Torna alla ribalta della cronaca, e fa rumore, l’annosa questione dello scudetto 1915 (e non solo), e a riaccendere il focus sulla vicenda è un articolo di Carlo F. Chiesa sul Guerin Sportivo, storico periodico diretto da Ivan Zazzaroni.

La Commissione insediata da Gravina il 30 gennaio 2019 non ha ancora emesso un verdetto. Più di tre anni sono passati e si attendono ancora gli esiti di una vicenda che ha tutte le caratteristiche di un giallo poliziesco. Ora, senza entrare troppo nel merito, a questo ci pensa il propugnatore dello scudetto 1915 in ex aequo a Lazio e Genoa, l’avv. Gian Luca Mignogna, pare davvero incredibile che la Federcalcio lasci impregiudicata una lacuna che attende da troppi anni di essere colmata.

Da tifosi laziali siamo indignati di questo silenzio pluriennale (tre anni sono un’eternità per definire una questione davvero chiara come dimostrato dai documenti prodotti) e soprattutto dei personalismi dei dirigenti sportivi (?) e delle ipotetiche ingerenze politiche affinché si resti nella paralisi ed in un nulla di fatto davvero contrario ai valori dello sport e della giustizia. A chi giova tutto questo? Non certo alla Storia del calcio italiano né tanto meno alla platea degli sportivi che attendono fiduciosi da anni la validazione di un albo d’oro al momento claudicante.

Per entrare meglio nei dettagli di una vicenda che ormai fa parte di quel filone dei misteri del calcio italiano a cui siamo purtroppo abituati, alla faccia delle minime regole della trasparenza e dell’equità giuridica e sportiva crediamo di fare cosa gradita riportare le parole dell’avv. Gian Luca Mignogna e rese sulla questione improvvisamente riapertasi dall’articolo del Guerin Sportivo.

Foto di copertina Guerin Sportivo

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