Circo Coni: l’attrazione principale è Gravina

Venghino, Signori Venghino…più gente entra, più belve si vedono!!!
Prego Signori, accomodarsi al botteghino per comprare il biglietto, non come noi che siamo del circo e tra di noi non paga nessuno!

Come un novello direttore di circo, il presidente Malagò offre un biglietto omaggio alla Figc. Gabriele Gravina. diventa così l’attrazione principale.

Da quanto si apprende, da un articolo di Lorenzo Vendemiale sul il Fatto Quotidiano, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, non avrebbe messo Gravina di fronte alle proprie responsabilità. Addirittura, lo avrebbe quasi protetto. Come previsto, nessuno paga per la terribile debacle del calcio italiano, anzi, si viene graziati ricevendo una forte condivisione elettorale.

Malagò avrebbe potuto inchiodare Gravina di fronte alle responsabilità, enormi, di quest’ultimo. Malagò avrebbe dovuto, quantomeno chiedere conto, non solo dell’eliminazione dall’Italia dalla Coppa del Mondo in Qatar, ma anche delle mancate riforme promesse e mai avvenute, di Gravina.

Nel 2017, subito dopo l’eliminazione dai mondiali dell’Italia, da parte della Svezia, Malagò si premurò immediatamente di chiedere a Tavecchio, un’immediata “riflessione” con il forte sapore di dimissioni. L’ex presidente Figc, Tavecchio, Inizialmente sembrava intenzionato a resistere, ma poi fu sfiduciato. La domanda sorge spontanea. Perché il presidente del Coni abbia quasi protetto Gravina, contrariamente a quanto ho fatto con altri presidenti di altre Federazioni, vedi atletica e rugby?

Nell’ultima giunta del Coni, di cui Gravina è membro dallo scorso maggio, Malagò ha dichiarato: “Ho fatto una mia considerazione che tutti hanno condiviso, il presidente Gravina ha ringraziato per la fiducia, conscio di quelle che sono le realtà del momento e le sfide da affrontare”. Forse, con questo annuncio, si potrebbe spiegare la disparità di trattamento ricevuto da Gravina con quello ricevuto da Tavecchio. Quest’ultimo era in rotta con il comitato olimpico, il quale sognava di commissariare il mondo del calcio. Cosa puntualmente avvenuta, con risultati davvero scadenti.

Secondo l’articolo, Malagò non aveva alcun interesse a sollevare un caso, a lui converrebbe molto di più avere in giunta un Gravina indebolito, piuttosto che avere una crisi dagli esiti imprevedibili nella Figc. Il presidente del Coni avrebbe preferito dare una piccola tiratina d’orecchi a Gravina, per i rapporti conflittuali con la Serie A. “È indispensabile nei momenti di complessità, facendo alcuni sforzi e magari qualche passo indietro, compattare la squadra.” In pratica, Malagò sembrerebbe chiedere a dir al presidente Figc di troncare la guerra con Lotito. (difficile credere che questo avvenga. nda.). “Noi avevamo una squadra che ha vinto l’Europeo, ora non va al mondiale, siamo dispiaciuti ma compatti.” Ha detto Malagò.

Gli altri presidenti di Federazione

Compatti ed allineati, tanto è vero che non solo Malagò ha “riconfermato” Gravina, ma tutti gli altri presidenti hanno espresso, addirittura, solidarietà e vicinanza. Primo fra tutti Gianni Petrucci, presidente della Federbasket, lui sì che è un intenditore. Sotto la gestione Petrucci la nazionale italiana non si è qualificata alle Olimpiadi per tre edizioni di fila, dal 2008 al 2016, e come Gravina, è rimasto sempre sulla sua poltrona. A Petrucci è bastato dire che sono situazioni cicliche e dare la colpa ai giocatori che non vestirebbero più volentieri la maglia azzurra. Come Petrucci si è schierato a favore di Gravina, anche Luciano Rossi, presidente della Federazione tiro al volo. Il pensiero dei membri della Giunta del Coni, sembrerebbe essere:  “Meglio prevenire, non si sa mai, meglio restare Uniti e compatti, oggi, salviamo Gravina, domani, potremmo essere salvati noi.”

Venghino, Signori Venghino…più gente entra, più belve si vedono!!!

Prego Signori, accomodarsi al botteghino per comprare il biglietto, non come noi che siamo del circo e tra di noi non paga nessuno!