Leiva: “Lazio, sarai per sempre casa mia. Se non ci fosse stato il Covid…”

Nel giorno in cui la Lazio ha celebrato l’ultimo gol di Lucas Leiva con la maglia biancoceleste (all’Olimpico contro il Benevento il 31 Marzo 2018), il brasiliano è intervenuto ai microfoni ufficiali della società biancoceleste per mostrare tutto il suo apprezzamento ricevuto dal mondo biancoceleste e per ripercorrere il viale dei ricordi con tutti i momenti belli vissuti con l’aquila sul petto. Ecco le sue parole:

“Quello contro il Benevento è stato un gol importante. Quelle settimane lì ho fatto tre/quattro gol di fila, ho abituato i tifosi un po’ male (ride, ndr), segnare non è mai stata la mia priorità. La Lazio è casa mia. Quando tornerò a Roma andrò a Formello, ho creato legami importanti che continuano nel tempo. Sono contento che la Lazio stia andando bene, abbiamo vinto due derby, speriamo di riuscire a raggiungere la Champions per vedere la Lazio alla grande il prossimo anno”.

SARRI – “Quando è arrivato abbiamo avuto un periodo molto difficile, poi nella seconda parte dell’anno siamo cresciuti tanto come squadra e alla fine ci siamo qualificati per l’Europa League. Quest’anno ha fatto tanti cambi e la squadra continua a crescere, ha un’identità molto forte. Spero che continui così, il calcio italiano è sempre più difficile ma la squadra sta crescendo”.

DIFESA – “Sarri è un allenatore che lavora tanto sulla difesa, difende in modo diverso da tutti gli altri, quando i giocatori capiscono il movimento, gli spazi, allora la difesa diventa molto solida. Tutte le squadre che hanno vinto campionati o sono finiti in Champions hanno una difesa solida. Quando non c’è Immobile non prendere gol è ancora più importante. Il calcio di Sarri è anche molto offensivo, tutto sta nel trovare l’equilibrio, all’inizio è stato difficile, quest’anno si è visto un miglioramento”.

BRASILE – “Il motivo che mi ha costretto a lasciare mi ha sorpreso perché non ho mai avuto problemi, adesso guardo avanti e vedo il lato positivo. Sono a casa vicino alla famiglia e agli amici, questo mi ha dato tranquillità per prendere la decisione di ritirarmi. Pian piano inizierò il prossimo step della mia vita, tornerò a Roma per vedere i compagni, le partite, sempre con la Lazio nel cuore”.

FUTURO – “Sicuramente il calcio farà parte della mia vita. Oggi non mi vedo come un allenatore, più come una persona che può aiutare nella gestione nella società, o gestione di carriere dei calciatori. Devo capire anche io provando, come allenatore non mi ci vedo in questo momento”.

LAZIO – “Mi ricordo benissimo il mio esordio (Supercoppa contro la Juventus, ndr), quella una partita chiave anche per la mia carriera nella Lazio. Stavo sostituendo Biglia e vincere un trofeo è stata un’emozione enorme, non scorderò mai l’affetto dei tifosi.  Il mio fallo su Cuadrado è diventato iconico nella mente di tutti.  Ho solo bei ricordi, la Lazio mi ha dato tanto e sarò eternamente felice per aver avuto l’opportunità di aver giocato con questa maglia. I miei figli? Pedro è impazzito mentre guardavamo il derby, lui anche ha tanti amici a Roma ancora. La Lazio è stata importantissima non solo per me ma anche per la mia famiglia. Rimpianti? Quando il campionato è stato fermato per il Covid, quell’anno lo scudetto era una possibilità molto grande. Questo è il rimpianto più grande sicuramente”.

TIFOSI – “Vorrei ringraziare i tifosi e la Curva per lo striscione al derby. Mi sono emozionato, non avevo dubbi sul loro affetto ma quel messaggio mi ha reso davvero felice. Ci vediamo presto sicuramente”.

Foto da Twitter