Lazio – Triestina 3-1, continua la crescita della Lazio

11 giorno di ritiro ad Auronzo e terza amichevole disputata davanti a uno Zandegiacomo esaurito e pieno di entusiasmo a dispetto di qualche altro comunicatore che vede tensione e nervosismo (dove poi un giorno ce lo spiegherà). La Lazio ha affrontato i Giuliani (guai a chiamarli friulani) del mister Bonatti con determinazione e concentrazione anche se i carichi di lavoro di questi 10 giorni cominciano ad incidere sulla dinamicità di alcuni elementi vedi Milinkovic e Luis Alberto che comunque, pur essendo un pò più compassati, hanno dispensato un buon calcio.

L’attenzione principale è stata senza dubbio l’esordio con la maglia della Lazio di Alessio Romagnoli che ha ridato vita di nuovo a quel numero 13 di Nesta suo idolo da sempre. Il difensore biancoazzurro si è mosso bene e ha fatto vedere anche delle chiusure vecchio stile in scivolata proprio come era solito fare Nesta. Tutti i tifosi se lo coccolavano e lo inneggiavano pregustando le prossime partite di campionato.

La partita comunque non è stata affatto facile perchè i biancorossi triestini correvano e pressavano a tutto campo e pensiamo che questo ha in qualche modo fatto felice Sarri che voleva appunto un avversario che mettesse in difficoltà maggiormente i suoi ragazzi. La partita in se non è stata bellissima con una Lazio più compassata e meno fluida del solito. Immobile la sbloccava su rigore (sacrosanto tanto per specificare) e il primo tempo si chiudeva sul minimo vantaggio della Lazio e con qualche attimo di nervosismo tra i giocatori della Lazio e Sabbione difensore centrale della Triestina, che ha lesinato a destra e a manca randellate a tutto spiano in maniera esagerata.

Oltretutto ritornando negli spogliatoi, il difensore alabardato si è anche permesso di ridere arrogantemente contro i tifosi laziali che lo riprendevano facendo scatenare in pratica tutta la tribuna che contemporaneamente si è alzata inveendo e promettendo al giocatore, non certo rose e fiori. Nella ripresa con una Lazio B si è comunque vista una buona manovra e sono anche aumentate le conclusioni da fuori area con Basic, Bertini, Milinkovic, Cancellieri. Dopo pochi minuti c’è stato il raddoppio della Lazio con una buona azione partita da destra con Romero che accentratori pescava cancellieri appena fuori area che a sua volta innescava Basic a contatto con il portiere avversario e lo superava con un tocco di giustezza.

La Triestina però non rimaneva a guardare e dopo nemmeno 10 minuti accorciava le distanze con una punizione dal limite di Gomez che Adamonis, subentrato da qualche minuto a Maximiano, non ha saputo intercettare pur non essendo un tiro del tutto irresistibile. A ristabilire la doppia distanza però ci pensava bertini subentrato a Milinkovic che con un tiro da 22 metri, colpiva di precisione all’angolo alto alla sinistra dell’estremo difensore Triestino. Il resto poi non ha dato molti spunti di rilievo se non alcune chiusure di Mario Gila molto apprezzate dai tifosi che si stanno facendo un giudizio più che positivo su questo difensore spagnolo che sembra avere doti veramente importanti non solo nel palleggio ma anche come fisicità, anticipo e corsa.

Del Portiere in realtà possiamo dire poco se non che già riesce in maniera abbastanza armoniosa, a sincronizzarsi con il reparto difensivo salendo fino al limite dell’area e oltre e rientrando all’unisono permettendo cosi di avere anche un minimo di copertura nel caso qualcuno sfugga al fuorigioco. Il 21 ci sarà l’ultimo test di questo ritiro con un’altra squadra slovena di serie B e poi dovremo aspettare il 27 luglio in Austria per vedere una partita vera contro il Genoa.

Continua quindi la crescita della Lazio e al momento i tifosi si godono una Lazio sicuramente più forte e completa della passata stagione e aspettano serenamente che la società completi il quadro dei prospetti che mancano affinchè Sarri possa lavorare in piena soddisfazione.

Articolo a cura di Rodolfo Casentini Cuoredilazio ©