La Lazio riparte, destinazione Europa

di Carlo Cagnetti

Lazio fischiata, ma vincente, il poker alla Salernitana profuma d’Europa

La Lazio, ferita dai fischi di un Olimpico contestatorio, cala il poker contro la quasi retrocessa Salernitana.

È la prima volta che i biancazzurri in questa stagione realizzano 4 gol e con i tre punti allegati continuano la corsa verso un posto in Europa.

In vetrina un ottimo Felipe Anderson, ma tutta la squadra ha fatto la prestazione giusta sotto ogni profilo.

Da menzionare la versione restaurata di Kamada che con Tudor ha ritrovato il sorriso e le sembianze di un giocatore importante. Ahi Sarri, quanto hai sbagliato…

Insomma, un poker che rivitalizza l’ambiente e che dovrà essere replicato nelle prossime gare. La Lazio non molla.

Come Tudor che è apparso soddisfatto della reazione della squadra alle due sconfitte in 4 giorni contro la Juve in Coppa Italia e nel derby di campionato.

Eppure la Lazio è in un buon momento (9 punti nelle ultime 4 gare) e rimane in piena corsa per l’agognata qualificazione europea.

Malgrado il clima surreale (fischi dopo ogni gol) la Lazio ha reagito bene, giocando una gara intensa e finanche bella in certi frangenti.

Hanno fatto scalpore le assurde parole di Luis Alberto a fine gara. Vuole risolvere il contratto a 3 anni dalla scadenza.

Consiglio a Lotito di appioppargli una bella multa e tante sedute in tribuna.

L’ingaggio mostruoso riconosciuto allo spagnolo è stato un grave errore di Lotito, conoscendo sia il carattere che la discontinuità di Luis Alberto.

Nel calcio non si finisce mai di imparare.

Tornando alla gara la Salernitana, ormai vicina alla B matematica, ha opposto una flebile resistenza. Applausi solo per Candreva, l’indimenticabile crossatore per la zampata di Lulic che demolì i giallorossi nella finale derby di 11 anni fa.

Bei ricordi, ma ora la Lazio deve pensare al Genoa nell’anticipo di venerdì prossimo in quel di Marassi. Urge un’altra vittoria perché l’Europa non ammette più soste.