Vergogna 2.0, Targa Lenzini: delinquente ancora in azione nella notte…

E’ proprio vero, non c’è limite alla vergogna. Incredibile cosa sta accadendo intorno alla targa dedicata al presidente della Lazio Umberto Lenzini messa due giorni fa dal Comune di Roma. Una vera e propria guerra a chi dura di più tra il Comune e qualche delinquente ce dice di essere “tifoso” romanista  (dimenticando che il vero tifo è tutt’altro).

Ieri mattina la targa appariva già imbrattata con colori giallorossi. I tecnici dell’Ama l’hanno subito ripulita, ma questa notte, un vandalo (probabilmente lo stesso ancora voglioso di finire sui giornali), l’ha direttamente spaccata. E così ora appare rotta, scatenando l’indignazione di tutti (non solo tifosi biancocelesti). Neanche due giorni e già la targa non ha pace. Questa è civiltà? Questo è rispetto per i morti?

In quel vuoto l’autore ha disegnato la sua immagine: una persona vuota appunto, senza ambizioni e sogni puri da inseguire.
Una persona che invece di vivere la propria vita prendendosi cura delle persona che ama (se ne ha), sceglie di uscire di casa nel cuore della notte per prendersela con una targa di una persona che non c’è più che ha l’unica colpa di essere stato l’ex presidente della Lazio.
Pazienza se Umberto Lenzini per la comunità ha fatto molto di più per qualcuno quella targa rappresentava il male assoluto. E allora è proprio il caso che, la “persona” che ha fatto questo vile gesto, riveda in modo totale il concetto di bene e male; il concetto di persona che va ricordata a prescindere dai colori e chi invece va disprezzato perché ha fatto del male al prossimo; il concetto di “tifo”! Perché questo signore e signori…non lo è!