Conferenza stampa, Sarri: “Era una partita complicata ma il nostro atteggiamento mi è piaciuto. Calcolate che…”.

La Lazio vince contro la Sampdoria una gara “sporca” come l’ha definita il mister biancoceleste Maurizio Sarri. Molti temevano la solita partita “stregata” ma, fortunatamente, ci ha pensato Luis Alberto con la sua magia a regalare tre punti fondamentali alla squadra di Sarri, che ora va a meno due punti da Inter e Milan e scavalca la Roma in attesa del match di stasera. Ecco le parole del tecnico in conferenza stampa sulla vittoria di ieri:

PARTITA COMPLICATA – “Era una partita complicata, anche perché la Sampdoria è una squadra viva, in salute. Nessuno l’ha messa sotto più di tanto. Noi avevamo giocatori che venivano dalla partita in Romania e altri che venivano dal letto, sono stati a letto per 3-4 giorni, è chiaro che il recupero non era completato. Abbiamo forzato la presenza di questi due-tre giocatori perché era giusto far tirare il fiato a qualcuno che aveva giocato giovedì. Inoltre, penso che abbiamo sbagliato sette-otto gol devastanti, ce la siamo complicata anche un po’ da soli. Nel primo tempo si tirava il fiato ma si rimaneva ordinati, nei primi dieci minuti del secondo tempo non eravamo neanche ordinati. Poi siamo saliti dal 15′ al gol, abbiamo alzato anche il ritmo, l’insentià. Dell’atteggiamento della squadra sono contento”.

FELIPE ANDERSON – Felipe? È uno che recupera con grande facilità, se una partita fa 45′ invece che 90′, la gara dopo sta a posto. Questo chiaramente ha creato le condizioni perché giocasse così tante partite. Sapete tutti come la penso su Felipe. Poteva fare una carriera devastante, ora a livello di colpi a effetto può essere anche discontinuo, ma dal punto di vista di ciò che dà alla squadra non lo è più”.

LA SQUADRA HA VOLUTO FORTEMENTE LA VITTORIA – “Dal punto di vista dell’atteggiamento m’è piaciuta. Mi sembra che la squadra stia diventando più cattiva, più determinata in alcuni momenti della partita. In Romania c’erano tutte le condizioni per fare una figura di merda. Terreno, assenti… si potevano prendere mille alibi. La squadra non l’ha fatto, s’è messa lì e ha fatto la gara, non bella ma vera. Dal punto di vista della mentalità credo che l’evoluzione della squadra sia positiva”.

DIFFICOLTA’ NEL CONCRETIZZARE. FATTORE PSICOLOGICO? “Non è una questione psicologica, è un momento. E non è neanche allenabile, quando hai l’occasione per metterla dentro puoi allenarti quanto vuoi ma si va a DNA, l’importante è che la squadra continui a creare”.

INVOLUZIONE DEL GIOCO – “Perché vengono fuori partite sporche. Noi veniamo da una partita fatta su un campo agricolo, oggi su questo campo ci hanno fatto due allenamenti e una partita di rugby, questo qualche difficoltà in più ce la crea inevitabilmente. Abbiamo sbagliato qualcosa anche in maniera gratuita, credo faccia parte di un momento. Alcune volte te ne riescono tutte, altre il 50%. Mi sembra che a livello di idee, la squadra stia facendo ciò che deve fare”.

LA CLASSIFICA ATTUALE – “L’ultima cosa che mi sono chiesto a inizio campionato è dove saremmo stati a fine febbraio, non mi interessa. Mi chiedo dove si sarà a fine anno. Nel giro di una partita o due la classifica è completamente diversa. Non le do alcun tipo di significato, bisogna vedere l’evoluzione della squadra. Abbiamo un calendario difficilissimo, può essere che non avremo la classifica di oggi. Mi sembra che la squadra sia cresciuta, a livello di interpretazione della partita, di voglia. A volte si gioca bene, altre meno, però mi sembra che la squadra stia in un momento in cui fa partite serie”.

LUIS ALBERTO SPERA IN UNA MAGGIORE LIBERTA’ TATTICA – “La libertà la vorrebbe anche Anderson, Pedro, Zaccagni. Io sono molto soddisfatto di Luis, sta giocando con una continuità incredibile. In questo momento ci dà tante garanzie. Ha fatto un percorso, ha cambiato completamente il suo modo di allenarsi per applicazione, intensità. Dopo 20 giorni, il suo rendimento in campo è cresciuto a dismisura. Quello che gli dicevo si sta verificando”.