TOMMY PAUL: Americano LAZIALE Fracico

La straordinaria avventura di Tommy Paul agli Internazionali di Roma 2024 si è fermata a un passo dalla finale ma ne è valsa comunque la pena. Ha iniziato in sordina Tommy, perché non è nemmeno nei primi 10 della classifica mondiale però a tennis ci sa giocare e anche molto bene e in un torneo imprevedibile in cui hanno dato forfait ancora prima di cominciare il favorito Sinner, il predestinato Alcaraz e l’idolo di casa Berrettini, e dove sono stati eliminati uno dopo l’altro il redivivo Nadal, l’intramontabile Djokovic, il monello terribile Rune, il ritrovato Tsitsipas e l’ineffabile Medvedev, tutto poteva succedere.

E sarebbe stata davvero una grandissima sorpresa se a vincere quest’anno fosse stato proprio questo ragazzo gentile e sorridente che tifa Lazio e non ne fa mistero, anzi, lo dice a tutto il mondo tra l’incredulità dei giornalisti italiani non abituati a sentire che esiste anche la Lazio.

Tommy è sempre entrato in campo con il suo scudetto della Lazio ben attaccato al borsone delle racchette, scudetto che si è meritato un paio di primissimi piani nella serata della semifinale.

Domenica scorsa, Tommy è andato a vedere Lazio-Empoli allo stadio Olimpico, dove gli è stata regalata la maglia celebrativa dei 50 anni dalla conquista del nostro primo scudetto. Poi, dopo aver battuto – contro tutti i pronostici – il russo Medvedev ha firmato una bandiera della Lazio a un gruppetto di tifosi che lo hanno invitato in Curva Nord, facendosi chiedere sul profilo Instagram ufficiale degli Internazionali d’Italia “How do you say in English Laziale fracico, Tommy Paul?”. E ancora, dopo la splendida vittoria ai quarti contro Hurcacz, ha lasciato tutti sgomenti scrivendo un bel FORZA LAZIO sulla telecamera, facendo impazzire – per motivi diversi – i commentatori sportivi italiani (c’è chi ha parlato di “inspiegabile” passione dei tennisti americani per la Lazio) e i tifosi laziali.

Ma chi è Tommy Paul e perché tifa la nostra squadra?

Tommy è americano del New Jersey ma è cresciuto in North Carolina, oggi vive in Florida, a Boca Raton, dove da quando aveva 13 anni si allena con Reilly Opelka e Taylor Fritz, i suoi amici del cuore. Ha iniziato a giocare a tennis quando aveva 7 anni grazie a sua madre, Jill MacMIllan, tennista anche lei e sua prima allenatrice. A trasmettergli la passione per la squadra biancoceleste e per Immobail (cosi lo pronuncia) è stato proprio Reilly Opelka, uno che la Lazio (e l’avversione per i rivali di sempre) ce l’ha nell’anima, tanto da mettere sui suoi profili social continui sfottò (il più famoso dei quali rimane Romanista pineapple on the pizza) e che dice che Roma è il suo posto preferito al mondo (come dargli torto) e che qui, appunto, c’è solo una squadra.

Ieri, venerdi 17 maggio, era il compleanno di Tommy, ha compiuto 27 anni e la finale a Roma sarebbe stata davvero uno splendido regalo. Chissà, magari Paul sarebbe sceso in campo con la maglia della Lazio … ah no, non poteva per via degli sponsor. Ma magari l’avrebbe messa in borsa e l’avrebbe sventolata durante la premiazione. Certo, poi chi glielo avrebbe spiegato ai giornalisti sportivi di tutto il mondo che quella era proprio la maglietta della Lazio e non del Manchester City????

Ma Tommy Paul in questo è proprio laziale: si è fermato sul più bello ma ha portato alto il nome della Lazio mostrandolo fiero nel tempio del tennis e spingendo tutti a chiedersi ma perché Tommy Paul tifa Lazio?