Ciro non ti curar di loro, ma torna e segna. i Laziali sono con te

A cura di Rodolfo Casentini

Ciro Immobile sta vivendo un momento estremamente difficile più dal punto psicologico che dal punto di vista fisico. La sua prestazione fisica in campo è sempre molto attiva, corre, contrasta gli avversari, li rincorre, ci mette garra e grinta che viene molto apprezzata dai compagni e dai tifosi. Quello che manca a Ciro è soltanto il gol, quel gol su azione, quel gol che lo liberi da questo brutto anatema che lo tiene in ostaggio e che lo rende nervoso sotto il profilo mentale. Però Ciro è sempre Ciro e nessuno ha il diritto di metterlo sotto accusa per una partenza balbettante come non gli era mai capitato probabilmente in carriera.
“Ma come, ora perchè ha fatto la storia, noi tifosi non possiamo avere il diritto di criticare un giocatore se gioca male?”, Questa è sicuramente la prima obiezione che mi arriva all’orecchio non appena la maggior parte dei tifosi inizia a leggere questo articolo. Ovvio che si possa criticare la prestazione o le prestazioni di un giocatore, ci mancherebbe altro, però bisogna anche criticare con logica, con raziocinio, con quella sensibilità che a certi giocatori che hanno dato tanto alla Lazio e che continuano a dare alla Lazio, va riconosciuta.
Non mettersi a fare l’inquisitore condannando al rogo chi ora sta in difficoltà e che per 7 anni ha tirato l’andatura, ha dato tutto quando la Lazio era all’interno di una vera e propria tempesta galattica dopo le dimissioni di Bielsa e con un’ambiente laziale che era letteralmente esploso negativamente. I suoi gol, il suo essere leader in campo, il suo spirito di abnegazione verso la Lazio in ogni momento della giornata e della partita, ha permesso al club di crescere e di vincere trofei, di fregiarsi di avere tra le sue fila una scarpa d’oro, di avere il cannoniere più prolifico di tutta la storia della Lazio.
Il tifoso deve avere come requisito principale, quello di valutare nel complesso ciò che una persona sta dando o ha dato alla Lazio. Non c’è distinzione dei ruoli , può essere un presidente, un allenatore, un DS, un giocatore, un massaggiatore, un cuoco, un magazziniere, insomma tutti, nessuno escluso. Tutti hanno diritto di essere valutati per quello che nel tempo sono riusciti a dare, e se hanno dato tanto, hanno anche acquisito il diritto di avere dei bonus di credibilità che devono essere riconosciuti dalla tifoseria senza se e senza ma.
Invece ormai il tifoso, è sempre più propenso all’accannamento precoce di qualsiasi figura senza mai rendersi conto di come tale figura si sia spesa per la causa laziale e per rendere le sue giornate da tifoso, molto più positive che negative. Ciro è un giocatore che quando la Lazio stava cercando di ritagliarsi uno spazio verso l’alto del campionato italiano, con i suoi 198 gol, ha dato una spinta decisiva affinché questa scalata verso l’alto , diventasse concreta fino ad arrivare al suo apice (per il momento) del secondo posto della scorsa stagione anche giocando con una gamba di meno. Si con una gamba di meno perché Ciro non si è mai risparmiato, non si è mai chiamato fuori anzi…ci metteva ancora più tigna quando non era al meglio perché sapeva che la Lazio poteva contare solo su di lui.
Voi direte “ Eh ma la società poteva da prima acquistare un suo vice in modo da non spremerlo così tanto”
Tutto vero quello che dite, ma non è stata mica colpa sua se la società non gli ha preso un vice, e lui non si è mai posto il problema di giocare sempre anche malandato, quindi non accolliamo a lui la colpa di essere adesso meno brillante, perchè tale brillantezza l’ha spesa quando poteva tranquillamente conservarsela per far si che oggi avesse più energie soprattutto mentali da mettere sul campo. Ciro ci ha letteralmente salvato le chiappe e voi ora lo state ripagando con gli epiteti, con le maldicenze, con critiche feroci oltre il buon senso, come se fosse un peso insostenibile per questa Lazio.
Se oggi siamo in Champions, lo dobbiamo principalmente a lui!!
Se tre anni fà siamo ritornati in Champions dopo 13 anni, lo dobbiamo principalmente a lui !!
Se la Lazio ora è la quarta squadra con più titoli in bacheca nella storia del calcio italiano, lo dobbiamo principalmente a lui!!
Perchè senza i suoi 198 gol, probabilmente, anzi sicuramente, tutti quei trofei non si sarebbero vinti e la Lazio non avrebbe giocato nemmeno le due Champions.
Per la Lazio Ciro Immobile ha subito la gogna pubblica della Gazzetta dello Sport che in tempi di covid lo accusò di “GIOCARE POSITIVO FALSIFICANDO I TAMPONI”!!
Ciro Immobile per rappresentare la Lazio ha subito la gogna pubblica di una intera nazione che in nazionale lo sbertucciava classificandolo una “PIPPA”, lui, Ciro Immobile, colui che ha fatto 36 gol in campionato e vinto una scarpa d’oro !! Roba che se fosse successo a qualsiasi altro calciatore, sarebbe stato idolatrato in eterno con statue, dvd, speciali tv, e quant’altro. Ciro no, Ciro è stato sbertucciato, Ciro è stato denigrato, Ciro è stato sminuito, Ciro è stato fatto passare per un giocatore che ha vinto quel trofeo senza nemmeno saperlo, e lo sapete perché tutto questo? PERCHE’ CIRO GIOCA NELLA LAZIO !!
La Lazio che piaccia o meno ai tifosi, è una squadra che mai nella sua storia è stata ben accetta al sistema calcio, ed è sempre stata osteggiata anche in maniera piuttosto vigorosa alcune volte. Ciro Immobile questo non ve lo ha mai rinfacciato, non lo ha mai messo davanti come scusa o come alibi, Ciro è sempre stato a petto in fuori orgoglioso di essere della Lazio, di esserne il goleador, di essere il capitano. E VOI ADESSO IN UN BATTER DI CIGLIO, LO VOLETE METTERE DENTRO UN SACCO E BUTTARLO NELL’INDIFFERENZIATA?
I veri colpevoli di tutto questo siete voi tifosi, ovvio parlo di quei tifosi che da subito hanno dimenticato tutto il percorso di Ciro Immobile, tutto ciò che ha fatto, tutte le emozioni che grazie anche a lui, siamo riusciti a vivere. Tali tifosi, come giustamente dice lo stesso Ciro, difficilmente possono etichettarsi come VERI TIFOSI DELLA LAZIO, perché ripeto, criticare ci sta, ma ognuno di noi se semina bene per anni e permette a tutti di mangiare bene, ha diritto a dei bonus quando le cose vanno male, e non all’ingratitudine precoce come se tutto quello fatto prima non fosse mai accaduto. Ciro si è sentito ferito in questo, ha visto in alcuni, non molti per fortuna, un brutto modo di toglierlo di mezzo. Ovvio che ora lui si senta colpito pensando tra se…“ Ma come, finché eravamo una squadra che doveva decollare tutti ad aspettare Ciro, ed ora che siamo in Champions, Ciro non serve più anzi, meglio che vada via così ci toglie un pensiero?”
Ecco il pensiero di Ciro, un pensiero che avrei anch’io, e che avrebbero probabilmente tutte quelle persone che sanno di aver dato tanto oltre ad aver ricevuto tanto ovvio. Ricordiamo ai più corti di memoria, che Ciro venne alla Lazio dimezzandosi lo stipendio per rimettersi in gioco. Al Siviglia guadagnava già 3 milioni l’anno, da noi venne a 1,5 milioni convinto che quella cifra da li a poco se la sarebbe riguadagnata con le prestazioni, e così ha fatto segnando gol su gol. Ricordiamo che quando venne ci furono belle barzellette su di lui e sul suo cognome. Ricordiamo che si rimise in discussione in una società in quel momento in grandi difficoltà ambientali con un allenatore che aveva sulle spalle appena 7 partite di serie A.
Lui che a Dortmund ha avuto Klopp e a Siviglia Emery, non allenatori qualunque. Eppure per rilanciarsi ha scelto la Lazio è un’allenatore allora sconosciuto. Oggi Ciro vive un momentaccio, e invece di sostenerlo incondizionatamente come ha fatto la Curva Nord e altri settori, ecco che sui social è partita la caccia a Immobile fuori dal progetto, la caccia al giocatore mercenario irriconoscente, al giocatore che non appena ha visto i soldi, ha subito dimenticato la Lazio e ora gioca male proprio per questo.
Di cavolate scritte di questo lignaggio se ne sono lette a iosa, e le ha lette anche Ciro che essendo un social, ovviamente ha ricevuto direttamente nei suoi account attivi, le tipologie di frasi che ho appena descritto. E secondo voi come doveva reagire Ciro, mettendo i tappeti rossi, la banda che suona e regalando scatole di cioccolatini a chi gli scriveva questo oppure doveva sentirsi tradito da chi solo poche mesi prima lo gridava allo stadio?
Voi che reazione avreste avuto nei suoi panni?
E non mettete in mezzo i soldi guadagnati perchè in questo caso non centrano nulla. Chi ha strutturato la propria vita in una città, ci ha fatto nascere tutti i suoi figli, ce li ha cresciuti, non ragiona sul fatto che siccome guadagna tanti soldi, bisogna saper mandar giù tutto. Non funziona così la mente umana.

CIRO MERITA RISPETTO!!!
Ciro merita di potersi riprendere in serenità senza sentire sulla sua testa la mannaia decapitatrice di una parte della tifoseria che probabilmente per basso quoziente intellettivo, si è subito scagliata contro chi gli aveva cambiato il pannolino fino a pochi mesi prima e che li aveva consolati con un fazzoletto quando le lacrime (di coccodrillo a questo punto) sgorgavano a fiumi sulle loro guance.
Noi laziali dobbiamo fare qualcosa per proteggere Ciro da questa falsa tifoseria che si nasconde viscidamente tra gli innumerevoli tifosi Laziali che amano la Lazio e amano Ciro Immobile.
Ciro, ora anche tu cerca di non farti fuorviare da questo piccolo e minuto gregge pastorizio che vive solo attraverso una misera legge selvaggia e cinica.
Caro Ciro, tu sei la storia della Lazio, e continuerai ad esserlo attivamente fino in fondo, non serve l’Arabia, non servono i soldi, ne hai già abbastanza per mantenere almeno 4 generazioni future della tua stirpe.
Ora Ciro devi pensare solo a riprenderti, a stare bene anche fisicamente e anche a comprendere che un giocatore come tuo vice, ti consentirebbe di giocarti al meglio le partite dove sarai chiamato a fare quello che hai sempre fatto, i gol.
CIRO, NON TI CURAR DI LORO, MA GUARDA E SOPRATTUTTO….SEGNA !!