Conferenza stampa Sarri: “Domani serve la massima concentrazione, altrimenti…”

Dopo diverso tempo, mister Sarri torna a parlare in conferenza stampa alla vigilia di una partita di campionato. I biancocelesti domani sfideranno in trasferta il Lecce di Baroni. Ecco le parole del Comandante in merito:

Torna finalmente il campionato, che Lazio sarà?
“Sono di fronte a qualcosa che non era mai successo, se non per il lockdown. E’ una situazione strana, le reazioni in questa fase di rientro non sono facilmente prevedibili, con risultati strani in altri campionati. Questo mostra le difficoltà di questo rientro”.

Primo confronto con Baroni in Serie A, quali sono le minacce del Lecce?
“Il Lecce è una squadra aggressiva ma che rimane ordinata e quando è in possesso palla ha discrete qualità di palleggio. Si vede che ha tanto lavoro addosso. Quando fa le ripartenze sono di alto livello. Con le forti è rimasta sempre in partita: con qualcuno ha vinto o pareggiato, se ha perso lo ha fatto solo al 96esimo come è accaduto contro l’Inter. Va tenuta in grande considerazione”.

Oltre ai tanti dubbi, ci sono certezze per domani?
“Alcuni giocatori sembrano in buon momento fisico e mentale altri stanno cercando una condizione migliore. Speriamo l’approccio sia di buon livello. Il nostro limite è sempre stata la non continuità nelle sensazioni mentali che determinano anche l’approccio fisico e tattico. Una squadra passiva non può avere un buon aspetto tattico e fisico e va in difficoltà. Questo è il nostro limite, lo abbiamo contenuto ma non azzerato. Comunque qualche giocatore che sta molto bene c’è”.

Mercato aperto. Cosa succederà?
“Non ne ho idea. Il nostro presidente ha avuto altri impegni negli ultimi tempi e a fine dicembre si è preso qualche giorno di vacanza. Ne riparleremo ma non penso ci sia grande possibilità di migliorare la rosa. Si può rendere più organica ma livello assoluto migliorare a Gennaio è dura per tutti. Io le idee ce le ho sempre, vediamo cosa si riuscirà a fare. Le voci su Luis Alberto e Milinkovic? E’ chiaro che va a ledere l’armonia, ma è un problema vostro io non ci posso fare niente. Bisogna andare sull’intelligenza dei giocatori e non farsi influenzare dalle voci dall’esterno. Leggo che Luis vuole andare via. Lui manifesta questa voglia di tornare in Spagna, è comprensibile. Ma alla fine è rimasto e ci ha dato sempre un ottimo apporto”.

Quale è stata la cosa più difficile durante la sosta? Come ha trovato i due giocatori che hanno fatto il mondiale?
“L’aspetto difficile è non avere competizioni per più di 50 giorni. Quindi è chiaro che quello che vai a simulare ha una valenza non massimale non avendo punti in palio, diventa tutto molto più complesso. Chi è rientrato ha avuto ripercussione positiva o negativa per dispendio energie mentali e nervose che tutti i ragazzi che scendono in campo per una nazione spendono. Il mondiale è vinto da una squadra quelli possono tornare galvanizzati e gli altri tornano delusi. I nostri devono smaltire questa stanchezza emotiva forte che hanno avuto e un pizzico di delusione. Sergio (Milinkovic, ndr) è tornato anche acciaccato fisicamente. Sembrano in evoluzione positive entrambi ma non sono al 100%”.

Come sta Immobile? Il mondiale l’ha visto?
“Ho visto poco. E’ un ammasso di buoni giocatori in squadre che erano poco squadre perché si sono allenate poco insieme. Non lascia niente se non pubblicità per il Qatar. Immobile non ha fatto il mondiale, ha lavorato nel lungo periodo e ha risolto i problemi fisici ed è in crescita. Non è al Top ma è in grande crescita di condizione”.

Soddisfatto dei punti in classifica? Come sa la squadra fisicamente?
“Due punti di media a partita è tanta roba. Adesso lascia il tempo che trova. C’è da proseguire su questi livelli e mantenere queste medie che porteranno una classifica importante. Non sarà facile perché nel girone di ritorno le partite pesano di più ma dobbiamo provarci in tutti i modi a tenere le medie elevate. La squadra è difficile da valutare, a livello di test sta bene ma è difficile separare l’aspetto mentale da quello fisico. Se una squadra è poco motivata fa poco anche se i test atletici vanno bene. E’ importante tornare con la testa al 100% piuttosto che con le gambe al 100%”.

La difesa è in flessione? Dove deve crescere la fase difensiva?
“I numeri sia tanno assestando sui livelli normali. Perdere solidità ci metterebbe in difficoltà e li la classifica importante diventerete impossibile. Puoi fare 50 gol ma se ne prendi 60 è dura. Dobbiamo applicarci perché se no pendiamo in fase di ambizione”.

Si aspetta un cambio di marcia da qualcuno?
“Tutti i nuovi vanno a pagare qualcosa nei primi mesi soprattuto chi viene dall’estero. E’ successo sempre, 4 mesi ci mise Platini a mostrare il suo valore (ride, ndr). Tutti i ragazzi possono cominciare a darci molto di più e fare meglio a livello individuale. Tutti: sia chi è giovanissimo, sia chi viene da un altro campionato, etc. abbiamo diverse situazioni”.

Ci saranno difficoltà a esprimere gioco sul terreno di Lecce? Ha visto l’Olimpico?
“No non l’ho visto, ho visto un report che leggerò nei prossimi giorni. Anche se credo pochissimo nei report, perché se leggi quello sui campi sintetici sono strepitosi…ma commissionati dai produttori dei campi sintetici. Voglio vederlo ad occhio nudo. Il terreno di Lecce non sembra di livello ma questo è un qualcosa che in Italia devi aspettarti. Eravamo il top nel mondo adesso non più e questo nell’arco di 20 anni è una bella impresa”.