A cura di Rodolfo Casentini
All’interno della conferenza stampa post Lazio – Cagliari tenutasi ieri da Martusciello, secondo di Sarri, c’è stato un momento di scontro tra il vice allenatore della Lazio e un giornalista della comunicazione laziale, ovvero Stefano Benedetti direttore di Cittaceleste. Tale scontro dialettico è andato avanti per qualche minuto e noi abbiamo in questo articolo, riportato fedelmente lo scambio di parole tra Martusciello, secondo di Sarri, e Benedetti.
Ognuno di voi poi, si farà la sua personale valutazione.
Buona Lettura
ECCO LA DOMANDA DI STEFANO BENEDETTI DIRETTORE DI CITTACELESTE, CHE HA INNESCATO LO SCONTRO DIALETTICO
«Senza troppi giri di parole, questa Lazio è noiosa, gioca un calcio noioso, Io credo che, in tanti anni di lavoro, di non aver mai visto una squadra vincere accompagnata dai fischi dei suoi tifosi alla fine della partita.Io capisco tutto, che nel calcio è importante il risultato, però come dice lei, se bisogna scalare la montagna, non è questo l’approccio per poterlo fare»
RISPONDE MARTUSCIELLO
“Questa è una sua considerazione.”
Benedetti reinterviene “E’ quella dei tifosi…”
Martusciello riprende
“No, questa è una sua considerazione, una sua considerazione.”
Benedetti incalza “I tifosi che fischiano è un dato oggettivo”
Martusciello
“I tifosi che fischiano, fischiano perché hanno visto una squadra che giocava in 10 e ha vinto 1-0, e ha fischiato. Poi quello che dice Lei che non ha mai visto…uhmm io ne ho viste diverse che fanno peggio di noi e vincono, ma peggio e vincono, e sono anche qui vicino, e Lei sa a cosa intendo, e però vincono le partite quindi…”
Continua il tecnico…
“L’andare a vedere sempre questo lato negativo, ha un po’ rotto le scatole…ha un po’ rotto le scatole. Noi siamo la Lazio e si cerca di vincere tutte le partite, tutte…si cerca di vincere tutte le partite. Poi a volte ci si riesce di vincerle, a volte no. A volte ci si diverte, come la gente si diverte…perché l’altro giorno la gente si è divertita….Oggi la gente si divertirà stasera che vede che c’ha tre punti in più in classifica. Lo spettacolo non è stato giusto sono d’accordo con lei, però da qui a dire che non ha mai visto una partita del genere, ce ne passa… ce ne passa veramente. Io non l’ho mai vista in passato la Lazio, qualche volta l’ho vista, io c’ho vinto contro la Lazio, ci ho fatto anche gol, e non era tutta sta bellezza… per cui… Mi sembra anche un po’ offensivo quello che sta dicendo eh”
Benedetti replica
“E’ un dato oggettivo”
Martusciello riprende
“eh no… è un dato oggettivo… è un dato oggettivo… (in senso ironico ndr) Faccia un po il tifo per la Lazio, ma quello vero, non quello a mezzo e mezzo, Faccia un po il tifo per la Lazio.”
Benedetti risponde piccato “Noi siamo laziali lei è stipendiato”
Martusciello replica
“Si si certo come no… si si si, si si si, lei è della Lazio…“( anche qui con ironia ndr)
Benedetti continua
“E’ facile prendere i soldi e parlare”
Martusciello risponde
“ Eh facile…. io… io… io sono stipendiato perché sono un professionista, a me mi pagano perché sono un professionista. Però che Lei viene qui e dice che…
Martusciello viene interrotto da Sinibaldi che vorrebbe andare avanti Ma lui vuole dire la sua…
” No no aspetta Luigi, stiamo parlando…siamo in democrazia… stiamo parlando…
Benedetti incalza sempre piccato
“I laziali siamo noi, lei faccia il professionista”
Martusciello risponde
“Certo, io sono un professionista, lei mi ha fatto una domanda ed io gli sto rispondendo. Secondo me lei è offensivo nel dirmi questo. Perché che Lei dice che la Lazio non ha mai giocato così… non si ricorda a mente che la Lazio ha giocato così….”
Benedetti vuole precisare
“No no, io ho detto che non mi ricordo di aver visto una squadra allo stadio olimpico che viene fischiata dai suoi tifosi dopo una vittoria, forse lei ha sentito male.”
Martusciello risponde ancora
“Vabbè se l’è girata come voleva ma il senso è quello lì… il senso è quello lì… mantiene comunque quel senso lì… mantiene comunque quel senso lì”
Si chiude lo scontro dialettico e la conferenza stampa è continuata serenamente.
Ognuno è libero di farsi la sua personale e soggettiva valutazione.
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