Arbitro Giacomelli: questa volta il rosso è per te!

Sembrerebbe proprio giunta al termine la carriera dell’arbitro Piero Giacomelli da Trieste. L’arbitro Giacomelli, più volte al centro di polemiche per i suoi arbitraggi a dir poco fantasiosi, è stato nuovamente condannato. Dopo esser stato al centro di un’indagine per irregolarità sui rimborsi spese, che lo ha condotto ad una sospensione di un mese e mezzo, è caduto nella recidiva.

Nel mese di luglio 2021, dopo la squalifica degli arbitri La Penna e Pasqua, rispettivamente a 20 e 12 mesi, l’arbitro Giacomelli, assieme al collega Massa, furono al centro di un’indagine dell’AIA. Giacomelli, si salvò da una condanna molto severa per irregolarità nei rimborsi spese, in quanto addusse la scusante di un contachilometri mal funzionante.

Questa volta, però, la puerile giustificazione del contachilometri non è stata d’aiuto. Il viaggio, per il quale l’arbitro Giacomelli ha chiesto il rimborso, avvenne sulla macchina di un collega. Alcuni giorni fa la dura sentenza: 14 mesi di sospensione! Carriera praticamente conclusa in quanto con oltre 12 mesi di sospensione si viene automaticamente dismessi da arbitro di una commissione nazionale o regionale.

Ora il dubbio nasce in automatico: se un arbitro commette irregolarità nei rimborsi spese, tra l’altro recidivo, per trarne un beneficio economico, per quale motivo non dovrebbe prendere soldi o favori da società calcistiche?

Sappiamo benissimo che il fischietto triestino sarebbe intollerante alle regole. Dopo il vergognoso arbitraggio di Lazio-Torino, il procuratore federale decise di aprire un’inchiesta in quanto l’arbitro era solito usare i social media con lo pseudonimo di “Jack O’Melly”. Cosa fortemente vietata ad arbitri ed assistenti di gara.

Fortunatamente la CAN ha preso la giusta decisione, un cartellino rosso per un arbitro sulla cui moralità ci sarebbe da discutere.

Caro Jack O’Melly…ADDIO!!!