La Lazio snobba la Coppa Italia, è allergia sarriana…

Lazio scialba, si tira fuori dalla Coppa Italia, e la Juve ringrazia….

Che non fosse la gara della vita per i biancazzurri di Sarri si era capito subito dalle prime battute di una gara mal giocata, discretamente noiosa e povera di contenuti.

In uno Stadium bianconero freddo e semideserto (non interessa molto questa Coppa Italia ai tifosi delle due squadre..) , va in onda l’ultimo quarto di finale di una competizione intrisa di sorprese (leggasi Cremonese..).

L’allergia sarriana per le gare di Coppa si riconferma a Torino dove la sua Lazio crea praticamente zero occasioni da gol e non dà mai l’impressione di volere a tutti i costi una qualificazione che forse avrebbe provocato grattacapi al mister, visto l’intasamento del calendario (rimane la Conference a Sarri per dimostrare che la sua Lazio non snobba le Coppe…).

Alla Juventus, vogliosa di regalarsi un sorriso dopo lo tsunami della penalizzazione di 15 punti in campionato e la sconfitta interna contro il Monza, è bastato il regalo di un incerto Maximiano per passare alle semifinali e sfidare l’Inter.

Il gol di spalla di Bremer che ha sfruttato un’uscita avventata del giovane portiere portoghese, rete arrivata alla fine del primo tempo, ha cementato una qualificazione mai stata in pericolo.

La Lazio non aveva proprio né testa né gambe per riaprire la gara, e così andava ripetutamente a sbattere contro la difesa bianconera senza produrre, come detto, occasioni rilevanti. Perin, portiere inoperoso bianconero, ha assistito da spettatore non pagante alla partita che ha vissuto rari momenti di bel gioco.

Lazio dunque deludente, e non avente l’abito mentale giusto per tentare una replica di spessore allo svantaggio. Passa la Juve con merito, mentre per la Lazio rimane ancora il retrogusto amaro di una squadra che potrebbe fare tanto e invece si ferma al compitino didascalico e nulla più.

Ora ci si rituffa nel campionato e Verona, prossima trasferta della Lazio, potrà dirci se queste ultime due prestazioni insufficienti (anche contro la Fiorentina solo 1 tiro in porta…) rimarranno o no isolate.

Stavolta Sarri non può più nascondersi. Siamo entrati in quella fase della stagione in cui bisogna correre e tanto per restare in lizza nei due obiettivi rimasti. Senza scuse.