Sarri-Lazio, atto terzo, il poema continua…

Il 1° luglio inizierà la terza stagione di Sarri sulla panchina della Lazio. Lotito è letteralmente innamorato del “Comandante” e gli ha praticamente dato le chiavi della squadra.

“Canto l’armi e l’eroe che dai lontani lidi di Troia un dí profugo venne per volontà del Fato…” così comincia l’Eneide, il poema di Virgilio che decanta le gesta di Enea mitico fondatore di Roma. Ma questo articolo non vuole ripercorrere le gesta dell’eroe virgiliano, ma decantare le imprese del Comandante Sarri, giunto al terzo anno sulla panchina biancazzurra. La Sarreide. Inizio difficile, dopo anni di un modulo ormai mandato a memoria, con frequenti crisi di rigetto del 4-3-3.Ma Sarri non molla perché sa che il suo credo calcistico, se assimilato bene, può portare solo gioie. I semi sono stati gettati su una strada di asfalto e, piano piano, questa strada si è riempita di erba verde tanto da trasformarsi in un giardino incantato.Molto si è sofferto, soprattutto per le lacune difensive, eppure nel primo anno la conquista di un ottimo quinto posto corrobora la sensazione che si può solo migliorare. E così è stato nella stagione appena terminata. Quella strada di asfalto, ora giardino, ha mostrato anche fiori profumati e bellissimi da vedere. Record su record, grazie ad una fase difensiva tra le migliori d’Europa. Secondo posto, vittorie prestigiose, gioco spumeggiante, ricordate i gol di Zaccagni a Roma e Juve? La grande bellezza che atterra all’Olimpico. Il lavoro però non è completo. Sarri atto terzo, con più poteri e massima discrezionalità negli acquisti, in perfetta compatibilità con il budget messo a disposizione dalla società. Sono tutti ai piedi di Sarri, il maestro di calcio innamorato della Lazio e del suo popolo. Come Enea fondò la città che dominò il mondo, così Sarri è pronto a mettersi in competizione con le grandi d’Europa per fondare qualcosa di unico. La Lazio sarriana. E noi saremo qui a cantare le sue gesta. La Sarreide continua …